Primo piano

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30 novembre 2004
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PRIMO PIANO

 

Conclusioni del Consiglio europeo di primavera

Bruxelles, 25 e 26 marzo 2004

 

 

Premura per l'adozione della Costituzione europea, nomina di un "Mister Terrorismo",aumento del tasso di occupazione e crescita sostenibile: sono le quattro grandi priorità  che i leader europei si sono fissati per rafforzare l'Unione.

 

Gli attentati di Madrid hanno cambiato lo scenario in Europa, i Capi di Stato e di Governo sono ormai convinti di dedicarsi urgentemente alle questioni istituzionali e si sono pertanto impegnati a raggiungere un accordo sulla Costituzione europea non più tardi del Consiglio europeo che si svolgerà il 17 e il 18 giugno prossimo. Essi hanno inoltre adottato una dichiarazione sulla lotta al terrorismo in cui viene approvata l'istituzione della figura di coordinatore antiterrorismo. Il coordinatore, il Signor Gijs de Vries che opererà nell'ambito del Segretariato del Consiglio, coordinerà i lavori del Consiglio nella lotta al terrorismo. Tale lotta si articola attorno a sette obiettivi:

 

1.   Aumentare il consenso internazionale e potenziare gli sforzi internazionali per combattere il terrorismo

2.   Limitare l'accesso dei terroristi alle risorse finanziarie e ad altre risorse economiche

3.   Massimizzare la capacità degli organi dell'Ue e degli Stati membri in materia d'individuazione, indagine e perseguimento dei terroristi e di prevenzione degli attentati terroristici

4.   Proteggere la sicurezza dei trasporti internazionali ed assicurare sistemi efficaci di controllo alle frontiere

5.   Potenziare la capacità dell'Ue e degli Stati membri di far fronte alle conseguenze di un attentato terroristico

6.   Affrontare i fattori che favoriscono il sostegno al terrorismo e il reclutamento nelle sue fila

7.   Focalizzare le azioni nel quadro delle relazioni esterne dell'Ue sui paesi terzi prioritari di cui occorre rafforzare la capacità antiterrorismo o l'impegno a combattere il terrorismo.

 

 

Sul tema della Strategia di Lisbona, i Capi di Stato e di Governo hanno convenuto che occorre accelerare il ritmo delle riforme a livello di Stati membri e che è necessario prevedere un maggior controllo dei risultati nazionali, nonché uno scambio di informazioni sulle migliori pratiche. Appare pertanto necessario impegnarsi per risolvere i deficit di livello inaccettabile del recepimento delle misure convenute nel diritto nazionale e di complementare il programma legislativo derivante dall'agenda di Lisbona. Il Consiglio europeo di primavera si è pertanto incentrato su due tematiche principali: crescita sostenibile e nuovi e migliori posti di lavoro

 

CRESCITA SOSTENIBILE

Per delle politiche macroeconimiche sane

I Capi di Stato e di Governo auspicano che l'Unione metta a frutto il dinamismo, avviato dalla ripresa economica iniziata nel secondo semestre del 2003, nelle sue politiche interne ed esterne. I due fattori chiave su cui basarsi sono rappresentati dal raggiungimento o il mantenimento di sane posizioni di bilancio conformi al patto di stabilità e crescita e la stabilità dei prezzi. Il Consiglio europeo ha ribadito la necessità di garantire la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche ed ha esortato gli Stati membri a far fronte alle implicazioni finanziarie dell'invecchiamento della popolazione riducendo il debito pubblico e potenziando le riforme in materia di occupazione, sanità e pensioni. Inoltre, il Vertice ha sottolineato la necessità di un sostegno e un monitoraggio costanti dell'azione a favore della crescita, che  stabilisce una tabella di marcia per aumentare gli investimenti in capitale fisico e umano ad integrazione della riforma strutturale, e del programma ad avvio rapido – programma aperto e dinamico che comprende progetti rispondenti a criteri definiti in una serie di settori: trasporti, energia, telecomunicazioni, ricerca, innovazione e sviluppo. I progressi compiuti in materia saranno esaminati dal Consiglio europeo di primavera nel 2005.

