Nota di aggiornamento sui consumi delle famiglie

Nota di aggiornamento sui consumi delle famiglie

1. Introduzione

Gli ultimi anni sono stati, a livello globale, molto complicati. Le crisi geopolitiche, l’inatteso riapparire dell’inflazione hanno reso complesso il percorso di recupero dopo la profonda crisi del 2020. L’Italia in questa fase si è comportata meglio di altre economie europee sia in termini di crescita, sia di rapidità nel rientro dell’inflazione.

Tab. 1 – Il Quadro macroeconomico

v.m.a. % in termini reali

  1996-2007 2008-2019 2020-2022 2023 2024
PIL 1,5 -0,3 0,8 0,9 0,9
Importazioni 4,8 0,4 4,7 -0,5 2,7
Spesa delle famiglie residenti 1,6 -0,2 -0,3 1,2 0,8
- Spesa sul territorio economico 1,5 -0,1 -0,3 1,2 0,8
Spesa delle A.P. e ISP 3,9 -0,1 -2,0 6,9 1,4
Investimenti 2,7 -1,7 6,4 4,7 0,8
Esportazioni 3,5 1,1 2,8 0,2 3,0
Inflazione (IPC) 2,4 1,3 3,2 5,7 1,3
Elaborazioni, stime e previsioni Ufficio Studi Confcommercio (USC) su dati Istat.

Analizzando le dinamiche di lungo periodo si rileva, nonostante la pesante riduzione del 2020, una crescita media annua dell’economia nel periodo 2020-2022 positiva e migliore di quella realizzata nel 2008-2019, periodo al cui interno si colloca la doppia crisi finanziaria e dei debiti sovrani.

Dopo gli eccezionali recuperi del biennio 2021-2022 l’economia è entrata in una fase di crescita decisamente più moderata, conseguenza anche degli effetti derivanti dal riacutizzarsi delle tensioni inflazionistiche e dall’emergere di molteplici crisi internazionali.

Seppure le tensioni che avevano alimentato la “bolla inflazionistica” siano in gran parte rientrate, l’economia mondiale continua a mostrare numerosi elementi di fragilità che stanno limitando le possibilità di crescita. Le evidenze statistiche che mensilmente emergono dalle fonti ufficiali non contribuiscono a delineare una sicura evoluzione del quadro congiunturale italiano. L’incertezza che prevale tra gli operatori, imprese e famiglie, testimoniata dalla crescente varianza registrata dai tassi di variazione dei climi di fiducia, impone anche ai commentatori cautela nelle valutazioni. Stante la debolezza dell’industria (con variazioni tendenziali mensili dell’indice della produzione industriale attorno al -3% in ciascuno dei primi cinque mesi dell’anno), al turismo e ai servizi appaiono affidate le chance di raggiungere l’obiettivo di crescita del PIL attorno all’1% nell’anno in corso. Il nostro paese sconta, peraltro, ritardi nell’attuazione del PNRR che avrebbe dovuto sostenere in modo vigoroso gli investimenti. Con queste premesse la nostra stima per il 2024 è di una variazione del Pil dello 0,9%, in linea con quanto realizzato nel 2023 (tab. 1). In marcato rallentamento, rispetto al triennio precedente, dovrebbe risultare anche la spesa delle famiglie, sia dei residenti che sul territorio, con una variazione dello 0,8% in termini reali nel 2024. Sul versante dei prezzi la stima, che può essere considerata estremamente prudente, è di una crescita dell’1,3%.

2. I consumi per abitante e la variazione della struttura di spesa nel lungo termine

Nel contesto di lungo periodo rappresentato nella tabella 1 si rileva come la spesa per consumi delle famiglie residenti abbia registrato, a partire dal 2008, andamenti che, nel complesso, hanno determinato una progressiva riduzione dei volumi acquistati.

Se nel corso del 2023 si è completato il recupero dei livelli pre-pandemici rimane ancora difficile tornare ai consumi dei 2007. Nonostante la stima di una moderata crescita anche nel 2024 la spesa per abitante, tenendo, quindi, conto dei mutamenti intervenuti sul versante della popolazione residente in riduzione da alcuni anni, a prezzi costanti sarà, infatti, inferiore di quasi 200 euro (tab. 2).

