Sale l'occupazione, stabile la disoccupazione
Sale l'occupazione, stabile la disoccupazione
![]( /documents/20126/381454/Ricerca+Lavoro42+grande.jpg/d61344f7-8197-4463-8c4b-868e8a9b78ef?version=1.1&t=1389283911000&imagePreview=1 )
I dati Istat indicano che ad aprile il tasso di disoccupazione si è attestato all'11,2%, stabile rispetto al mese precedente, mentre quello giovanile sale al 33,1% (+0,6 punti percentuali). Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% ad aprile (+0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente). "Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione - è l'analisi dell'Istituto - è tornata sui livelli della seconda metà del 2012, in un contesto di prosecuzione del calo dell'inattività, che tocca negli ultimi mesi il minimo storico". La stima delle persone in cerca di occupazione ad aprile registra un aumento dello 0,6% (+17 mila). La crescita della disoccupazione si concentra tra gli uomini, distribuendosi in tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Nei dodici mesi aumenta il numero di disoccupati (+0,8%, +24 mila) mentre cala fortemente quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,4%, -318 mila). Per quel che riguarda l'occupazione, la crescita mensile dell'occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. L'aumento maggiore ad aprile si stima per le donne (+52 mila) e per le persone di 35 anni o più (+77 mila). Prosegue la ripresa degli indipendenti (+60 mila) e dei dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila). Ad aprile "si confermano i segnali di ripresa dell'occupazione nell'anno in corso, dopo la battuta d'arresto osservata a fine 2017. Per il secondo mese consecutivo - è l'analisi dell'Istituto - cresce l'occupazione tra gli indipendenti oltre che tra i dipendenti a termine. Su base annua la crescita dell'occupazione si concentra nei più giovani (15-24enni), per i quali si registra il maggiore aumento del tasso di occupazione, e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell'aumentata età pensionabile sia dei fattori demografici". La crescita annua interessa donne e uomini e si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono ipermanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stabili. Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328 mila) e i giovani 15-24enni (+78 mila) mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191 mila).