Pressing di Ue e Bce: "subito misure forti"

Pressing di Ue e Bce: "subito misure forti"

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10 novembre 2011


Il pressing europeo sull'Italia si fa più forte che mai: mentre i mercati erano in fuga dal debito
italiano, un team di ispettori dell'Unione e della Banca centrale europea ha passato ore al Ministero dell'Economia, con alla mano la lettera spedita all'Italia dalla Bce in estate, e ci tornerà oggi. Una visita di controllo decisa all'Ecofin per avere risposte e approfondimenti - chiesto dal Commissario agli Affari Economici, Olli Rehn - sulle misure del 'maxiemendamento' alla legge di stabilità. Ma anche un ultimatum a realizzare ''subito'' le misure annunciate, per dare una scossa ai mercati,
che è solo l'antipasto della missione del Fondo monetario internazionale in arrivo la prossima settimana. Sono una ventina gli esperti arrivati da Bruxelles e Francoforte e capitanati, per la Ue, dal belga Servaas Deroose e per la Bce dal tedesco Hans-Joachim Kloeckers. Una missione
corposa rispetto a quelle ben più snelle del Fmi fatte in tempi ordinari in base all' 'article IV'. Segno che il caso italiano, agli occhi dell'Ue, richiede a questo punto un'elevata expertise nei vari settori - dal lavoro alla crescita ai conti pubblici alla concorrenza - per discutere dettagli, tempi, costi,
fattibilità, ricadute. Si tratteranno a Roma per fino a domani, anche se nessuno esclude che possano trattenersi oltre e una fonte racconta: ''si fermeranno il tempo necessario''. Quale che sia la durata della 'missione speciale', lo scopo è chiaro: nata con il mandato del consiglio europeo per monitorare lo stato delle riforme e fare rapporto all'Europa, la missione con il precipitare degli eventi ha di fatto ampliato il proprio mandato. Di fronte al tracollo dei Btp, con rendimenti che
segnalano allarme rosso, gli esperti europei hanno chiesto al governo di adottare ''subito'' misure ''di ampia portata'', come riferiscono fonti europee. Misure - si sottolinea - tali da sorprendere i mercati con un effetto-shock: il messaggio dev'essere che chi scommette al ribasso sui Btp rischia di bruciarsi. Dopo una breve visita al ministro della P.A. Renato Brunetta, gli ispettori si sono confrontati con Bankitalia. Con Daniele Franco, direttore centrale dell'area Ricerca economica e
relazioni internazionali, c'è stata sostanziale identità di vedute: le riforme concordate (più di recente quelle scritte nella lettera del Commissario Olli Rehn) vanno attuate rapidamente. Dopo un breve incontro con il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, il grosso della giornata romana del team si è
svolto in Via XX settembre: lì, con i tecnici del ministro Giulio Tremonti, si sono soffermati dalle 12,30 circa fino alle 20 circa, passando al setaccio i provvedimenti per la crescita, la situazione del debito pubblico con l'appuntamento delle aste in arrivo, e facendo presente la necessità di una manovra aggiuntiva. Uno scambio di vedute c'è stato anche con Attilio Befera, direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, e con la Ragioneria generale dello Stato oltre che con il presidente
dell'Antitrust, Antonio Catricalà. Oggi ci sarà un nuovo giro di incontri al Ministero dell'Economia e in Bankitalia, segno che i dossier sul tavolo sono corposi. Gli esperti europei vedranno i presidenti delle Commissioni bilancio di Camera e Senato e il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Non si esclude un incontro con Confindustria e, soprattutto, con l'Abi: il settore bancario è il più esposto alla situazione del debito italiano. Intanto gli esperti - fra loro qualche italiano - descrivono gli incontri come ''costruttivi''. L'accelerata sul maxi-emendamento alla legge di stabilità c'è stata, il Consiglio dei Ministri potrebbe arrivare ad horas, ma il verdetto li si conoscerà domani all'apertura dei mercati.


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