Piccole e medie imprese innovative, dall'iscrizione al registro all'aggiornamento delle informazioni

Piccole e medie imprese innovative, dall'iscrizione al registro all'aggiornamento delle informazioni

Focus su come diventare una PMI innovativa, i requisiti e i documenti necessari e le indicazioni principali su come accedere alle agevolazioni fiscali dedicate.

Con il termine PMI Innovative si fa riferimento a piccole e medie imprese che si distinguono per la loro capacità di innovazione. Sono il secondo stadio evolutivo delle imprese emergenti, più note con il nome startup innovative e rappresentano una realtà fondamentale per la crescita dell'economia e la competitività di un paese, poiché contribuiscono all’evoluzione del mercato e alla creazione di posti di lavoro.

Per diventare una piccola e media impresa innovativa è necessario rispettare determinati requisiti e iscriversi alla sezione speciale del Registro delle Imprese alla Camera di Commercio sul territorio nazionale. Le PMI in possesso delle caratteristiche richieste possono accedere allo status speciale tramite autocertificazione del legale rappresentante.

In questo nuovo appuntamento della rubrica "Primi passi per..." vedremo nel dettaglio come diventare una PMI innovativa.

Requisiti necessari

Le caratteristiche necessarie per essere definiti PMI innovative e godere delle agevolazioni dedicate sono le seguenti:

  • essere una PMI come definita dalla normativa UE (Raccomandazione UE 2003/361/CE):
    • meno di 250 addetti;
    • meno di 50 milioni di euro di fatturato all'anno;
    • meno di 43 milioni di euro di attivo sul totale dello stato patrimoniale;
  • avere la residenza in Italia o in un altro Paese dell'Unione europea, ma con sede produttiva o filiale in Italia;
  • avere un bilancio certificato;
  • non essere quotata in un mercato regolamentato.

Bisogna inoltre rispettare almeno 2 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:

  • spese in ricerca e sviluppo (R&S) e innovazione pari almeno al 3% del maggiore valore tra fatturato e costo di produzione;
  • impiega personale altamente qualificato, con almeno 1/5 dei dipendenti che sono dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 1/3 con laurea magistrale
  • è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Come iscriversi al registro delle PMI Innovative

Le imprese in possesso dei requisiti elencati qui sopra possono quindi ottenere lo status di PMI innovativa registrandosi nella sezione dedicata del Registro delle Imprese. Per iscriversi è necessario inviare telematicamente un'autocertificazione alla Camera di Commercio territoriale competente. Le CCIAA (Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ndr), dopo i dovuti controlli sul rispetto e il mantenimento dei requisiti richiesti, invieranno la conferma una volta l'anno entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio e comunque non oltre 6 mesi dal termine dell'esercizio.

L'iscrizione è disponibile anche per le società già iscritte nella sezione del Registro dedicata alle startup innovative. È necessario cancellarsi da tale sezione, una procedura che può essere richiesta in qualsiasi momento dal legale rappresentante della società. Una startup innovativa può infatti trasformarsi in PMI innovativa attraverso un meccanismo di transizione semplificato e continuativo che permette di continuare a godere dei benefici compatibili senza interruzioni. Il passaggio è il seguente:

  • perdita di uno dei requisiti costituitivi delle startup;
  • richiesta di cancellazione dalla sezione speciale startup del Registro delle Imprese;
  • richiesta di iscrizione nella sezione speciale per le PMI innovative sempre al Registro;
  • mantenimento dei benefici compatibili senza soluzione di sosta.

Autocertificazione

Introdotta con il Decreto legge numero 3/2015, l'autocertificazione consente alle imprese di attestare in maniera autonoma il possesso dei requisiti necessari per ottenere il riconoscimento di PMI innovativa. Bisogna compilare l'apposito modulo disponibile sul sito web del Registro delle Imprese. Il documento andrà compilato e sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante dell'impresa e poi depositato al Registro insieme alla documentazione probatoria.

Le imprese che rilasciano false dichiarazioni sono soggette a sanzioni amministrative e penali. Le autorità competenti possono inoltre effettuare controlli a posteriori per verificare la veridicità delle informazioni autodichiarate.

Aggiornamento delle informazioni

Le piccole e medie imprese innovative devono aggiornare almeno una volta all'anno le informazioni fornite nella domanda di iscrizione al Registro delle Imprese. Entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun esercizio il rappresentante legale deve confermare il mantenimento del possesso dei requisiti inviando una nuova autocertificazione al Registro. Il mancato deposito porterà alla cancellazione d'ufficio dalla sezione speciale.

Oltre alle informazioni contenute nel Portale ministeriale, andranno aggiornate anche quelle presso il Registro delle imprese indicando nel modello S2 nel riquadro "32/STARTUP, INCUBATORI, PMI INNOVATIVE" con i relativi codici da 051 a 057, le sole nuove informazioni da aggiornare.

Agevolazioni fiscali e Bonus per PMI Innovative

Per le PMI innovative sono previste una serie di agevolazioni che si applicano a partire dalla data di iscrizione nella relativa sezione speciale del Registro delle Imprese. Con il Decreto Rilancio sono state introdotte ulteriori misure per il rafforzamento e sostegno dell’ecosistema Startup/PMI.

Di seguito la lista completa:

  • incentivi fiscali all’investimento nel capitale di PMI innovative;
  • accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI;
  • esonero da imposte di bollo per gli atti depositati presso la Camera di Commercio;
  • raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
  • servizi di Internazionalizzazione alle imprese (ICE);
  • deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
  • proroga del termine per la copertura delle perdite;
  • deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale.

