PENSIONI, UE: "NON METTERE A RISCHIO LE RIFORME GIA' FATTE"

PENSIONI, UE: "NON METTERE A RISCHIO LE RIFORME GIA' FATTE"

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15 febbraio 2007
PENSIONI: UE, NON METTERE A RISCHIO RIFORME GIA' FATTE/ANSA 'SCALONE' HA RAFFORZATO SISTEMA; INNALZARE ETA' PENSIONABILE (A

Pensioni, Ue: “non mettere a rischio le riforme gia' fatte�

 

“Non compromettere le riforme delle pensioni già fatte�: il monito della Ue arriva in un rapporto in cui si sottolinea l’efficacia delle misure prese negli scorsi anni, comprese quelle del governo Berlusconi che prevedono il cosiddetto 'scalone'. Quello che serve, per la Ue, è solo un completamento delle leggi fin qui adottate, come “armonizzare l’effettiva età di pensionamento per gli uomini e per le donne�. In pratica, innalzare l’età  pensionabile, per “favorire l’incremento del tasso di occupazione dei lavoratori più anziani�.

Il Rapporto annuale della Ue sulle politiche di protezione sociale in generale promuove il nostro Paese sul fronte del welfare, evidenziando “una nuova impostazione strategica�, anche se “pochi obiettivi sono chiaramente mirati�. Sul fronte pensioni la situazione del non preoccupa particolarmente. Premesso che per l’Italia “la sfida  principale è garantire una sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche�, si prevede che nei  prossimi decenni, grazie alla riforme intraprese negli anni ‘90, l’Italia affronterà “soltanto una leggera pressione sul bilancio dovuta all’invecchiamento della popolazione�. Dunque, “la spesa per le pensioni aumenterà solo in misura marginale�, passando dall’attuale 14,2% del Pil al 14,7% del 2050: una trend migliore  della media Ue.

Ora - prosegue il rapporto - dopo che “le nuove misure del 2004 hanno rafforzato il  processo riformatore�, incidendo anche “su coloro che avevano  ancora il diritto di andare in pensione anticipatamente� (vedi il cosiddetto 'scalone'), “le nuove discussioni con le parti sociali previste per il 2007 non dovrebbero compromettere le precedenti riforme strutturali�. Per la Ue, invece, è fondamentale “incrementare i tassi occupazionali, soprattutto per donne e lavoratori anziani�, “proseguendo il processo destinato ad  armonizzare l’effettiva età di pensionamento per gli uomini e le donne e riducendo il divario tra i generi per quanto riguarda le prestazioni pensionistiche�. Promossa anche la riforma del Tfr: potrebbe “contribuire fortemente� allo sviluppo della  previdenza complementare e dei fondi pensione.

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