PREZZI ALLA PRODUZIONE AL MASSIMO DAL 2003

PREZZI ALLA PRODUZIONE AL MASSIMO DAL 2003

A maggio incremento del 7,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2007, contro il +6,3 per cento registrato ad aprile. Su base mensile, l'incremento è pari all'1,5 per cento contro il +0,4 per cento del mese precedente.

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30 giugno 2008
Prezzi alla produzione al massimo dal 2003

Prezzi alla produzione al massimo dal 2003

 

A maggio i prezzi alla produzione industriale hanno registrato l’aumento maggiore dal gennaio 2003, segnando un incremento del 7,5% rispetto allo stesso mese del 2007, contro il +6,3% registrato ad aprile. Lo ha reso noto l’Istat, aggiungendo che, secondo le stime provvisorie, su base mensile l’incremento è pari all’1,5% contro il +0,4% del mese precedente. Anche su base mensile si tratta dell’aumento maggiore almeno dal gennaio 2003. Il maggiore contributo all’aumento è venuto dall’energia, al netto della quale l’indice segna un incremento su base annua del 3,8% e su base mensile dello 0,2%. I prodotti petroliferi raffinati, aggiunge l’Istituto, crescono su base mensile del 10,3%, anche in questo caso la crescita maggiore almeno dal gennaio 2003, contribuendo per quasi tre quarti all’aumento dell'’ndice generale su base mensile.

Nei primi cinque mesi del 2008, prosegue l’Istituto, l’indice generale dei prezzi alla produzione cresce del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre nella media dei dodici mesi compresi tra giugno 2007 e maggio 2008 l’aumento rispetto ai dodici mesi precedenti è pari al 4,6%.

Su base annua, prosegue l’Istat, l’energia cresce a maggio del 21,5% mentre i beni intemedi segnano un aumento del 4,1%, quelli di consumo del 4% (non durevoli +4,3%, durevoli +2,7%) e quelli strumentali del 2,7%. Su base mensile, invece, l’energia registra un aumento del 5,8%, seguita dai beni intermedi (+0,5%) e da quelli di consumo (+0,1%). Invariati, invece, risultano i beni strumentali. A maggio, rispetto allo stesso mese del 2007, gli aumenti più rilevanti si registrano per i prodotti petroliferi raffinati (+32,1%), seguiti dal settore energia elettrica, gas e acqua (+12,9%), da quello dei prodotti delle miniere e delle cave (+11,6%) e dagli alimentari, bevande e tabacco (+10,1%).

Su base mensile, invece, la crescita maggiore dopo i prodotti petroliferi raffinati riguarda il comparto energia elettrica, gas e acqua, con +2%, seguito da metalli e prodotti in metallo, con +1,1%. In calo dello 0,2% risultano i settori del legno e prodotti in legno (esclusi mobili), della carta, stampa ed editoria e delle macchine e apparecchi meccanici.

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