PER GLI AUTOTRASPORTATORI SERVE PIU' TRASPARENZA NEI PASSAGGI TRA FILIERE

PER GLI AUTOTRASPORTATORI SERVE PIU' TRASPARENZA NEI PASSAGGI TRA FILIERE

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26 agosto 2008
Per gli autotrasportatori serve più trasparenza nei passaggi tra filiere

Per gli autotrasportatori serve più trasparenza nei passaggi tra filiere

 

“L’azione del ministro Zaia è più che condivisibile, anche se le soluzioni potrebbero essere già a portata di mano e dovrebbero far parte di una più vasta azione di trasparenza che individui in modo più che evidente i passaggi improduttivi, anche se sarebbe meglio definirli speculativi, che avvengono nelle filiere”. Lo ha detto Paolo Uggé, presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani.

“Nell’aprile 2006 il Cipe approvò il piano della logistica frutto di un 'Patto' voluto fortemente dall’allora Governo Berlusconi. Nel Piano si individuano gli interventi prioritari per l’ottimizzazione delle attività logistiche; in particolare vennero avviate con i Ministeri competenti le procedure per cinque specifici progetti di filiera: farmaceutico, agroalimentare, rifiuti industriali, merci pericolose, nonché la distribuzione urbana delle merci”, ha proseguito Uggé. “I progetti sono tutti depositati, da tempo, presso la Consulta del trasporto e della logistica ma nei due anni trascorsi né il presidente dell’organismo preposto, né il ministro competente hanno pensato di utilizzarli per dare continuità e soluzioni logiche ad un tema che incide pesantemente sulle tasche dei cittadini. La motivazione discende dalla non volontà di voler affrontare con una logica sistemica un tema di grande impatto su competitività e sviluppo e comprendere l’importanza della gestione logistica nella filiera della produzione e della distribuzione”, ha aggiunto.

“Partendo da progetti testati si possono trovare e costruire le soluzioni che il ministro Zaia intende giustamente mettere in atto. Sarebbe sufficiente che quella burocrazia, che dovrebbe assicurare continuità nella gestione della cosa pubblica, evitasse di considerare il lavoro altrui come inutile e superfluo e portasse all’attenzione di chi ha la responsabilità politica le soluzioni che sono già state validate da tempo con un lavoro che ha visto coinvolti, oltre alle categorie, anche gli enti locali. Forse si risparmierebbe tempo, denaro pubblico e si darebbero soluzioni ai problemi dei cittadini”, ha concluso Uggé.

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