Tra le altre policy a sostegno dell'innovazione troviamo anche:

Vediamo brevemente nel dettaglio le agevolazioni previste.

Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di PMI innovative

A partire dal primo gennaio 2017 è disponibile uno sgravio fiscale per coloro che effettuano investimenti in capitale di rischio di PMI innovative.
L’incentivo è strutturato così:

  • per le persone fisiche, una detrazione dall’imposta lorda IRPEF pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1 milione di euro;
  • per le persone giuridiche, deduzione dall’imponibile IRES pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. 

È rivolto a:

  • tutte le piccole e medie imprese che hanno effettuato la loro prima vendita commerciale da meno di 7 anni;
  • le piccole e medie imprese innovative sul mercato da più di 7, ma meno di 10 anni, qualora non abbiano ancora dimostrato il potenziale di generare rendimenti;
  • indipendentemente dall’età, le PMI innovative che intendono avviare un investimento iniziale per il finanziamento del rischio – sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l'ingresso su un nuovo mercato geografico – superiore al 50% del fatturato medio annuo degli ultimi 5 anni.

Gli incentivi sono validi sia per gli investimenti diretti in PMI innovative che indiretti tramite Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR).

Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI

Si tratta di un intervento semplificato, gratuito e diretto del Fondo di Garanzia per tutte le piccole e medie imprese, un fondo a capitale pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia si può applicare sia in via diretta che su operazioni effettuate tramite confidi e copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca fino a un massimo di 5 milioni di euro.

Mentre per startup e incubatori l'accesso al Fondo è automatico, le PMI innovative sono soggette ad una valutazione del Fondo stesso che classifica la rischiosità dell’operazione sulla base di 5 fasce di rating. Sono escluse le imprese classificate nella fascia di merito creditizio più bassa, la quinta.

Esonero da imposte di bollo per gli atti depositati presso la Camera di Commercio

Tra le agevolazioni è previsto, per tutte le PMI innovative, anche l'esonero dalla sola imposta di bollo solitamente dovuta per l'iscrizione alla sezione speciale del Registro e gli atti connessi, come avviene anche per le startup. Non sono incluse le spese per i diritti di segreteria e i diritti camerali annuali.

Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding

Nel 2013, l’Italia ha regolamentato il mercato dell’equity crowdfunding, con la creazione anche di un apposito registro di portali online autorizzati. Inizialmente era previsto solo per le startup innovative e poi è stato gradualmente esteso anche alle PMI innovative. Lo strumento è gestito dalla Consob, la Commissione nazionale per le società e la borsa che vigila i mercati finanziari.

Servizi di Internazionalizzazione alle imprese (ICE)

Uno sconto del 30% sull'acquisto dei servizi ICE a catalogo (esclusi i costi esterni). Le aziende interessate devono mettere in evidenza il loro status attraverso la presentazione della visura camerale.

Per saperne di più visita la pagina informativa dell'ICE

Deroghe alla disciplina societaria ordinaria

Alle PMI innovative costituite in forma di s.r.l. sono concesse alcune deroghe in materia di disciplina societaria ordinaria. È quindi possibile:

  • creare categorie di quote con particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione);
  • effettuare operazioni sulle proprie quote;
  • emettere strumenti finanziari partecipativi
  • offrire al pubblico quote di capitale.

Proroga del termine per la copertura delle perdite

Un'altra agevolazione riguarda i casi in cui le perdite d’esercizio comportino una riduzione del capitale aziendale di oltre un terzo. Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo viene posticipato al secondo esercizio successivo, invece del primo. Per le riduzioni del capitale a causa di perdite al di sotto del minimo legale, l'assemblea può deliberare il rinvio della decisione alla chiusura dell'esercizio successivo.

Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica

Di solito le PMI innovative non sono soggette alla disciplina delle società di comodo e delle società in perdita sistematica. Proprio per questo nel caso conseguano ricavi "non congrui" oppure siano in perdita fiscale sistematica, non scattano le penalizzazioni fiscali previste.

Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale

In questo caso, le PMI innovative hanno la possibilità di retribuire i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale come le stock option e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity. Le parti possono inoltre stabilire in autonomia le componenti fisse e variabili della retribuzione (ad eccezione dei minimi previsti dai contratti collettivi di categoria.

Normativa di riferimento

In questo paragrafo è disponibile l'elenco con la normativa di riferimento sulle PMI innovative e i relativi link, oltre ai decreti e agli altri atti amministrativi che disciplinano questo status.

Confcommercio per le PMI innovative

EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione) è il Digital Innovation Hub di Confcommercio-Imprese per l’Italia, riconosciuto e accreditato dal Piano Nazionale Impresa 4.0. È un punto di riferimento naturale per l’intera Confederazione sul tema dell’innovazione digitale e porta d’accesso per le imprese alla Trasformazione Digitale. Un percorso in cui le imprese sono sostenute in termini di visione, competenze e know how grazie a strumenti che possono variare in base al livello di maturità digitale e tecnologica, al settore e alla dimensione d’impresa con un occhio di riguardo per le PMI, i soggetti più vulnerabili rispetto alle dinamiche innescate dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale. La "visione" di EDI ruota attorno a tre elementi chiave: ecosistema, digitale e innovazione.

Per quel che riguarda l’Ecosistema, EDI sviluppa processi virtuosi di collaborazione con i principali attori della trasformazione digitale a livello locale, nazionale e internazionale. Digitale perché digitali sono gli strumenti che EDI implementa per supportare processi di crescita sostenibile. Innovazione in quanto EDI promuove lo sviluppo di modelli di innovazione di prodotto, processo, servizio e di tipo organizzativo in una situazione diffusa di mancanza di competenze specifiche specialmente tra le PMI.

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