Per il Governo riparte la caccia alle risorse

Per il Governo riparte la caccia alle risorse

Dopo la breve pausa di Ferragosto, l'attività dell'esecutivo rientrerà nel vivo già venerdì, quando è fissato il primo Consiglio dei Ministri. La riunione sarà l'occasione per fare il primo 'giro di tavolo' sulle linee di azione dei prossimi mesi.

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20 agosto 2013

Non solo lo 'spettro' Imu. Dopo la breve pausa di Ferragosto, l'attività del governo rientrerà nel vivo già venerdì, quando è fissato il primo Consiglio dei Ministri dalla ripresa dell'attività. Ordine del giorno ancora da definire (potrebbe arrivare il decreto sulla P.a.) ma la riunione sarà l'occasione per fare il primo 'giro di tavolo' sulle linee di azione dei prossimi mesi. E il primo test sul reale impatto del terremoto Mediaset, che ha fatto vacillare le larghe intese. L'uscita dalla crisi è a un passo, ha ricordato Letta, se il governo andrà avanti. Un appuntamento importante perché tra la fine dell'estate e l'autunno andranno sciolti diversi nodi, dallo stop all'aumento dell'Iva ('sterilizzato' solo fino a ottobre) al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Senza dimenticare l'obiettivo di alleggerire il peso del fisco su imprese e lavoratori per agganciare davvero la ripresa. Intanto vanno cercate le risorse. Per il futuro comincia a delinearsi una nuova fase di spending review (la ricognizione sui fabbisogni standard è a buon punto e potrebbe essere chiusa già a fine anno), e il primo passo potrebbe essere la nomina, che spetta a Fabrizio Saccomanni, del nuovo 'supercommissario'. Ma capitoli che potrebbero essere aperti rapidamente sono i 'famosi' dossier Giavazzi sul riordino degli incentivi alle imprese e di Vieri Ceriani sugli sconti fiscali. Il lavoro istruttorio è già completato da tempo, mancano, adesso, le scelte politiche. Ma era stato lo stesso ministro dell'Economia a indicare come ''strada obbligata '' la revisione delle agevolazioni fiscali, poche settimane dopo essere arrivato a via XX Settembre. La spesa aggredibile nel primo caso sarebbe di circa 10 miliardi (escludendo alcune voci, dal trasporto pubblico locale alle scuole private, rimarrebbero tra i 500 milioni e i due miliardi). Mentre le circa 720 tax expeditures valgono circa 254 miliardi, anche se almeno 80 sono 'intoccabili' perché riguardano ad esempio le detrazioni per familiari a carico o per lavoro dipendente. Con ogni probabilità, comunque, il piatto forte della riunione resterà la riforma della tassazione sugli immobili, per la quale c'è ancora (poco) tempo, anche se un decreto dovrebbe essere rimandato all'ultimo Cdm utile (probabilmente il 28 agosto), magari previo passaggio in 'cabina di regia'. Di certo la questione Imu sarà scandagliata dai ministri, analisi tecniche del Tesoro alla mano, anche perché un primo intervento di chiarimento politico potrebbe facilitare il passaggio verso un'intesa complessiva, visto le distanze che ancora separano Pd e Pdl. Potrebbe invece arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi il decreto messo a punto nelle scorse settimane dal ministro Gianpiero D'Alia, che prevede tra le altre cose un percorso per la stabilizzazione dei precari ma anche strumenti per facilitare la mobilità all'interno della P.a., comprese le partecipate non quotate. Il provvedimento ha ancora delle criticità, che si cercherà di superare con incontri tecnici che dovrebbero riprendere domani e per tutta la settimana. Un passaggio dovrebbe essere dedicato anche alla definizione dei contorni dell'annunciato 'decreto Fare 2', che dovrebbe contenere un taglio del costo dell'energia.

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