Pensioni: arriva la “quattordicesima�

Oltre 3 milioni di pensionati ad ottobre riceveranno un bonus medio di 301,70 euro, che renderà più “pesante� la pensione. Il provvedimento, previsto dal protocollo sul welfare firmato a luglio, riguarderà coloro che vivono con  meno di 8.504,73 euro l'anno. Cioè quelli che se la passano peggio. Il costo totale dell'operazione è pari a 926 milioni di euro. A dare l'annuncio è stato il ministro del Lavoro Cesare Damiano, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, presente il presidente dell'Inps Gian Paolo Sassi. Il ministro ha aggiunto che in questi giorni i pensionati stanno ricevendo una lettera dall'Istituto di previdenza con l'indicazione precisa dell'importo per il 2007, che varierà in base all'anzianità contributiva. E all'età: per usufruire del bonus bisognerà aver compiuto i 64 anni. Inoltre più di 400 mila pensionati, di cui l'Inps non conosce i redditi, riceveranno una lettera con allegato un modulo per dichiarare i loro redditi. “E’ un atto di coerenza e puntualità�, ha sottolineato il ministro Damiano. Per raggiungere questi obiettivi gli Istituti hanno costituito una task force insieme al sindacato". Il titolare del Lavoro ha infine ricordato che il bonus “verrà pagato in un'unica soluzione annuale ad ottobre e non sarà tassato�. Per il prossimo anno, lo stanziamento è maggiore (1,3 miliardi di euro), “quindi gli aumenti saranno più consistenti�. Soddisfazione è stata espressa pure dal ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che appoggia la manifestazione di protesta contro il welfare, programmata per il 20 ottobre da Rifondazione e Pdci. Un'iniziativa che ha diviso la maggioranza e incassato dure critiche dall'opposizione. Il ministro della Solidarietà ha anche ribadito di essere contrario ad una riduzione "generalizzata delle tasse". La quattordicesima "è un primo segnale positivo - ha osservato Ferrero - ma ora bisogna a proseguire sulla strada della redistribuzione del reddito". Dal Pdci anche Manuela Palermi ha apprezzato il via libera al bonus. Ma ha aggiunto che è una misura “insufficiente e rivolta a una platea limitata�. La sinistra radicale dunque non molla: è decisa a dare battaglia in piazza e in Parlamento. Per fare modificare la riforma delle pensioni e l'accordo sul welfare, in modo da cancellare la legge Biagi. Contemporaneamente si batterà perché la Finanziaria 2008 sia più attenta al sociale che ai conti pubblici. "Padoa-Schioppa non è il Vangelo", ha detto infatti il leader di Rifondazione Franco Giordano.