Analoghe conclusioni valgono anche per i consumi sul territorio che includono la spesa degli stranieri in Italia ed escludono quella degli italiani all’estero, sia in termini di spesa pro capite sia complessiva.

Tab. 2 – Spesa per consumi

euro pro capite a prezzi 2024

  Consumi sul territorio Consumi delle famiglie residenti
1995 19.031 18.424
2007 21.916 21.559
2019 21.250 20.806
2023 21.588 21.133
2024 21.778 21.320
Elaborazioni, stime e previsioni USC su dati Istat

I dati e le stime, presentati in forma sintetica, si basano sulle 56 funzioni di consumo della spesa sul territorio[1], diffuse annualmente dall’Istat, riaggregate nelle consuete sei macro-funzioni (tab. 3). Le informazioni sono proposte in termini di spesa reale pro capite[2] in euro ai prezzi del 2024 e in termini di quote di spesa (%) a prezzi correnti.

Le prime evidenze che emergono dai dati riportati nelle tabelle 3 e 4 sono di una elevata disomogeneità, in un contesto di bassa crescita della domanda, negli andamenti delle diverse funzioni di consumo.

Tab. 3 – I consumi sul territorio: le grandi funzioni di spesa[3]

  euro pro capite a prezzi 2024 Indice 1995=100
  2007 2019 2023 2024 2007 2019 2023 2024
Tempo libero 1.302,1 1.327,7 1.538,8 1.560,0 135,2 137,9 159,8 162,0
Prodotti audiovisivi e multimediali 67,2 121,3 219,5 229,5 311,0 561,4 1.016,1 1.062,5
Servizi ricreativi e culturali 445,3 530,5 566,8 574,1 149,9 178,5 190,7 193,2
Viaggi e vacanze 678,6 763,1 681,9 720,4 111,4 125,3 111,9 118,2
Mobilità e comunicazioni 4.122,7 3.746,0 3.827,5 3.917,4 137,1 124,6 127,3 130,3
Servizi di trasporto 440,1 438,0 398,1 414,8 109,6 109,1 99,1 103,3
Telefoni 16,1 73,6 142,0 153,4 696,7 3.191,9 6.155,7 6.651,0
Cura del sé 4.359,5 4.342,6 4.473,5 4.493,1 109,9 109,5 112,8 113,2
Abbigliamento e calzature 1.244,5 1.187,7 1.131,0 1.100,8 108,7 103,7 98,8 96,1
Casa 6.056,0 5.959,2 6.101,6 6.115,1 105,9 104,2 106,7 107,0
Elettricità, gas e altri combustibili 1.089,9 918,7 871,2 858,2 104,3 87,9 83,4 82,1
Mobili ed elettrodomestici 1.126,5 963,0 1.056,4 1.028,6 105,6 90,3 99,1 96,5
Pasti in casa e fuori casa 5.462,6 5.147,8 4.963,0 4.972,4 109,8 103,5 99,8 100,0
Alimentari e bevande 3.834,0 3.442,7 3.362,6 3.312,7 103,4 92,9 90,7 89,4
Pubblici esercizi 1.631,8 1.702,3 1.599,7 1.659,6 128,4 134,0 125,9 130,6
Totale sul territorio economico 21.915,5 21.249,7 21.588,2 21.778,4 115,2 111,7 113,4 114,4
nota: in corsivo alcune sotto-categorie che fanno parte della funzione di spesa; i dati espressi a valori concatenati non sono sommabili, il totale dei consumi differisce pertanto dalla somma delle sei macro-funzioni. Le differenze aumentano nel tempo allontanandosi dall’anno di riferimento (2024).
Elaborazioni, stime e previsioni USC su dati Istat

Si osserva anche come la pandemia in molti casi abbia solo temporaneamente interrotto dei processi di lungo periodo e in alcuni casi li abbia anche accentuati. In linea generale le evidenze che emergono dall’aggiornamento dell’analisi al 2024 non sono dissimili da quanto pubblicato lo scorso anno.

