PENSIONI AL CENTRO DELLA "SCENA"

PENSIONI AL CENTRO DELLA "SCENA"

Il tema della previdenza tiene banco nel dibattito politico. Bonannni: "no alla revisione dei coefficienti". Damiano: "consentire a chi cambia spesso lavoro di sommare i contributi versati presso diversi Enti previdenziali".

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26 marzo 2007
Le pensioni al centro della scena

Le pensioni al centro della scena

 

Dopo l’avvio della concertazione tra Governo e parti sociali, è il tema delle pensioni a tenere banco nel dibattito politico. In un’intervista al Messaggero il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, annuncia che proporrà al tavolo di trattativa sullo stato sociale due iniziative per aiutare i giovani. “Da una parte â€" dice Damiano â€" vanno ridotti i costi di riscatto delle lauree, dall’altra dobbiamo consentire a chi cambia spesso lavoro di sommare tutti i contributi versati presso diversi Enti previdenzialiâ€�. Il ministro sottolinea anche che “non è aumentato solo il gettito tributario vero e proprio. Sono cresciuti in modo significativo anche i contributi sociali, segno che la lotta al sommerso procede in modo serratoâ€�.

Secondo il ministro dei Rapporti con il parlamento, Vannino Chiti, una parte del surplus previsto per il 2007 “dovrà essere indirizzata a  migliorare il tenore di vita delle persone. Può essere la famiglia e la casa, può essere un sostegno ai giovani per il lavoro o alle pensioni basse, ne discuteremo�. Quello delle pensioni, sottolinea il ministro, “è un problema  serio perché in Italia oltre il 50% di quelli che sono in pensione hanno meno, molto meno, di 800 euro mese e con queste cifre non si  può vivere�.

Il segretario  generale della Cisl, Raffaele Bonanni, torna invece a ribadire il no al ritocco dei coefficienti perché “non è possibile che i giovani possano andare in pensione con il 50% dell’ultima pagaâ€�. Mentre l’età pensionistica può essere aumentata, ma liberamente e con incentivi. “Basta che si aiutino le persone a restare â€" dice Bonanni - e loro resterannoâ€�.

Sempre in tema di pensioni, secondo un sondaggio del Sole 24 Ore il 71% dei lavoratori dipendenti ha deciso la destinazione del Tfr. Il 46% lo lascerà in azienda, mentre il 25% ha scelto un fondo pensione.

 

 

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