PENSIONI, IL SINDACATO CERCA IL COMPROMESSO

PENSIONI, IL SINDACATO CERCA IL COMPROMESSO

Per Cisl e Uil se Prodi rinvia la questione dei coefficienti si può arrivare all'accordo, mentre Almunia invita Padoa-Schioppa a "non diminuire lo sforzo per adeguare il sistema". Spesa pubblica italiana di nuovo nel mirino del Fondo monetario.

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27 marzo 2007
Pensioni, il sindacato cerca il compromesso

Pensioni, il sindacato cerca il compromesso

 

I sindacati cercano di arrivare a una mediazione con il Governo sul tema dei coefficienti di rivalutazione delle pensioni. E ieri sia Cisl che Uil hanno mandato segnali al Governo dopo che Prodi, nei giorni scorsi aveva fatto balenare un possibile rinvio della questione. Secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, la frase del presidente del Consiglio sulla necessità di una periodica revisione dei coefficienti può essere considerata una “apertura nel negoziato perché di fatto non indica il momento in cui questa revisione va fatta né i criteri sui quali vanno basati i coefficienti di trasformazione dei contributi�.     E questo potrebbe portare a una svolta nella trattativa sulla riforma previdenziale, con la possibilità di un via libera dei sindacati a un innalzamento graduale dell’età pensionabile. Per Bonanni, infatti, le parole di Prodi “lasciano presagire che sia possibile trovare la convergenza in un altro modo. Voglio credere che queste parole siano di apertura mentre se il Governo insiste sui coefficienti si sa già cosa succede�. 

Analoga chiave di lettura da parte della Uil. “Se la revisione periodica dei coefficienti sostenuta dal presidente del Consiglio Romano Prodi si accompagna a un rinvio congruo di questa revisione, si può considerare un contributo utile al confronto�, ha spiegato il segretario confederale Domenico Proietti aggiungendo “che è possibile rinviare la revisione al ribasso dei coefficienti fino al 2015 se insieme alla crescita dell’aspettativa di vita al momento del pensionamento si considera una più ottimistica previsione di andamento del Pil�.

Il commissario europeo per gli affari economici, Jaoquin Almunia, ha intanto invitato il ministro Padoa-Schioppa a “non diminuire lo sforzo per adeguare il sistema pensionistico. Bisogna adoperarsi perché il risultato finale non sia inferiore a quello previsto�. Da ieri, poi, è nuovamente in Italia una delegazione del Fondo Monetario per monitorare proprio le principali fonti della spesa pubblica, di cui le pensioni sono parte non secondaria. I tecnici di Washington sono stati al Senato e hanno incontrato i componenti della Commissione Bilancio. Oggi saranno alla Camera e poi in Banca d’Italia con l’obiettivo di aiutare il Governo a formulare proposte per rendere più trasparente ed efficace la spesa pubblica del nostro Paese.

 

 

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