 

Competitività e innovazione: condizioni determinanti per la crescita

Per rafforzare la competitività europea, il Vertice di primavera si è concentrato su quattro priorità specifiche: il completamento del mercato interno – il miglioramento della regolamentazione - un maggior dinamismo in Ricerca e Sviluppo ed efficaci disposizioni istituzionali.

 

Sul fronte del completamento del mercato interno, è stata ribadita la necessità di compiere ulteriori sforzi per conseguire un migliore funzionamento dei mercati dei prodotti, dei servizi, dei capitali e del lavoro. Preparare risposte tempestive alle nuove sfide è indispensabile per rinvigorire la competitività. In particolare, il Consiglio europeo ha sottolineato che nel settore cruciale delle comunicazioni elettroniche, le nuove strategie dell'Ue in materia di comunicazioni mobili e a banda larga devono consentire all'Unione di essere sempre all'avanguardia; per i servizi una maggiore concorrenza è necessaria per migliorare l'efficienza, per aumentare la produzione e l'occupazione e garantire vantaggi per i consumatori, il Consiglio ha pertanto dichiarato che il progetto di direttiva sui servizi debba essere trattato in via prioritaria. In tema di servizi finanziari, i leader europei hanno invitato a definire gli elementi rimanenti del piano d'azione in materia (proposte sui servizi d'investimento e trasparenza) prima del termine dell'attuale legislatura parlamentare. Essi hanno inoltre ribadito l'importanza di rafforzare il governo societario. Infine, i Capi di Stato e di Governo hanno accolto favorevolmente il recente accordo avvenuto sulla direttiva in tema di rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, hanno chiesto di compiere ulteriori sforzi per ultimare i lavori per una accordo sul brevetto comunitario, nonché di proseguire gli sforzi per contrastare le misure fiscali dannose ed eliminare gli ostacoli al mercato interno derivanti dal sistema fiscale.

 

Sul fronte del miglioramento della regolamentazione, il Consiglio europeo si è compiaciuto della recente iniziativa delle quattro presidenze in materia ed ha invitato il Consiglio a portare avanti un programma di azioni per proseguire tale iniziativa nel corso del prossimo anno. Esso ha inoltre accolto favorevolmente l'impegno della Commissione europea a perfezionare ulteriormente il processo integrato per la valutazione dell'impatto, lavorando con il Consiglio e con il Parlamento europeo nell'ambito dell'accordo interistituzionale "Legiferare meglio", con un riguardo particolare al potenziamento dell'aspetto della competitività, e a definire un metodo per quantificare gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese. Gli Stati membri sono invitati ad impegnarsi ad accelerare l'attuazione delle iniziative nazionali di riforma della regolamentazione.

 

Sul fronte della Ricerca e lo Sviluppo, è stata ribadita la priorità di garantire il potenziamento degli investimenti delle imprese in R&S poiché, rispetto ai risultati ottenuti fuori Europa, l'esiguità relativa a tali investimenti è palese. Occorre anche, secondo il Vertice europeo, fare in modo che gli investimenti del settore pubblico abbiano un effetto moltiplicatore sui capitali privati; esso ha pertanto invitato gli Stati membri a migliorare le condizioni generali degli investimenti in R&S e a prendere in considerazione sostegni e incentivi mirati per incoraggiare le imprese ad investire maggiormente. Nello specifico, il Programma quadro europeo di Ricerca e Sviluppo deve essere semplificato per agevolarne l'uso, in particolare alle PMI e alle imprese in fase di avviamento, dando priorità alla promozione della cooperazione fra impresa e ricerca, all'impulso verso le tecnologie future e al sostegno della ricerca di base e della ricerca applicata. Infine, il Consiglio europeo è in attesa di una proposta da parte della Commissione che possa prevedere la possibilità di istituire un Consiglio della Ricerca.

 

Sul fronte delle disposizioni istituzionali, i Capi di Stato e di governo hanno sottolineato che il Consiglio "Competitività" deve progredire rapidamente per sostenere e orientare una risposta chiara ed integrata alle sfide in materia di competitività che si presentano all'Unione; essi hanno inoltre auspicato che il prossimo presidente della  Commissione possa, nel comporre quella nuova, esaminare le modalità per assicurare che l'agenda della competitività sia sostenuta efficacemente.

