PADOA-SCHIOPPA: "PIU' RIGORE SENZA AUMENTARE LE TASSE"

PADOA-SCHIOPPA: "PIU' RIGORE SENZA AUMENTARE LE TASSE"

Il ministro: "non aumenteremo il debito pubblico né la pressione fiscale". "Il mio compito è quello di mantenere la rotta del rigore anche se c'e' cattivo tempo, anche se c'e' una crisi".

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10 settembre 2007
Padoa-Schioppa: “Più rigore senza aumentare le tasse�

 

Padoa-Schioppa: “Più rigore senza aumentare le tasse�

 

“Non aumenteremo il debito pubblico né la pressione fiscale�. Con questa “promessa� il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa ha chiuso l’ultima giornata del workshop Ambrosetti, a Cernobbio, Il ministro ha sottolineato che la formazione della Finanziaria di quest'anno “parte da condizioni migliori� rispetto a quella dell'anno scorso e poi “non possiamo ne' aumentare il debito ne' la pressione fiscale perché  siamo un Paese già fortemente indebitato e sottocapitalizzato�. Quindi, “è fondamentale per l'Italia mantenere la rotta del rigore�e, replicando al commissario Ue agli Affari Economici Joaquin Almunia, che il giorno prima aveva rilevato come l'Italia sia rispetto allo scorso anno “meno determinata nel risanamento�, Padoa-Schioppa ha assicurato: “il mio compito e' quello di mantenere la rotta del rigore anche se c’è cattivo tempo, anche se c'e' una crisi. Per questo la politica del rigore sarà comunque mantenuta e non ci sarà sicuramente un aumento del debito�. Sui conti pubblici, a Cernobbio, e' intervenuto anche il segretario Ds Piero Fassino, che ha assicurato: “escludo nel modo piu' assoluto che ci sia alcun aumento della pressione fiscale�. Anche il ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani ha spiegato che piuttosto il governo prevede una diminuzione delle tasse: "non sono possibili miracoli ma se la lotta all'evasione proseguira' con successo allora si potra' alleggerire la pressione fiscale restituendo le risorse ricavate ai contribuenti in regola". Bersani ha anticipato anche che la Finanziaria avra' come obiettivo un "mix equilibrato" tra riduzione della spesa pubblica, lotta all'evasione fiscale e controllo sul debito pubblico "perche' sono tutti ingredienti di una buona ricetta di finanza pubblica". Quanto alle liberalizzazioni, "la terza lenzuolata al Senato occorre approvarla prima della Finanziaria". Nella manovra, ha poi ammonito il ministro del Lavoro Cesare Damiano, dovra' pero' essere inserito il protocollo sul welfare firmato con i sindacati il 23 luglio "per non compromettere un risultato che nei prossimi dieci anni fara' arrivare a livello sociale una cifra che si avvicina ai 40 miliardi". Per il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e' invece prioritario un intervento fiscale sulle rendite finanziarie: non Bot e Cct, ma quelle "più speculative". Dal canto suo, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha proposto di applicare il modello fiscale francese. “Io propongo - ha affermato, a margine del workshop Ambrosetti - uno scudo fiscale per proteggere i cittadini, che stabilisca una soglia entro cui non si può essere tassati. Proprio come ha fatto Sarkozy�.

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