Le imprese di artigianato, commercio, turismo e servizi chiedono ai candidati sindaco l'impegno a condividere e promuovere dieci punti programmatici "strategici per chi avrà il compito di guidare la città".

Dalle organizzazioni di Rete Imprese Italia Milano (Casartigiani Milano, Cna Milano,
Confartigianato Milano, Confesercenti Milano e Unione Confcommercio Milano) - che riuniscono oltre 90.000 imprese di artigianato, commercio, turismo e servizi - parte una richiesta ai candidati sindaco di Milano: l'impegno a condividere e promuovere dieci punti programmatici ''strategici per chi avrà il compito, nei prossimi anni, di guidare la città''. Un vero e proprio 'Patto per lo sviluppo di Milano' da costruire insieme. In particolare: apertura di un tavolo che diventi luogo di confronto permanente e preventivo sui temi strategici delle imprese; politiche concordate per il rilancio urgente dell'occupazione giovanile; partecipazione effettiva delle imprese perché Expo 2015 sia in concreto portatrice di benefici diffusi per il territorio; collaborazione delle parti sociali nella
governance delle società pubbliche. E ancora: No a politiche dell'emergenza e dei divieti. Sì a
un impegno coordinato per assicurare a Milano legalità: burocrazia leggera per cittadini e imprese; forte spinta all'innovazione; proposte specifiche per rendere Milano un territorio sempre più attrattivo per cittadini e turisti senza dare spazio a speculazioni immobiliari. E infine. Ambiente emobilità: serve un'azione condivisa di lotta all'inquinamento atmosferico basata su oggettivi studi scientifici che superi le politiche di puro divieto e che intervenga con diverse azioni sui fattori principali di inquinamento e impegno esplicito a non aumentare la pressione fiscale locale, anche con l'avvio del federalismo fiscale.