PENSIONI, OGGI LA FIRMA

PENSIONI, OGGI LA FIRMA

Stasera a Palazzo Chigi incontro Governo-parti sociali per la firma del protocollo. Attesa per la posizione della Cgil, sinistra radicale pronta allo scontro. Forse in settimana il giudizio europeo sull'intesa sull'età pensionabile.

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18 luglio 2007
LO SCONTRO POLITICO - a -

Pensioni, oggi la firma

 

Per la riforma delle pensioni messa a punto dal Governo si apre una settimana importante. Questa sera a Palazzo Chigi è previsto un incontro con le parti sociali per la firma del protocollo. Un appuntamento di rilievo soprattutto perché la Cgil (che al contrario della Cisl e della Uil non ha sottoscritto l’intesa ma si è limitata a “prendere atto�) dovrà far conoscere la propria posizione ufficiale. In settimana, inoltre, potrebbe essere resa nota la valutazione di merito del commissario europeo agli Affari economici, Joaquin Almunia, sull’accordo sull’età pensionabile.

Il Governo deve intanto far fronte alle richieste della sinistra radicale che vuole modificare la riforma delle pensioni ritenendola insoddisfacente. “Chiediamo soltanto il rispetto del programma di governo�, sostiene il presidente dei senatori di Prc, Giovanni Russo Spena avvertendo che il suo partito intende chiedere ai propri iscritti se sia il caso di restare o meno in un Governo che finora ha fatto meno di quello che avrebbe potuto fare. Critico è anche il Pdci. L’eurodeputato Marco Rizzo arriva a definire l’accordo “per certi versi peggiore persino della legge Maroni�. Il ministro degli Esteri Massimo D’Alema si dice “stupito� dalle reazioni della sinistra radicale perché la riforma delle pensioni rappresenta “un punto di svolta� ed un “successo� del Governo. Mentre il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, suggerisce al Governo di porre la fiducia sulla riforma in modo da “blindarla� e metterla al riparo da possibili ritocchi. Io non capisco la presa di posizione della sinistra radicale, afferma Bonanni, percheé erano 20 anni che non c’era “un avanzamento così riformista�.

L’opposizione si prepara a dare battaglia. Il responsabile lavoro di Forza Italia, Maurizio Sacconi, avverte che la Cdl aprirebbe una vera e propria questione democratica se il Governo tentasse di sottrarre la riforma all'esame puntuale dei due rami del Parlamento.

 

 

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