Primo piano

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2 settembre 2004
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PRIMO PIANO

 

Consiglio europeo di Bruxelles- 17 e 18 giugno 2004 -

 

 

Una Costituzione per l’Europa

Accordo storico, accordo strappato solo negli ultimi minuti tra i 25 membri dell’Unione europea per una Costituzione che stabilisce un quadro efficace, democratico e trasparente per l’avvenire dell’Europa. A circa una settimana dalle elezioni europee che hanno provocato un’ondata di interrogazioni sulla scena politica, la Presidenza irlandese è riuscita a rovesciare l’onda e a dare un corpo a questa Europa che, per molti cittadini, assomiglia ancora ad una bella biblioteca riempita di libri non letti. Le ultime trattative della Presidenza irlandese hanno permesso un accordo sulle questioni difficili della maggioranza qualificata e della rappresentazione in seno alla Commissione europea.

 

Alcuni elementi

ü     La Presidenza del Consiglio sarà affidata ad un Presidente, eletto con maggioranza qualificata per un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una volta;

 

ü     Per sostituire le attuali funzioni dell’alto rappresentante per la PESC (Politica Estera e di Sicurezza Comune) e del Commissario responsabile per le Relazioni esterni, è prevista la nomina di un Ministro degli Affari esteri che dipenderà sia dal Consiglio che dalla Commissione europea, di cui sarà uno dei vice-presidenti;

 

ü     Dal 2009, sarà attuato il meccanismo in base al quale la maggioranza qualificata necessaria per le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri Ue sarà basata su almeno il 55% dei membri del Consiglio, con un minimo di quindici che rappresentino almeno il 65% della popolazione complessiva dell'Unione. La minoranza di blocco dovrà comprendere almeno quattro membri del Consiglio; in caso contrario la maggioranza qualificata si considera raggiunta. Quando il Consiglio non delibera su proposta della Commissione o del Ministro degli affari esteri dell'Unione, per la maggioranza qualificata occorreranno il 72% dei membri del Consiglio che rappresentano almeno il 65% della popolazione dell'Unione;

 

ü     Permane l’unanimità in tema di fiscalità, di politica sociale e di cooperazione in materia penale;

 

ü     Sarà facilitata, in alcuni settori, la cooperazione rafforzata;

 

ü     In tema di governance economica, la Commissione ottiene maggiore potere nel controllo dei conti pubblici nella sola fase di verifica di deficit eccessivo, ma non in quella sulle misure per ridurlo;

 

ü     Sulla composizione della Commissione europea, il dispositivo adottato prevede che, a partire del 2014, il numero dei suoi membri corrisponderà ai due terzi del numero degli Stati, a meno che il Consiglio europeo modifichi tale numero all’unanimità. Il suo Presidente sarà eletto dal Parlamento europeo su proposta del Consiglio europeo;

 

ü     Il Parlamento europeo eleggerà il Presidente della Commissione europea e ratificherà la nomina del Ministro degli Esteri e dei Commissari. I suoi poteri in materia di codecisione saranno aumentati ed avrà l’ultima parola in tema di spese dell’Unione. Il numero massimo dei Parlamentari sarà di 750 membri, contro i 732 attuali. In base alla popolazione, gli Stati membri avranno un minimo di 6 deputati ed un massimo di 96.

 

Il testo sarà firmato a Roma nel prossimo autunno e gli Stati avranno due anni per ratificarlo sia per via parlamentare sia per via referendaria. Se viene ratificata dai 25 Stati, la Costituzione europea sarà di applicazione dal 2009.

 

Le altre decisioni

Il Consiglio europeo ha innanzitutto espresso preoccupazione per la scarsa partecipazione elettorale nelle elezioni al Parlamento europeo ed ha pertanto riconosciuto l'esigenza di sensibilizzare maggiormente i cittadini d'Europa all'importanza delle attività svolte dall'Unione e all'attinenza di tali attività con la loro vita quotidiana. Il Consiglio europeo intende tornare sull'argomento nella prossima riunione.

 

Giustizia e Affari interni

Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la relazione presentata dall’esecutivo europeo sui progressi conseguiti nell’ambito del programma quinquennale di Tampere che conferma i progressi importanti compiuti nella creazione di un autentico spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Il Vertice europeo ha pertanto considerato che sia giunto il momento di avviare la fase successiva del processo ed ha invitato Consiglio e Commissione a preparare proposte per un nuovo programma per i prossimi anni affinché siano esaminate dal Consiglio europeo entro la fine del 2004. I Capi di Stato e di Governo hanno in particolare sottolineato una serie di priorità nel settore dell’asilo e dell’immigrazione. La nuova Agenzia per le frontiere, il cui regolamento istitutivo è prossimo alla conclusione, dovrebbe diventare operativa a inizio 2005. L'attuazione del piano di gestione delle frontiere marittime dovrebbe essere riesaminata. Il Consiglio e la Commissione sono invitati ad esaminare ulteriori proposte in merito a uno strumento finanziario relativo alla gestione dei rimpatri, ispirandosi all'esperienza maturata finora in materia. Il Consiglio è altresì invitato a esaminare le proposte che figurano nella comunicazione della Commissione relativa all'ingresso nell'Ue di persone bisognose di protezione internazionale e nella comunicazione sul rapporto tra immigrazione legale e clandestina. Per quanto riguarda l’abuso di droga e il traffico di stupefacenti, il Vertice ha invitato il Consiglio a concordare, entro dicembre 2004, proposte relative a una nuova strategia dell'UE in materia di droga per il periodo 2005-2012.

