Natale "tiepido" per i consumi, "vincono" alimentari e tecnologia
Natale "tiepido" per i consumi, "vincono" alimentari e tecnologia
Il direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha presentato alla stampa il documento "La congiuntura economica in prossimità del Natale" con l'aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e un'analisi sulle tredicesime e gli orientamenti di spesa delle famiglie italiane in vista delle prossime festività natalizie. Nell'occasione è stato anche diffuso l'Indicatore consumi Confcommercio relativo allo scorso mese di ottobre (vedi allegati, ndr).
Ebbene, sarà un Natale tutto sommato soddisfacente per i consumi: anche se la spesa media per famiglia, in termini reali (al netto della variazione dei prezzi) registrerà un calo dell'1,2% a 1.337 euro (1.354 euro nel 2009 a prezzi correnti), gli italiani spenderanno in totale 33,6 miliardi di euro,ovvero l'1,2% in più rispetto allo scorso anno, per effetto dell'aumento delle tredicesime che provengono dalle pensioni (si riducono invece quelle da lavoro dipendente). Di questi 11,3 miliardi sono destinati alla rete distributiva e 22,3 ad altre spese (carburanti, moto e auto, bollette, spese
All'estero, vacanze in Italia, altri servizi). Le aree di spesa che subiranno una maggiore saranno abbigliamento, calzature, sport e accessori (-4%) e libri, cd e dvd (-1,2%); al palo invece profumeria e cura del sé, giocattoli e altri giochi, e telefonia; cresce la spesa per generi alimentari (+0,6%) e per piccola e media tecnologia, come IPod e tablets
(+2,7%) e per elettrodomestici, mobili ed elettronica di consumo (+0,5%). Bene anche computer e accessori (+1,5%). Per alimenti e bevande gli italiani spenderanno 2,1 miliardi (+2% rispetto al 2009), mentre cala la spesa per abbigliamento e calzature
(-0,3%). Per elettrodomestici e tv gli italiani spenderanno 2 miliardi, mentre per informatica e telecomunicazioni 1,1 miliardi.
Per quanto riguarda invece l'andamento dell'economia nel suo complesso, l'Ufficio Studi di Confcommercio ha rivisto al rialzo la stima del Pil per il 2010 (da +0,7% a +1%), abbassando però nello stesso tempo quella per il 2011 (da +1% a +0,9%). L'inflazione è giudicata sotto controllo (+1,6% nel 2010 e +1,8% nel 2011), mentre i consumi delle famiglie sono visti sempre bassi (+0,4% nel 2010 e +0,9% nel 2011). Anche se "la recessione è tecnicamente finita", per "la vera guarigione dell'economia bisognerà aspettare però il 2012 (+1,3% il Pil e +1,6% i consumi delle famiglie).