Il suggerimento del Wsj: distruggere i propri account online non più utilizzati. Non lasciarsi "fantasmi digitali" alle spalle
Il suggerimento del Wsj: distruggere i propri account online non più utilizzati. Non lasciarsi "fantasmi digitali" alle spalle
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Nei giorni in cui Google cerca di ridimensionare la portata dello scandalo "Google +", facendo calare da 50 a 30 milioni il numero di utenti i cui dati personali sarebbero stati esposti a potenziale violazione della privacy, il Wall Street Journal fornisce una indicazione utile: forse un suggerimento non originalissimo, ma di sicuro buon senso. Non si tratta solo di cambiare periodicamente le password degli strumenti che usiamo (mail, social network, eccetera). Ma anche di disboscare tutta una serie di nostre presenze in rete non più utilizzate, ma potenzialmente origine di disagi. Si tratta di "fantasmi digitali" che rischiamo di lasciarci alle spalle, e che potrebbero essere comunque fonte di informazioni che qualche malintenzionato potrebbe carpirci. Vecchie mail utilizzate in passato e con l'indicazione dettagliata dei nostri dati anagrafici o di residenza; registrazioni su siti dove ora non andiamo più ma su cui abbiamo lasciato dati sensibili (numero di carta di credito, ecc); altri luoghi online dove abbiamo effettuato acquisti lasciando altre informazioni non necessarie. In questi casi, meglio chiudere i profili, cancellare le tracce ove possibile, non lasciare "oggetti smarriti".