Nessuna manovra in arrivo, caccia ai fondi per Iva e Imu

Nessuna manovra in arrivo, caccia ai fondi per Iva e Imu

Il Governo esclude la necessità di misure correttive per i conti 2013 ma continua a cercare i 5 miliardi necessari per per evitare l'aumento di un punto dell'aliquota Iva per il periodo ottobre-dicembre e per abolire la tassa sulla prima casa.

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15 luglio 2013

Il governo esclude che occorra mettere mano ai conti per il 2013. Le risorse alle quali si punta, 5 miliardi al massimo, sono legate a Imu e Iva. Dal ministero dell'Economia il viceministro Stefano Fassina chiarisce che ''non c'è nessuna manovra correttiva in vista. Sarebbe un provvedimento autolesionista perché, oltre ad aggravare la recessione, aumenterebbe il debito pubblico''. Sulla stessa linea d'onda anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D'Alia: ''non è alle porte alcuna manovra correttiva. Saccomanni sta facendo con grande serietà un lavoro difficile per trovare le risorse necessarie a intervenire su Imu e Iva''. La partita aperta per il 2013 riguarda infatti essenzialmente queste due tasse e quindi a conti fatti il governo starebbe cercando 5 miliardi di euro ''al massimo'', secondo quanto trapela da fonti dell'esecutivo. Per l'Iva serve 1 miliardo di euro per evitare l'aumento di un punto dell'aliquota per il periodo ottobre-dicembre. Per l'Imu occorrono invece 4 miliardi nel caso in cui si dovesse optare per la totale abolizione della tassa sulla prima casa. Ma se le forze di maggioranza si accorderanno per una rimodulazione, esentando dall'imposta molti ma non tutti, la cifra scenderebbe. Si guarda dunque al vertice di giovedì 18 luglio tra governo e maggioranza per verificare se le parti troveranno un'intesa. Una riunione che probabilmente non sarà risolutiva, e alla quale ne seguiranno altre, anche perché il governo si è dato tempo fino a ferragosto per trovare un'intesa e una soluzione. Le risorse necessarie a evitare l'aumento dell'Iva e ad abolire o rimodulare l'Imu sulla prima casa non arriverebbero da nuove tasse. Si guarda invece agli 800 miliardi di euro di spesa pubblica per vedere se ci sono spazi di risparmio. Sarebbero al vaglio parecchie voci, escludendo però il sociale, la scuola, gli investimenti per l'innovazione. Tagli che dovrebbero essere strutturali per risolvere la questione Imu una volta per tutte. Per quanto riguarda l'Iva, potrebbe anche esserci dai partiti qualche nuova proposta di copertura per il periodo luglio-settembre (al momento il miliardo di euro necessario deve arrivare dall'aumento degli acconti fiscali).  A settembre si aprirà poi il 'cantiere' sulla legge di stabilità con diverse questioni aperte, dal rifinanziamento della cassa integrazione in deroga ai ticket sanitari; ma si tratta di questioni ed eventualmente di necessità di risorse che riguarderanno il 2014.

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