Tab. 4 – I consumi sul territorio: le grandi funzioni di spesa

var. % medie annue in termini reali

  1996-2007 2008-2019 2020-2022 2023 2024
Tempo libero 2,8 0,3 3,7 2,8 1,3
Prodotti audiovisivi e multimediali 10,2 5,2 19,8 3,9 4,5
Servizi ricreativi e culturali 3,7 1,6 -0,6 7,4 1,2
Viaggi e vacanze 1,2 1,1 -7,0 9,8 5,6
Mobilità e comunicazioni 3,0 -0,7 -1,5 5,6 2,3
Servizi di trasporto 1,0 0,1 -9,3 20,5 4,1
Telefoni 17,9 13,7 21,1 7,1 8,0
Cura del sé 1,1 0,1 0,7 -0,3 0,4
Abbigliamento e calzature 1,0 -0,3 0,0 -6,0 -2,7
Casa 0,8 0,0 0,6 -0,7 0,1
Elettricità, gas e altri combustibili 0,6 -1,3 -1,3 -2,6 -1,6
Mobili ed elettrodomestici 0,7 -1,2 4,7 -5,6 -2,7
Pasti in casa e fuori casa 1,1 -0,4 -1,8 0,6 0,1
Alimentari e bevande 0,6 -0,8 -0,8 -1,3 -1,6
Pubblici esercizi 2,4 0,5 -4,0 4,8 3,7
Totale sul territorio economico 1,5 -0,1 -0,3 1,2 0,8
Elaborazioni, stime e previsioni USC su dati Istat

In un arco temporale di quasi trent’anni, al netto dell’esplosiva crescita della telefonia, solo i consumi legati alla fruizione del tempo libero presentano, in termini quantitativi, una progressiva tendenza all’incremento.

I segmenti di consumo più dinamici si confermano, in questa funzione, i prodotti audiovisivi e multimediali e i servizi ricreativi e culturali per i quali, nonostante la crisi del 2020, già nel 2023 i volumi acquistati erano superiori a quelli del 2019.

Nonostante il recupero degli ultimi anni, testimoniato anche dai continui record di presenze, le spese per i viaggi e le vacanze e i pasti e le consumazioni fuori casa non sono riuscite a compensare le perdite accumulate durante la pandemia. Per questi segmenti di consumo l’indice, che pone il 1995 a base 100, seppure evidenzi un valore superiore a quello del 2007, a conferma dell’importanza che rivestono queste spese per i consumatori, è atteso attestarsi nell’anno in corso su un livello inferiore al 2019.

La tendenza al contenimento degli acquisti di prodotti più tradizionali (alimentazione domestica, abbigliamento e calzature, elettricità, mobili) si conferma, e si accentua, nel 2024.

Le dinamiche riportate nelle tabelle precedenti, espresse in termini di quantità acquistate, non sempre si sono accompagnate ad analoghe modifiche nella distribuzione della spesa delle famiglie. Nella tabella 5 viene riportata la distribuzione a prezzi correnti, includendo pertanto anche le modifiche intervenute in termini di prezzi.

In un contesto in cui il reddito disponibile ha mostrato una scarsa dinamicità ed in presenza, nei periodi più recenti, di dinamiche dei prezzi eccezionalmente diverse per i singoli beni e servizi le famiglie hanno cercato, ed in alcuni casi sono riuscite, a non comprimere le spese per quei beni e servizi considerati più rappresentativi del benessere.

Tab. 5 – La struttura dei consumi sul territorio

quote di spesa a prezzi correnti (%)

