Pnrr: ok di Bruxelles alla quinta rata per l'Italia

Pnrr: ok di Bruxelles alla quinta rata per l'Italia

La Commissione Ue ha approvato una valutazione preliminare positiva per il pagamento degli 11,1 miliardi in ballo. Le misure principali riguardano un programma nazionale per la gestione dei rifiuti e la riforma del sistema educativo.

DateFormat

3 luglio 2024

La Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva di 53 tappe e obiettivi legati alla quinta richiesta di pagamento del Pnrr dell'Italia, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento) nell'ambito dello Strumento di ripresa e resilienza. Al momento della presentazione, specifica l'esecutivo Ue, la richiesta comprendeva 52 tappe e obiettivi che, a seguito della revisione mirata del piano di maggio 2024, sono stati portati a 54, "grazie a un ritmo più veloce di quello previsto per il 2024", specifica Bruxelles in una nota. In particolare, c’è stata un'attuazione più rapida del previsto da parte dell'Italia di due obiettivi che erano stati originariamente previsti come parte della settima richiesta di pagamento.

La quinta richiesta di pagamento riguarda passi importanti nella realizzazione di 14 riforme e 22 investimenti che “determineranno un cambiamento positivo per i cittadini e le imprese in Italia” in settori quali il diritto della concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e dell'acqua, la giustizia, il quadro di revisione della spesa, nonché l'istruzione secondaria e terziaria".

Le misure faro di questa richiesta di pagamento comprendono un programma nazionale per la gestione dei rifiuti, che ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e ha portato alla chiusura di 22 discariche irregolari, e la riforma del sistema educativo. Quest’ultima "mira a migliorare i risultati scolastici, a riallineare i programmi alle esigenze del mercato del lavoro e a facilitare l'accesso degli studenti al mercato del lavoro". Inoltre, "copre aree quali la riorganizzazione del sistema scolastico, il sistema di orientamento, il reclutamento e la carriera degli insegnanti, l'istruzione terziaria a orientamento professionale e le borse di studio universitarie".

Bloccato, invece, il pagamento di 110 milioni legati alla riforma del quadro degli appalti pubblici e alla relativa riduzione del 10 per cento del tempo medio che intercorre tra l'aggiudicazione di un contratto e la consegna delle opere infrastrutturali: “è emerso – specifica Bruxelles - che la formulazione  della Decisione di esecuzione del Consiglio che approva il piano italiano di ripresa e resilienza non fornisce sufficiente chiarezza sulla metodologia da applicare per valutare il soddisfacente raggiungimento di questo obiettivo”.

Il lavoro fatto sul Pnrr "ci ha permesso di raggiungere dei record che sono stati riconosciuti dalla Commissione europea. L'Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr. Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l'importo maggiore, 113 miliardi e mezzo di euro a fronte dei 194 miliardi quasi e mezzo previsti, ovvero il 58,4% del totale del nostro Pnrr", ha commentato in un videomessaggio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca