Pescara: "la Tares mette in ginocchio le imprese"

Pescara: "la Tares mette in ginocchio le imprese"

Nuovo grido d'allarme della Confcommercio provinciale: "L'entrata in vigore della Tares rischia di mettere in ginocchio tutte le aziende del commercio, del turismo e dei servizi e di vessare famiglie ormai allo stremo".

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8 ottobre 2013

Confcommercio Pescara interviene sulla prossima applicazione del nuovo tributo in materia di rifiuti e servizi, la Tares. "L'entrata in vigore della Tares rischia di mettere in ginocchio tutte le aziende del commercio, del turismo e dei servizi e di vessare famiglie ormai allo stremo. In un momento di crisi che non si vedeva da anni, in cui si torna a rammendare i vestiti ed a risuolare le scarpe, non è sostenibile l'ulteriore aumento della pressione fiscale che deriverà dagli enormi incrementi previsti dal passaggio dal sistema basato sulla Tarsu alla nuova Tares. Già nel mese di gennaio avevamo lanciato l'allarme invitando i Comuni ad appoggiare l'azione che la Confcommercio nazionale stava svolgendo a livello governativo per una revisione dei coefficienti da cui scaturiscono gli importi da applicare a questa o quella attività. Purtroppo non siamo stati ascoltati e gli assurdi coefficienti previsti dal Decreto Ronchi non sono stati modificati e oggi ci ritroviamo con aumenti spropositati che colpiscono aziende e famiglie con picchi clamorosi per attività come ortofrutta, pescherie, fioristi e ristoranti". L'Associazione prosegue sottolineando l'intenzione di "chiedere alla Confcommercio nazionale di indire una giornata nazionale di protesta di tutte le attività economiche per denunciare l'insostenibile pressione fiscale e per chiedere in merito alla Tares l'immediata revisione dei coefficienti previsti dal decreto Ronchi". Sull'argomento Confcommercio Pescara ha incontrato nei giorni scorsi l'assessore al Bilancio del Comune di Pescara al quale ha chiesto di intervenire sul regolamento sui seguenti punti: applicazione dei coefficienti previsti dal Decreto Ronchi nella misura minima; applicazione delle agevolazioni e riduzioni prevedibili nel Regolamento nella misura massima consentita; revisione della ripartizione del tributo sulle famiglie che vada a penalizzare meno le famiglie più numerose; previsione di componenti delle associazioni di categoria in una commissione che annualmente andrà a valutare i costi del servizio di raccolta rifiuti comunale. Quanto al tema degli sprechi, l'Associazione invita il Comune di Pescara a "razionalizzare le proprie spese, ad esempio evitando interventi pubblici spesso inutili e dannosi, utilizzando le risorse così recuperate per abbassare i tributi locali che gravano su aziende e famiglie e dare un segnale vero di attenzione alle sorti della nostra comunità".

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