  1995 2007 2019 2023 2024
Tempo libero 7,6 7,4 7,0 7,2 7,2
Prodotti audiovisivi e multimediali 0,9 0,9 0,8 1,1 1,1
Servizi ricreativi e culturali 2,0 2,4 2,8 2,6 2,6
Viaggi e vacanze 2,3 2,8 3,2 3,0 3,3
Mobilità e comunicazioni 16,7 18,7 17,3 17,7 18,0
Servizi di trasporto 1,6 1,5 2,0 1,9 1,9
Telefoni 0,4 0,6 0,7 0,7 0,7
Cura del sé 23,8 21,6 20,9 20,6 20,6
Abbigliamento e calzature 7,6 6,6 6,0 5,2 5,1
Casa 25,7 27,3 28,6 28,9 28,1
Elettricità, gas e altri combustibili 4,1 3,8 3,4 4,8 3,9
Mobili ed elettrodomestici 6,5 5,4 4,7 4,9 4,7
Pasti in casa e fuori casa 23,9 22,2 23,1 22,7 22,8
Alimentari e bevande 17,9 15,4 15,2 15,4 15,2
Pubblici esercizi 6,0 6,8 7,9 7,2 7,6
Totale sul territorio economico 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazioni, stime e previsioni USC su dati Istat

 

La nota è stata redatta con le informazioni disponibili al 2 agosto 2024 da Mariano Bella, Silvia Criscuolo e Livia Patrignani.


[1] Le serie sono costruite, fino al 2022, utilizzando i dati relativi alla Spesa delle famiglie sul territorio di Contabilità Nazionale, Istat marzo 2024. Per il 2023 le stime sono state effettuate mantenendo la compatibilità, in termini di dati a prezzi correnti, ai prezzi dell’anno precedente e a valori concatenati, con le informazioni diffuse dall’Istat a marzo 2024 per le 12 macro-funzioni di spesa. Per la stima delle singole voci ci si è avvalsi delle indicazioni provenienti dall’ICC e dal NIC. Per il 2024 le stime tengono conto delle indicazioni provenienti dall’ICC e dal NIC (primi sei mesi del 2024).

[2] Conviene ricordare che la divisione di un qualsiasi aggregato dei consumi sul territorio per la popolazione residente presenta una componente di approssimazione che non si può eliminare. I consumi sul territorio comprendono la spesa dei turisti stranieri in Italia ed escludono la spesa effettuata da residenti italiani in Paesi diversi dall’Italia (la spesa all’estero). Pertanto, i consumi maggiormente affetti da questa discrepanza – le spese legate al turismo, per esempio, e, comunque, il totale consumi – sono lievemente sovrastimati nella metrica del “consumo per abitante”. Sovrastima che non appare particolarmente elevata sulla base di un esercizio compiuto per il periodo 2011-2022, nel quale alla popolazione residente sono stati aggiunte le presenze totali degli stranieri divise per 365 giorni e sottratte le presenze degli italiani all’estero divise sempre per 365 giorni,. Il risultato forniva valori pro capite sostanzialmente simili, si è scelto pertanto di utilizzare la serie relativa alla popolazione residente che non presenta problemi di ricostruzione nel lungo periodo.

[3] Tempo libero: Attrezzature audiovisive, fotografiche e di elaborazione delle informazioni (prodotti audiovisivi e multimediali); Altri beni durevoli per la ricreazione e la cultura; Altri articoli ricreativi ed equipaggiamento; Fiori, piante ed animali domestici; Servizi ricreativi e culturali; Libri Giornali, ed articoli di cancelleria; Istruzione; Viaggi e vacanze: Vacanze tutto compreso; Servizi alberghieri e alloggiativi; Mobilità e comunicazioni: Acquisto mezzi di trasporto; Spese d’esercizio dei mezzi di trasporto esclusi i combustibili; Combustibili e lubrificanti; Servizi di trasporto; Servizi postali; Telefoni ed equipaggiamento telefonico (telefoni); Servizi telefonici, telegrafi e telefax; Assicurazioni; Cura del sé: Tabacco; Abbigliamento e calzature; Sanità; Apparecchi, articoli e prodotti per la cura della persona; Effetti personali n.a.c.; Barbieri, parrucchieri e saloni e altri servizi per la persona; Servizi sociali; Servizi finanziari; Altri servizi n.a.c.; Casa: Fitti effettivi; Fitti imputati; Manutenzione e riparazione dell’abitazione; Acqua e altri servizi dell’abitazione; Elettricità, gas e altri combustibili; Mobili ed elettrodomestici; Servizi domestici e per l’igiene della casa; Pasti in casa e fuori casa: Alimentari e bevande; Pubblici esercizi.

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