Padoan: "Dopo l'estate possibile revisione stime crescita e taglio tasse"

Padoan: "Dopo l'estate possibile revisione stime crescita e taglio tasse"

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9 aprile 2015

 

L'Italia e' in regola con le norme Ue e, anche quest'anno, superera' il test della Commissione europea. Ad esserne certo e' il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che, a poche ore dalla definizione del programma di stabilita' del Def, gia' guarda al confronto con Bruxelles e rassicura sul pieno rispetto da parte del governo italiano delle regole imposte dal "rinnovato" Patto di stabilita' e crescita. L'esecutivo ha fatto tutto il possibile per sfruttare al meglio i margini offerti dalla comunicazione sulla flessibilita' della Commissione, mantenendosi pero' nei ranghi e nei vincoli di bilancio comunitari. Lo ha fatto partendo da stime di crescita estremamente prudenziali, con un Pil 2015 a +0,7%, che potrebbero essere riviste al rialzo subito dopo l'estate. L'indicazione arrivata a parole dal premier Matteo Renzi e' confermata infatti nero su bianco nella bozza del Documento di economia e finanza. Le stime del Def "riflettono valutazioni prudenziali" - si legge - ma a settembre, con la nota di aggiornamento, "il governo non esclude che sia possibile indicare un tasso di crescita piu' elevato". E se il Pil crescesse piu' del previsto sarebbe tanto di guadagnato per continuare nell'opera di taglio delle tasse, di cui Renzi ha fatto la sua bandiera. Una crescita piu' alta, prosegue il documento, "offrirebbe margini piu' ampi per la riduzione della pressione fiscale". Assolutamente prematuro immaginare ora se un eventuale taglio privilegera' cittadini o imprese, ma all'obiettivo potrebbe essere destinata anche l'eccedenza di risorse che potrebbe arrivare ad esempio dalla voluntary disclosure, per ora non conteggiata (simbolicamente a un solo euro in legge di stabilita') nel bilancio statale. "Le parole d'ordine - ha chiarito Padoan in tv - sono meno tasse e piu' lavoro". La disattivazione delle clausole di salvaguardia arrivera' con la spending review e non comportera' alcun rischio di ridimensionamento della spesa sociale che andra' anzi "difesa e rafforzata", ha puntualizzato.  Maggiori dettagli sulla temuta revisione della spesa arriveranno probabilmente venerdi', quando il consiglio dei ministri tornera' a riunirsi per dare il via libera definitivo all'intero documento, compreso cioe' il piano nazionale delle riforme non ancora completato. Per ora nella bozza del programma di stabilita' sono indicati come obiettivi da centrare il taglio delle partecipate, degli uffici periferici, delle stazioni appaltanti e in qualche modo anche delle tax expenditures che saranno sottoposte ad una sorta di tagliando annuale. Un faro particolare sara' acceso sulla "spesa per invalidita'" per eliminare "differenze regionali non giustificate".
   

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