Napolitano: "Segnali di ripresa ma no al facile ottimismo"

Napolitano: "Segnali di ripresa ma no al facile ottimismo"

Il Capo dello Stato, parlando ai Cavalieri del Lavoro al Quirinale, ha sottolineato "i segnali incoraggianti di ripresa dell'economia". "Restano le preoccupazioni per il calo dei consumi familiari e per le difficoltà nel mercato del lavoro".

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5 novembre 2009
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine Al Meri

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine Al Merito del Lavoro ha parlato di “segnali incoraggianti e di una ripresa economica del nostro Paese, all’indomani della dura crisi economica internazionale”. Il presidente ha però invitato a non cedere al “facile ottimismo” ma piuttosto a “guardare pacatamente alle prospettive più vicine e a quelle di più lungo termine”. “Se in questo momento possiamo registrare segnali incoraggianti di ripresa, e specificatamente di ritorno alla crescita del prodotto industriale – ha detto Napoletano - lo si deve senza dubbio all'insieme degli energici interventi di emergenza e delle politiche di sostegno che i governi e le istituzioni internazionali hanno messo in atto, spingendo l’economia mondiale verso un netto risultato positivo rivisto per l’anno 2010”. Ma per Napolitano “molto ha contato nel nostro Paese la reattività delle imprese, dalle più grandi alla miriade di imprese medie e piccole, fino a quelle di impronta individuale e familiare”. Il presidente ha poi elencato gli elementi preoccupanti sull’andamento della crisi: “la riduzione dei consumi delle famiglie e il peggioramento del mercato del  lavoro e il tardare di una robusta ripresa degli investimenti”. Infine, il Capo dello Stato, ha espresso un parere positivo sul comportamento del nostro sistema bancario durante la crisi finanziaria. “Faccio mio – ha detto Napolitano - il giudizio positivo ribadito innanzitutto dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, sulle prove che dinanzi alla crisi ha dato di sè il nostro sistema bancario. Di cui peraltro non sono state ignorate le sofferenze cui oggi è esposto e a cui sono state nello stesso tempo indirizzate alcune importanti raccomandazioni come quella relativa alla necessità di un 'intelligente, prudente, selettivo sostegno del credito al processo di ristrutturazione delle imprese che deve ancora intensificarsi ed estendersi”.

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