 

Per una coesione sociale fondamentale

I leader europei hanno ribadito che, per l'agenda di Lisbona, un livello elevato di coesione sociale è fondamentale; devono pertanto essere consolidate: le strategie con un impatto decisivo sull'esclusione sociale e sull'eliminazione della povertà; l'ammodernamento dei sistemi di protezione sociale (sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria); l'integrazione dell'agenda relativa all'inclusione sociale mediante l'attuazione dei piani d'azioni nazionali ed, infine le politiche di parità di genere.

 

La crescita sostenibile sotto il profilo ambientale

Per una crescita sostenibile, l'ambiente deve essere rispettato. Il Consiglio europeo ha ribadito la necessità di migliorare l'efficienza energetica ed aumentare l'utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili per motivi connessi all'ambiente e alla competitività, nonché l'impegno Ue di centrare gli obiettivi del protocollo di Kyoto. La Commissione europea è pertanto invitata, affinché il Consiglio europeo del 2005 possa esaminare le strategie di riduzione delle emissioni a medio e lungo termine, ad elaborare un'analisi costi-benefici che tenga conto degli aspetti connessi sia all'ambiente che alla competitività. In tema di tecnologie pulite, il Vertice europeo ha accolto favorevolmente il piano d'azione nel settore delle tecnologie dell'ambiente, ha chiesto che venga attuato rapidamente e ha invitato la Commissione e la BEI a vagliare la possibilità di mobilitare la gamma degli strumenti finanziari per promuovere tali tecnologie.

 

NUOVI E MIGLIORI POSTI DI LAVORO

Il Vertice europeo ha definito la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro come la questione più urgente da affrontare nel prossimo anno, poiché l'aumento dei tassi di occupazione è essenziale per realizzare la crescita economica e, visto la stretta correlazione fra disoccupazione e povertà, per favorire l'inclusione sociale. Il Consiglio europeo ha esortato gli Stati membri a rinnovare l'impegno a conseguire gli obiettivi di Lisbona in materia di occupazione e ha giudicato essenziale un'azione di follow-up per l'attuazione delle raccomandazioni della Task Force per l'occupazione presieduta da Wim Kok. Gli Stati membri dovrebbero, pertanto, prestare attenzione, a quattro sfide strutturali specifiche: adattabilità, attrazione di un maggior numero di persone sul mercato del lavoro, miglioramento qualitativo dell'occupazione e investimento nel capitale umano. L'adattabilità richiede che siano ridotti, se del caso, i costi del lavoro non salariali, che le retribuzioni rispecchino meglio la produttività e che siano promosse forme di lavoro flessibili, tenendo conto nel contempo della sicurezza dei lavoratori. La sfida strutturale, che riguarda l'attrazione ed il mantenimento di un maggior numero di persone sul mercato del lavoro, significa assicurare che l'interazione fra contributi e prestazioni sia tale che il lavoro comporti chiari vantaggi finanziari. Inoltre, ciò significa anche sviluppare strategie specifiche per accrescere il tasso di occupazione delle donne e dei lavoratori anziani; in effetti per incoraggiare un maggior numero di donne ad entrare nel mercato del lavoro sono necessarie misure volte a risolvere le disparità di genere in materia retributiva nonché a creare un maggior numero di luoghi di lavoro compatibili con le esigenze della famiglia, e per mantenere in attività i lavoratori anziani occorrono adeguati incentivi giuridici e finanziari. Se l'Ue vorrà diventare la prima economia basata sulla conoscenza del mondo, il Consiglio Europeo ha ribadito l'importanza del ruolo svolto dall'istruzione e dalla formazione. Esso ha sottolineato la necessità di effettuare riforme e investimenti nei settori chiave della società della conoscenza, ha riconosciuto che l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita incide positivamente sulla produttività e sull'offerta di manodopera ed ha sostenuto l'adozione di un programma integrato Ue nel 2005 e la realizzazione di strategie nazionali in tutti gli Stati membri entro il 2006. Ora la sfida principale è di sviluppare quanto realizzato. Nel 2005, il Vertice europeo esaminerà pertanto i progressi compiuti nel corso dell'anno prestando particolare attenzione alla misura in cui le azioni nazionali avranno portato avanti gli obiettivi di Lisbona in materia di occupazione. Sul fronte della mobilità dei lavoratori, il Consiglio europeo ha sollecitato ulteriori progressi in vari settori che consentiranno la libera circolazione: tessera di assicurazione sanitaria europea (operativa dal 1° giugno 2004); proposta di direttiva sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali e l'Europass (accordo politico entro giugno 2004). Altro passo importante, che dovrebbe essere compiuto nel corso dell'attuale legislatura del Parlamento europeo, riguarda la riforma del regolamento 1408/71 che semplifica e attualizza le disposizioni che tutelano i diritti in materia di sicurezza sociale dei lavoratori che si spostano all'interno dell'Unione.

