Per Confcommercio "il dato non incide sulla ripresa in atto"

Per Confcommercio "il dato non incide sulla ripresa in atto"

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30 ottobre 2015

"Il contenuto ridimensionamento rilevato a settembre nel numero di persone occupate (-36mila rispetto ad agosto) conferma la debolezza della ripresa in atto. E' un dato che, comunque, non mette in discussione la tendenza al miglioramento generalizzato delle performance economiche dell'Italia": è  il commento di Confcommercio ai dati Istat. "Anche a settembre è proseguito, infatti, il processo di riduzione delle ore richieste di CIG a segnalare una maggiore richiesta di mano d'opera da parte delle imprese. Inoltre, negli ultimi mesi aumenta il numero di pensionati per anzianità con possibili sfasamenti temporali tra cessazioni e nuove assunzioni. Oggi il numero di occupati è superiore al minimo di settembre 2013 di 411mila persone, comunque ancora inferiore al massimo di aprile 2008 per 656mila unità. E' dunque necessario  - conclude Confcommercio - rafforzare il processo di recupero attraverso una politica fiscale più decisa nel tagliare l'eccesso di carico fiscale che grava sulle imprese e sui cittadini italiani".

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