Pesca: dall'Europa un colpo basso alla nostra ristorazione

Pesca: dall'Europa un colpo basso alla nostra ristorazione

La Fipe critica il nuovo regolamento sulla pesca nel Mediterraneo dettato dalla Commissione europea: "un impoverimento della nostra grande tradizione gastronomica. Si favorirà la pesca di frodo".

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31 maggio 2010

Con l’entrata in vigore il primo giugno del nuovo regolamento mediterraneo sulla pesca dettato dalla Commissione  europea la nostra ristorazione sarà costretta a togliere dai menu seppie, telline, calamaretti, rossetti, bianchetti, latterini, oppure ad approvvigionarsi, almeno in parte, sui mercati esteri di un prodotto così prelibato, squilibrando ancor di più la bilancia dei pagamenti del settore.

“Comprendiamo bene la necessità di impedire una pesca indiscriminata e  distruttiva - dice Giancarlo Deidda, vicepresidente di Fipe Confcommercio - ma non condividiamo che non si sia fatto nulla o troppo poco, anche da parte degli stessi pescatori, per scongiurare per tempo l’applicazione secca di tali normative. Così si favorirà la pesca di frode e contemporaneamente l’importazione di alcune di tali specie ormai irrinunciabili in molti ristoranti. Si tratta di un vero e proprio impoverimento della nostra grande tradizione gastronomica e di un'altra tappa verso una perdita dell’identità della nostra grande cucina di prodotto”.

 

 

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