 

In tema di lotta al terrorismo, il Consiglio europeo di primavera aveva già adottato una dichiarazione di ampia portata sul terrorismo, il Vertice ha pertanto ribadito che la cooperazione è la chiave per lottare contro il terrorismo. La nomina di un coordinatore antiterrorismo dell'UE contribuirà a migliorare il coordinamento e la visibilità delle attività dell'UE in questo settore. Gli Stati membri dovranno inoltre semplificare lo scambio di informazioni tra intelligence, aumentare la capacità di risposta da parte della protezione civile ad attacchi terroristici e garantire la protezione comune delle infrastrutture critiche. I Capi di Stato e di Governo hanno accolto favorevolmente il ripristino della task force antiterrorismo in seno all'Europol.  Essi hanno inoltre sottolineato l'esigenza di fare in modo che la lotta al terrorismo sia integrata pienamente nella politica delle relazioni esterne dell'UE ed ha chiesto che siano presentate al Consiglio europeo di dicembre proposte concrete circa il modo di conseguire detto obiettivo con la massima efficacia.

 

Allargamento

Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente i progressi veramente concreti conseguiti negli ultimi mesi da Bulgaria e Romania nei negoziati di adesione e ha ribadito l'obiettivo comune dell'Ue di accoglierli in qualità di membri Ue nel gennaio 2007, purché essi continuino a realizzare progressi reali ed effettivi nelle riforme e nella preparazione all'adesione. I capitoli che richiedono ancora una particolare attenzione riguardano la pubblica amministrazione, la magistratura e la riforma dell’economia.

 

I Capi di Stato e di Governo hanno altresì riconosciuto i significativi progressi sinora conseguiti dalla Turchia nel processo di riforma, comprese le importanti e ampie modifiche costituzionali adottate in maggio. L'Unione ha ribadito il suo impegno ad avviare senza indugio i negoziati di adesione nel dicembre 2004. Il Consiglio europeo deciderà, in base ad una relazione e ad una raccomandazione della Commissione, se la Turchia soddisfa i criteri politici di Copenaghen.

 

La Croazia si è vista assegnare lo status di Paese candidato all’adesione.  Il Consiglio europeo ha pertanto deciso di convocare una conferenza intergovernativa bilaterale con la Croazia all'inizio del 2005 ai fini dell'avvio dei negoziati. Prima dei negoziati il Consiglio concorderà un quadro generale di negoziazione tenendo pienamente conto dell'esperienza del quinto processo di allargamento. L'acquisizione dello status di candidato da parte della Croazia dovrebbe, secondo i Leader europei, costituire per gli altri paesi dei Balcani occidentali un incoraggiamento a proseguire sulla via delle riforme. Esso ha quindi confermato il suo impegno a favore della piena attuazione dell'agenda di Salonicco secondo cui il futuro dei Balcani occidentali è nell'Unione europea.

 

Questioni economiche e sociali, occupazione e ambiente

Il Consiglio europeo ha approvato il progetto di aggiornamento degli indirizzi di massima per le politiche economiche e i progetti di orientamenti e di raccomandazioni in materia di occupazione. Esso ha accolto positivamente le due principali innovazioni apportate quest'anno nei processi economico e occupazionale, ossia l'integrazione dei dieci nuovi Stati membri nell'assetto esistente e l'incorporazione nelle raccomandazioni in materia di occupazione dei messaggi politici contenuti nella relazione della Task Force "Occupazione" presieduta da Wim Kok. Esso ha comunque sottolineato che gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché gli indirizzi di massima, gli orientamenti e le raccomandazioni siano attuati pienamente e in modo coerente.

