Made in Italy: Unioncamere, "fondamentale la tutela dei prodotti"

Made in Italy: Unioncamere, "fondamentale la tutela dei prodotti"

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23 febbraio 2010
“In Italia il 58,5% dei capi di abbigliamento immessi sul mercato risulta senza indicazione di origine”

“In Italia il 58,5% dei capi di abbigliamento immessi sul mercato risulta senza indicazione di origine”. Parole del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenuto al convegno di Symbola e Farefuturo “Il futuro Made in Italy”. “Questo mostra come le nostre imprese si trovino sempre più spesso a confrontarsi con fenomeni di concorrenza sleale che può persino avere ricadute sulla salute dei consumatori – ha aggiunto - ecco perché  le Camere di commercio sono assolutamente convinte che vadano rafforzate le azioni di tutela dei prodotti e vadano messi in campo strumenti capaci di rendere maggiormente trasparente l’origine e la qualità dei prodotti”. “Da una indagine svolta dalla Associazione delle Camere di commercio che si occupa del Sistema Moda su cinque città europee (Amsterdam, Barcellona, Francoforte, Parigi e Stoccolma) – ha precisato Dardanello – è emerso come il 40% dei campioni di prodotti di abbigliamento raccolti non riportasse alcuna dichiarazione d'origine, il 57% non fosse conforme alla composizione merceologica dichiarata, e circa il 10% presentasse persino elementi cancerogeni”. “La spinta all'innovazione che emerge dal nostro tessuto produttivo – ha concluso il presidente Unioncamere - deve essere portata a sistema e deve essere sostenuta dalle istituzioni e dalla pubblica amministrazione. La tutela del Made in Italy è una linea di intervento politico fondamentale, alla quale vanno affiancate azioni di sostegno alla qualificazione dei prodotti, attraverso la tracciabilità un'adeguata strategia di comunicazione e tanta formazione che valorizzi i saperi del territorio e dia futuro alle nostre produzioni di punta”.

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