 

Il Vertice ha posto altresì l'accento su una terza tematica che riguarda la CREAZIONE DI PARTENARIATI PER LE RIFORME. Esso ha pertanto esortato gli Stati membri a creare tali partenariati che coinvolgano le parti sociali, la società civile e le autorità pubbliche conformemente alle prassi e tradizioni nazionali e che dovrebbero promuovere strategie complementari per il cambiamento affrontando le politiche – economica, sociale e ambientale – incluse nell'agenda di Lisbona. A livello dell'Ue, la parti sociali partecipano già da vicino e in modo costruttivo al perseguimento degli obiettivi di Lisbona tramite il Vertice sociale tripartito. Ulteriori azioni sono pertanto necessarie per accrescere il loro ruolo nel portare avanti l'attuazione della strategia ed il Consiglio europeo si è rallegrato dell'impegno delle parti sociali di intensificare la loro partecipazione mediante un rinnovato partenariato europeo per il cambiamento. Infine, i Capi di Stato e di Governo hanno invitato il Comitato Economico e Sociale europeo ad esaminare modi e mezzi per un'attuazione più efficace della strategia di Lisbona.

 

Il 2005 segnerà la metà del decennio nel processo di Lisbona e sarà pertanto opportuno riesaminare in modo approfondito i risultati conseguiti. Tale esame dovrebbe comprendere una valutazione dei seguenti elementi:

ü     i progressi compiuti verso gli obiettivi settoriali convenuti nonché la gamma di indicatori strutturali e indici di riferimento utilizzati per misurare - in termini di livello e dinamismo - la performance degli Stati membri;

ü     la misurazione delle performance europee nel contesto globale;

ü     le misure necessarie nel nuovo clima economico e geopolitico per aumentare il livello di crescita e raggiungere l'obiettivo fissato nel marzo 2000;

ü     la governance e altre misure e strumenti a disposizione sia degli Stati membri sia dell'UE per raggiungere l'obiettivo di Lisbona, compresi i motori interni ed esterni della crescita, della competitività e dell'occupazione;

ü     i meccanismi per comunicare ai consumatori, ai cittadini e ai soggetti principali gli obiettivi della strategia di Lisbona e le migliori prassi degli Stati membri;

ü     i modi possibili per migliorare il metodo.

Per contribuire a tale esercizio, il Vertice europeo ha invitato la Commissione ad istituire un gruppo di alto livello, guidato da Wim Kok, incaricato di effettuare un esame indipendente. Tale gruppo dovrebbe individuare, nella sua relazione, le misure che concorrono a comporre una strategia coerente che consentirà alle economie di raggiungere gli obiettivi e i traguardi di Lisbona. Tale relazione dovrebbe essere presentata alla Commissione entro il 1° novembre 2004 per poi essere esaminata sia dalla Commissione sia dagli Stati membri per una preparazione coerente del prossimo Vertice di primavera.

 

Sulla questione cipriota, il Vertice europeo ha sottolineato che continuerà a sostenere con forza le iniziative del Segretario Generale dell'ONU dirette ad aiutare le parti a cogliere quest'opportunità storica di raggiungere una soluzione globale per Cipro in coerenza con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I leader europei sono convinti che è possibile raggiungere una soluzione equa, praticabile e funzionale entro il 1° maggio.

