Povertà assoluta stabile dopo due anni di aumento

Povertà assoluta stabile dopo due anni di aumento

Report Istat sulla povertà in Italia nel 2014: sono oltre 4 milioni le persone in condizione di povertà assoluta. Stabili gli indici sul territorio con il 4,2% al Nord, il 4,8% al Centro e l' 8,6% al Sud.

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15 luglio 2015

Dopo due anni di aumento, nel 2014 l'incidenza della povertà assoluta in Italia si mantiene sostanzialmente stabile. Lo rileva l'Istat in un report sulla povertà in Italia nel 2014.: 1 milione 470mila famiglie (5,7% di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta (4 milioni 102mila persone). Stabili gli indici sul territorio con il 4,2% al Nord, il 4,8% al Centro e l' 8,6% al Sud. Secondo l'Istat, dunque, oltre 4 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta. Di queste, 1 milione 866mila risiedono nel Mezzogiorno (l'incidenza è del 9%) e 2 milioni 44mila sono donne (il 6,6%), 1 milione 45mila minori (il 10%), 857mila hanno un'età compresa tra 18 e 34 anni (8,1%)e 590 mila sono anziani (pari al 4,5%). Come quella assoluta, anche l'indice di povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2 milioni 654mila famiglie e 7 milioni 815 mila persone. Anche per la povertà relativa si conferma la stabilità al Nord, al Centro e al Sud e il miglioramento della condizione delle famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (l'incidenza della povertà relativa passa dal 32,3% al 23,9%, con un -8,4%) o residenti nei piccoli Comuni del Mezzogiorno (dal 25,8% al 23,7%). - 

 

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