Prato: accordo Ascom-sindacati per Cigs in deroga

Prato: accordo Ascom-sindacati per Cigs in deroga

L'accordo con Cgil, Cisl e Uil prevede l'accesso delle Pmi alla Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga. La misura rientra nel pacchetto anticrisi da 10 milioni di euro varato dalla Regione Toscana nell'ambito del quadro normativo del Governo.

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4 maggio 2009
Prato: accordo Ascom- sindacati per Cigs in deroga

Prato: accordo Ascom- sindacati per Cigs in deroga

 

L’Unione Commercianti di Prato firma un accordo con Cgil, Cisl e Uil per l’accesso delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi alla Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga. La misura rientra nel pacchetto anticrisi da 10 milioni di euro varato nelle settimane passate della Regione Toscana sulla scorta del quadro normativo del Governo. La Cigs è uno strumento indispensabile per affrontare la crisi e per sostenere i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, fino ad ora concessa solo alle imprese industriali con più di 15 dipendenti e a quelle del commercio con oltre 50. Per tutto il 2009, la misura è estesa anche alle piccole aziende del commercio, del

turismo e dei servizi, indipendentemente dalla forza lavoro. In pratica, gli imprenditori del settore che si trovano in difficoltà possono istruire la pratica per fare in modo che i loro dipendenti usufruiscano di una sospensione dal lavoro e ricevere un sostegno al reddito.

L’accordo tra Unione Commercianti e Cgil, Cisl e Uil riguarda i settori del commercio, terziario, distribuzione, servizi e turismo. Le aziende interessate alla cassa integrazione in deroga dovranno inviare richiesta di consultazione sindacale alle organizzazioni sindacali di categoria della provincia di Prato, all’Ente bilaterale del commercio e al Centro servizi dell’Ebtt istituiti presso l’Unione Commercianti di Prato che darà ospitalità alla Commissione straordinaria di Cigs in deroga; tale commissione, composta da un rappresentante dell’Unione Commercianti e dai rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali, esaminerà le richieste delle aziende relative al periodo successivo al 25 marzo 2009. “Siamo protagonisti di un passaggio storico, per la prima volta si riconosce anche

alle nostre aziende il bisogno di sostegno economico – spiega l’Unione Commercianti – un paracadute che va ad incidere prima di tutto sui lavoratori. Stiamo parlando di imprese che non delocalizzano, che in un momento di grande difficoltà non hanno alternative alla drasticità di licenziamenti e chiusure. Ora si apre una fase nuova, seppure per un periodo di tempo limitato, un’opportunità per fronteggiare meglio la complessità del momento”.

 

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