PRESENTATO IL DECIMO RAPPORTO "ESSERE ANZIANO OGGI"

PRESENTATO IL DECIMO RAPPORTO "ESSERE ANZIANO OGGI"

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23 ottobre 2007
Presentato a Fiuggi il decimo rapporto “Essere anziano oggi�

Presentato a Fiuggi il decimo rapporto “Essere anziano oggi�

 

L’85% degli anziani vive in totale autonomia, meno del 30% vive da solo, solo il 40% dispone di un reddito appropriato. Ma per l’85% di essi “andare in pensione relativamente presto rispetto a una vita che si fa sempre più lunga non fa bene alla persona�. Sono questi i dati salienti dell’indagine conoscitiva contenuta nel decimo rapporto annuale “Essere anziano oggi� di 50&Più Fenacom, l'associazione creata nel 1974 da un gruppo di Pensionati della Confcommercio che raccoglie oltre 400mila iscritti in tutta Italia. L'indagine, presentata a Fiuggi al Forum Gold Age 2007 promosso da 50&Più Fenacom, è stata condotta tra gli iscritti all'associazione da Ermeneia, Studi e Strategie di Sistema: il rapporto si basa su due indagini condotte nel corso del 2007. L'analisi della situazione personale e sociale degli anziani italiani, spiega il rapporto, mette in luce la frammentazione sociale, la solitudine, l'indifferenza e la crisi della politica che caratterizzano la società attuale. Secondo il rapporto l'85% degli intervistati dichiara di trovarsi in una situazione di sostanziale autonomia; meno del 30% vive da solo e la grande maggioranza è inserita in situazioni di convivenza. Solo il 40% dispone però di un reddito appropriato, e se il 45% ritiene che la propria capacità di reddito sia appena al di sotto delle proprie necessità, meno del 16% si colloca in una zona di povertà reale o percepita. Circa il 20% degli intervistati dichiara invece di poter fornire aiuti significativi in denaro al di fuori della propria famiglia ristretta, oltre il 45% offre sostegno sotto forma di tempo dedicato agli altri, meno dell'11% riceve aiuti economici da parte di altre generazioni. Gli anziani italiani, comunque, non rinunciano a soddisfare le proprie esigenze relazionali, tant'è che quasi il 90% degli intervistati ritiene che essere forti, vitali e autonomi non basta perché c'è bisogno di relazioni con gli altri per non sentirsi soli. Per favorire la vita di relazione non c'è che un modo, e cioè la promozione di nuovi cicli di lavoro: l'85% degli intervistati è convinto infatti che "andare in pensione relativamente presto rispetto a una vita che si fa sempre più lunga non fa bene alla persona che avrebbe bisogno di intraprendere un nuovo ciclo di vita".

 

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