Negli alberghi le opere inutilizzate dai musei?

Negli alberghi le opere inutilizzate dai musei?

Mibact e Federalberghi accolgono con interesse la proposta di Culturalia di dare agli hotel italiani in comodato d'uso opere d'arte non sfruttate.

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17 dicembre 2014
Sotto gli occhi del mondo o al buio, in attesa di poter raccontare un pezzo di storia dell'umanità? Il patrimonio italiano è al bivio, o almeno una parte. E Culturalia ha una proposta che può consentire alle nobili testimonianze del passato di venire alla luce ed essere conosciute e ammirate: dare in comodato d'uso agli alberghi italiani opere che giacciono negli scantinati dei musei o comunque inutilizzate. Un'operazione accolta con entusiasmo da Federalberghi e valutata con interesse da parte del ministero dei Beni culturali. "Noi - ha detto il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni - non abbiamo preclusioni. La proposta è suggestiva, naturalmente va valutata molto attentamente. Questo non perché io voglia dequalificare la possibilità di uno spazio legato ad un albergo ma perché si parla di opere d'arte che hanno un soggetto di notifica molto specifico. La proposta va dunque valutata all'interno di un quadro più preciso". Pronti a trasformare in realtà l'ipotesi di Culturalia gli imprenditori di Federalberghi: "Troppe volte - ha dichiarato il presidente Bernabò Bocca - le soffitte dei musei sono pieni di opere d'arte che sarebbero tranquillamente ospitate all'interno della hall dei 34mila alberghi italiani nei quali transitano turisti di tutto il mondo, che vorrebbero apprezzare quanto il nostro Paese è in grado di offrire. Noi appoggiamo pienamente questa proposta".

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