 

Per quanto attiene all’Agenda di riforme di Lisbona, il Consiglio europeo ha voluto evidenziare i principali progressi compiuti nei settori seguenti :

 

·       Piano d'azione nel settore dei servizi finanziari, con le necessarie decisioni sui restanti elementi in materia di trasparenza e servizi di investimento;

·       Mobilità dei cittadini, delle imprese e dei servizi europei, grazie a normative in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali, coordinamento della sicurezza sociale, Europass e introduzione della tessera di assicurazione sanitaria europea;

·       Diritti di proprietà intellettuale e disposizioni in materia di brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici, grazie ad un accordo su misure di incentivazione e protezione dell'innovazione europea;

·       Protezione dei consumatori, mediante misure in materia di esecuzione e di pratiche commerciali sleali;

·       Protezione dell'ambiente, mediante misure riguardanti la qualità dell'aria, la protezione marittima, la responsabilità ambientale, la conservazione della biodiversità e i cambiamenti climatici, compresa l'istituzione di tutti i meccanismi necessari affinché il sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE faciliti l'ottemperanza agli obiettivi del protocollo di Kyoto;

·       Sviluppo delle infrastrutture, mediante le decisioni relative alle reti transeuropee per i trasporti e l'energia.

 

Il Consiglio europeo si è rammaricato che non sia stato possibile raggiungere un accordo unanime sull'adozione di un regolamento in materia di brevetto comunitario; sarebbe necessario un periodo di riflessione per cercare il modo in cui portare avanti il fascicolo, tenuto conto del fatto che tutti gli Stati membri sostengono il principio di un brevetto comunitario. In tema di parità, il Consiglio europeo ha espresso il suo sostegno alla creazione di un Istituto europeo del genere ed ha invitato la Commissione a presentare una proposta al riguardo.

 

I Capi di Stato e di Governo hanno rinnovato l'invito al Consiglio e agli Stati membri affinché compiano ulteriori sforzi per colmare il divario di realizzazione nell'attuazione della strategia di Lisbona. Il Consiglio europeo, alla luce della qualità dei primi lavori sulle proposte e iniziative che contribuiranno ulteriormente alla crescita e allo sviluppo sostenibili, ha sollecitato a proseguire rapidamente i lavori tra l'altro, sui punti seguenti:

 

- Tutte le disposizioni necessarie per assicurare una migliore regolamentazione nell'Unione europea - Il miglioramento nel settore del governo societario - La proposta di direttiva quadro sui servizi - L'esame del Libro bianco sui servizi di interesse generale - La proposta REACH relativa alle sostanze chimiche - L'incentivazione della mobilità dei ricercatori, quale esempio di azione concreta per stimolare ulteriormente l'innovazione - Il riesame della strategia per lo sviluppo sostenibile - La prosecuzione dei lavori relativi alle strategie per la riduzione delle emissioni nel contesto dei cambiamenti climatici e alla promozione delle tecnologie ambientali - L'attuazione delle misure appropriate per conseguire l'obiettivo concordato di arrestare il declino della biodiversità entro il 2010 - Esame della comunicazione della Commissione sulla strategia per le regioni ultraperiferiche.

 

Nel periodo fino alla revisione intermedia della strategia di Lisbona, il Consiglio europeo attende con interesse la relazione del Gruppo ad alto livello che dovrà essere presentata alla Commissione entro il 1º novembre 2004 .

 

Relazioni esterne

Il Consiglio europeo ha riaffermato che la strategia europea in materia di sicurezza, adottata dal Consiglio europeo nel dicembre 2003, fornisce un quadro di riferimento per la formulazione delle politiche. Negli ultimi sei mesi è stato portato avanti il follow-up, compreso nei quattro settori individuati per i lavori iniziali (un multilateralismo efficace con al centro le Nazioni Unite, la lotta al terrorismo, una strategia nei confronti della regione mediorientale e una politica globale verso la Bosnia-Erzegovina). Il Consiglio europeo ha chiesto alla prossima Presidenza, in collaborazione con il Segretario Generale/Alto Rappresentante e la Commissione, di proseguire questi lavori.

 

Sul tema della politica europea di vicinato, il Consiglio europeo si è compiaciuto delle proposte della Commissione relative a una politica europea di vicinato ed ha approvato le conclusioni del Consiglio in materia. L'allargamento ha avvicinato l'Unione ai paesi limitrofi orientali e meridionali. Il Consiglio europeo ha pertanto ribadito l'importanza che annette al rafforzamento della cooperazione con tali vicini su una base di partenariato, di titolarità comune e di valori condivisi in materia di democrazia e di rispetto dei diritti umani. Il Consiglio europeo ha inoltre convenuto di sviluppare, nell'ambito della politica europea di vicinato, piani d'azione con tutti i partner euromediterranei con i quali sono in vigore accordi di associazione.

