Premio Libero Grassi 2009

Premio Libero Grassi 2009

A Roma si è tenuta la cerimonia di premiazione della Quinta Edizione del Premio Libero Grassi. Il concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, ha selezionato le migliori sceneggiature di tre spot televisivi sui temi della lotta alle mafie.

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18 maggio 2009
A Roma quinta edizione del Premio Libero Grassi

A Roma quinta edizione del Premio Libero Grassi

 

Oggi a Roma, presso la sede nazionale di Confcommercio, si è tenuta la cerimonia di premiazione della Quinta Edizione del Premio Libero Grassi, iniziativa intestata all’imprenditore palermitano che ebbe il coraggio di denunciare i propri estortori, pagando con la vita la lotta alla mafia. Il concorso dal titolo “Incroci di legalità. Alla scoperta di luoghi, nomi e storie del passato e del presente per costruire un futuro migliore” e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, ha selezionato le migliori sceneggiature di tre spot televisivi sui temi della lotta contro tutte le mafie, delle morti bianche e della tutela dell’ambiente. I vincitori sono stati: la Scuola V Circ. di Benevento, l’Ics di Milano e l’Isisis di Gangi (Palermo). Sono intervenuti, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione (vedi intervento allegato N.d.R), Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, Salvatore Cernigliaro, amministratore unico Solidaria, Lina Wertmuller, presidente della Giuria, Francesco Forgione Progetto Casa della Legalità Regione Lazio e Luca Squeri, presidente Commissione Sicurezza Confcommercio. Il presidente di confcommercio Sangalli, ha voluto ricordare la figura di Libero Grassi e la sua ostinata lotta contro la criminalità. “Confcommercio – ha detto Sangalli- è in prima linea per la diffusione della cultura della legalità”. “Senza legalità e sicurezza – ha aggiunto Sangalli - non c’è democrazia e non c’è sviluppo. Denunciare il racket deve diventare normale e soprattutto l’imprenditore deve comprendere che non è solo, si sta creando finalmente una rete di solidarietà, istituzioni, associazioni e forze dell’ordine”. Anche il Procuratore Nazionale Grasso, nel suo intervento ha sottolineato la forza morale di Libero Grassi precisando che “era un uomo normale ma nell’immaginario collettivo è diventato un eroe è perché ha affrontato tutto da solo con la consapevolezza del prezzo che avrebbe pagato”. “Tutto questo – ha aggiunto Grasso – non deve più accadere. Dobbiamo coltivare la cultura della legalità tra i giovani e formarli come cittadini”. “Il problema però – ha osservato Grasso – è che questi giovani, soprattutto nel Mezzogiorno, devono abbandonare la propria terra per andare a cercare un lavoro che da loro non c’è. In questo modo si disperde un patrimonio umano faticosamente acquisito”.  Il ruolo fondamentale della scuola è stato sottolineato dal responsabile del Progetto Casa della Legalità, Forgione: “La lotta alla mafia – ha detto- deve partire da una grande dimensione sociale e culturale. La scuola in certe realtà del Sud rappresenta l’unico spazio dove ragazzini di 10-11 anni possono crescere lontani dalle strade. E’ nella scuola che si forma la coscienza del futuro cittadino”. Infine, emozionante lettera aperta di Salvatore Cernigliaro (Solidaria) a Libero Grassi per “raccontare” all’imprenditore ucciso i progressi e le piccole conquiste ottenute sulla strada della coscienza civile, anche grazie all’iniziativa a lui intitolata. 

 

A cura di Ugo Da Milano

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