 

Sulla situazione internazionale, il Consiglio ha espresso profonda preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e l'intensificazione del conflitto israelo-palestinese dovuta in particolare all'esecuzione extragiudiziale del leader di Hamas. Esso ha invitato l'Autorità palestinese ad affrontare la questione della sicurezza e a combattere il terrorismo e ha favorevolmente accolto l'annuncio, da parte dell'Autorità palestinese, di piani per migliorare l'efficacia delle loro azioni in materia di sicurezza, sottolineando la necessità della loro piena e corretta attuazione.  Il Vertice ha inoltre confermato il suo profondo convincimento che la tabella di marcia del Quartetto resta la base per il raggiungimento di una soluzione pacifica e ha rinnovato l'impegno a favore di un accordo negoziato che conduca a due Stati vitali, sovrani ed indipendenti, in base ai confini del 1967. L'Unione europea non riconoscerà alcuna modifica dei confini anteriori al 1967 che non sia stata concordata dalle parti. In tema di partenariato strategico dell'Ue con il Mediterraneo e il Medio Oriente, il Consiglio europeo ha accolto con favore la relazione provvisoria elaborata dalla Presidenza, dal Segretariato del Consiglio e dalla Commissione, intitolata "Partenariato strategico dell'Ue con il Mediterraneo e il Medio Oriente". Ha inoltre sottolineato l'importanza di intense consultazioni con i paesi interessati ed ha accolto con favore la prossima partecipazione della presidenza e dell'Alto Rappresentante al vertice della Lega araba come palese dimostrazione dell'impegno dell'Ue per lo sviluppo di questo partenariato essenziale. Sul fronte iracheno, il Vertice si è compiaciuto del consenso raggiunto dalle diverse parti in Iraq con la firma, l'8 marzo, della nuova legge amministrativa di transizione ed ha espresso la speranza che tale evoluzione consenta al processo di transizione di progredire rapidamente. L'Unione ha inoltre accolto positivamente la decisione del Consiglio di governo iracheno di invitare l'ONU a prestare assistenza nel trasferimento della sovranità il 30 giugno prossimo e nelle future elezioni nazionali (gennaio 2005). L'Unione europea ha preso comunque atto che la situazione in Iraq sotto il profilo della sicurezza resta un ostacolo sostanziale alla riuscita del processo politico e di ricostruzione. Sul fronte Afghanistan, il Consiglio europeo ha accolto con soddisfazione la decisione della Germania di ospitare la conferenza internazionale sull'Afghanistan a Berlino il 31 marzo e il 1° aprile ed ha inoltre riconfermato l'impegno a lungo termine dell'Unione a favore dello sviluppo e della ricostruzione dell'Afghanistan e ha espresso compiacimento per i nuovi impegni proposti dagli Stati membri in materia di ricostruzione e sicurezza. Sul Kosovo, il Consiglio Ue ha condannato fermamente i recenti episodi di violenza a sfondo etnico, esso ha pertanto esortato le istituzioni provvisorie di autogoverno di dar prova del loro impegno a favore di un Kosovo multietnico. Infine, i Capi di Stato e di Governo si sono congratulati con il Presidente Putin per la sua rielezione ed hanno ribadito l'interesse fermo e genuino dell'Ue per una Russia aperta, stabile e democratica, essi hanno pertanto accolto favorevolmente l'impegno preso dal Presidente russo di costruire e rafforzare un sistema pluripartito, di sviluppare la società civile e di compiere ogni sforzo per garantire la libertà di stampa. Ue e Russia si riavvicineranno ulteriormente a causa dell'imminente allargamento, l'accordo di partenariato e di cooperazione (APC) rimane pertanto la pietra angolare di tale relazione e il Consiglio europeo si aspetta che esso sia applicabile a tutti gli Stati membri a decorrere dal 1° maggio 2004. Il Vertice si rallegra pertanto della riunione inaugurale del Consiglio di partenariato permanente, che avrà luogo il 26-27 aprile prossimo ed auspica che il Vertice Ue-Russia del 21 maggio dia frutti concreti.

 

Come ultimo punto discusso, i Capi di Stati e di Governo hanno accolto con favore l'avvio delle discussioni in merito alla comunicazione della Commissione sulle Prospettive finanziarie 2007-2013 ed hanno invitato il Consiglio a proseguire l'esame della comunicazione attualmente svolto dal Coreper ai fini della preparazione di una relazione analitica prima del Consiglio europeo di giugno.

 

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