 

Il Consiglio europeo ha approvato la relazione della Presidenza, del Segretario Generale/Alto Rappresentante e della Commissione sul partenariato strategico dell'UE con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, che, definendo principi e obiettivi generali, costituirà una base coerente per le politiche dell'UE nei confronti dei paesi interessati. Tale partenariato strategico si prefigge di promuovere lo sviluppo di uno spazio comune di pace, prosperità e progresso nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Stabilisce un calendario politico concreto, nell'ambito del quale l'Unione, tramite il partenariato e il dialogo e nel riconoscimento delle diversità, cercherà di:

 

- Promuovere la riforma politica, il buon governo, la democrazia e i diritti dell'uomo - Incentivare gli scambi commerciali e la cooperazione economica, la liberalizzazione economica e i contatti tra le popolazioni - Promuovere la prevenzione e la soluzione dei conflitti nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, nonché misure destinate a combattere il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e l'immigrazione illegale.

 

L'Unione europea ha tuttavia ribadito che non sarà possibile creare completamente uno spazio comune di pace, prosperità e progresso se non si troverà una soluzione equa e durevole del conflitto arabo-israeliano.

 

Il Consiglio europeo ha riaffermato che l'UE è disposta ad operare a fianco degli Stati Uniti e di altri partner nel collaborare con i paesi interessati. Esso spera che nel prossimo vertice UE‑Stati Uniti sia riesaminato il processo di pace nel Medio Oriente e siano esplorate le possibilità di coordinare i nostri rispettivi sforzi intesi a facilitare il processo di riforma.

 

L'Unione continuerà a sviluppare le sue relazioni con i principali partner strategici tramite una proficua cooperazione in tutta una serie di tematiche come pure attraverso riunioni al vertice. Il Consiglio europeo si è dichiarato fiducioso che la forza, la profondità e la portata delle relazioni UE‑Stati Uniti saranno comprovate dal successo del prossimo vertice UE‑Stati Uniti; tali relazioni sono rafforzate anche mediante un partenariato economico potenziato e un dialogo imprenditoriale intensificato. Progressi sono altresì stati realizzati nelle relazioni UE‑Canada, in particolare in occasione del vertice tenutosi a Ottawa il 18 marzo, nonché nelle relazioni Ue-Giappone.

 

I Capi di Stato e di Governo sono soddisfatti dei risultati del vertice UE‑Russia del 21 maggio, tra cui figura l'accordo raggiunto riguardo ai preparativi per l'adesione della Russia all'OMC. Il vertice ha fatto seguito all'estensione all'Unione allargata dell'accordo di partenariato e di cooperazione. Il Consiglio europeo si è inoltre compiaciuto dell'impegno assunto dal governo russo di firmare e ratificare rapidamente gli accordi sulle frontiere della Russia con l'Estonia e la Lettonia. Nel rinnovare la richiesta di una rapida ratifica del Protocollo di Kyoto da parte della Russia e nel prendere atto dell'impegno assunto dal presidente Putin di accelerare i progressi verso tale ratifica, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a discutere con le autorità russe i vantaggi che la ratifica recherà all'interno della Russia, così come in un più ampio contesto.

 

Il Consiglio europeo ha inoltre riaffermato il suo impegno a sviluppare ulteriormente il suo partenariato strategico con la Cina e a sviluppare una relazione strategica con l'India, basate su una visione comune e sul dialogo.

 

Il Vertice europeo ha riaffermato il suo impegno ad approfondire il dialogo con i partner regionali tra cui Ue-Africa.UE‑America latina e Caraibi e ha sottolineato il suo impegno a sviluppare appieno il potenziale di tali relazioni.

 

Il Consiglio europeo ha esaminato una serie di situazioni specifiche che destano preoccupazione e ha adottato le conclusioni sull'Iraq e sul Medio Oriente. Ha espresso soddisfazione per la nuova risoluzione delle Nazioni Unite con la precisazione che sottolinea però come tale risoluzione sia valida per un tempo limitato e debba portare all’insediamento di un governo realmente democratico ed al passaggio della sovranità agli iracheni. Il Vertice ha deciso di tenere un incontro, il prima possibile, tra la troika e il nuovo governo iracheno ed inviterà il primo ministro iracheno ad intervenire nel Consiglio dei Ministri dell’Ue. I Capi di Stato e di Governo hanno ribadito l’obiettivo dell’Ue di giungere ad un Irak sicuro, stabile, riunificato e prospero che sarà un positivo contributo alla stabilità della regione, un’Irak che d’altra parte possa lavorare in modo costruttivo con i Paesi vicini e nel contesto di una comunità internazionale per affrontare sfide comuni. Per il Medio Oriente, il Vertice europeo ha ritenuto fondamentale cogliere l’occasione del ritiro israeliano della striscia di Gaza per far compiere passi in avanti al dialogo di pace in tale zona.

 

Infine, il Consiglio europeo ha sottolineato la volontà dell'Ue di avvicinarsi all'Iran se vi sarà un’azione di tale paese per venire incontro alle preoccupazioni dell’UE riguardo al programma nucleare dell'Iran, alla lotta contro il terrorismo, alla situazione dei diritti dell'uomo e all’atteggiamento dell’Iran verso il processo di pace in Medio Oriente.

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