Primo piano

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16 febbraio 2005
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PRIMO PIANO

 

1.        Consiglio europeo, 16 e 17 dicembre 2004

2.        Priorità della Presidenza lussemburghese, 1°/01/2005 – 30/06/2005

 

 

1. Consiglio europeo, 16 e 17 dicembre 2004

 

I Capi di Stato e di Governi dei 25 Stati membri dell'Unione europea si sono riuniti in Consiglio a Bruxelles il 16 e 17 dicembre e hanno in particolare dibattuto dell'Allargamento, del Terrorismo, del Quadro finanziario 2007-2013ed delle politiche attinenti agli Affari esteri.

 

 

Sulla scia del successo dell'adesione dei dieci nuovi Stati membri all'Unione europea, il Consiglio europeo ha espresso la sua determinazione a continuare il processo di ALLARGAMENTO avviato con i paesi candidati. Bulgaria e Romania stanno adempiendo alla totalità degli impegni che devono assumere per ogni settore dell'acquis. Il Consiglio europeo ha pertanto invitato a provvedere alla messa a punto del trattato di adesione di ambedue i paesi in previsione della sua firma nell'aprile 2005. Per la Croazia, i Capi di Stato e di Governo hanno preso atto con soddisfazione dei progressi compiuti nei preparativi per l'apertura dei negoziati di adesione. Sul lato della Turchia, il Consiglio europeo ha espresso compiacimento per i progressi decisivi compiuti nel suo vasto processo di riforma e si è dichiarato fiducioso che la Turchia sosterrà il processo di riforma. Per assicurare il carattere irreversibile del processo di riforma politica e la sua attuazione piena, effettiva e totale in particolare per quanto riguarda le libertà fondamentali e il rispetto integrale dei diritti umani, detto processo continuerà ad essere strettamente controllato dalla Commissione europea, che è invitata a continuare a riferire regolarmente al Consiglio in merito, affrontando tutti gli aspetti che destano preoccupazione, individuati nella relazione e nella raccomandazione della Commissione del 2004, compresa l'attuazione della politica di tolleranza zero nei confronti della tortura e dei maltrattamenti. In tema di negoziati di adesione, il Consiglio europeo ha convenuto che tali negoziati con i singoli paesi candidati si baseranno su un quadro di negoziazione. Ogni quadro, che sarà stabilito dal Consiglio su proposta della Commissione, tenendo conto dell'esperienza del quinto processo di allargamento e dell'acquis in evoluzione, contemplerà una serie di elementi, secondo i meriti propri, le situazioni specifiche e le caratteristiche di ciascun paese candidato.

 

In tema di TERRORISMO, i Capi di Stato e di Governo hanno ribadito la loro determinazione a contrastare la perdurante minaccia terroristica attraverso un approccio globale e integrato che rafforzi sia la cooperazione interna sia quella internazionale. Il Consiglio ha ribadito che le iniziative di lotta al terrorismo devono rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, da qui l'importanza di promuovere il rispetto fondato sui valori universali e sulla tolleranza, il dialogo interreligioso e interculturale e la piena partecipazione alla società. Il Consiglio europeo ha chiesto che siano prontamente attuate le misure riguardanti la lotta al terrorismo individuate nel "Programma dell'Aia: rafforzamento della libertà, della sicurezza e della giustizia", migliorando in particolare lo scambio di informazioni tra servizi che si occupano di antiterrorismo. Il Consiglio europeo ha accolto con favore il piano d'azione riveduto dell'Ue e le relazioni aggiuntive presentate dal Segretario Generale/Alto Rappresentante e dalla Commissione sulla lotta al terrorismo nonché i notevoli progressi compiuti dal giugno 2004, che dovrebbero portare a ulteriori risultati concreti. Il Consiglio europeo ha esortato pertanto tutti gli Stati membri ad attuare concretamente e in via prioritaria le misure convenute dall'Ue e da atre organizzazioni internazionali pertinenti ed ha chiesto al Consiglio e alla Commissione di proseguire gli sforzi volti ad attuare il piano d'azione dell'Ue ed a rispettare il calendario. I Capi di Stato e di Governo hanno chiesto inoltre al Segretario Generale del Consiglio e alla Commissione di presentare nel giugno 2005 un'ulteriore relazione sullo stato dei lavori che includa le eventuali raccomandazioni che essi desiderino presentare circa il miglioramento dei risultati e/o gli sforzi e le iniziative supplementari.

 

In tema del QUADRO FINANZIARIO 2007-2013, il Consiglio europeo ha preso atto della relazione della Presidenza che fa il punto dei lavori intrapresi per quanto riguarda le proposte della Commissione, compreso l'accordo interistituzionale, la flessibilità e le risorse proprie. Il prossimo quadro finanziario dovrebbe dimostrare sforzi risoluti verso la disciplina di bilancio in tutti i settori politici in un contesto generale di risanamento del bilancio negli Stati membri. Il raggiungimento di quest'obiettivo sarà assicurato in particolare grazie al mantenimento di una rigida demarcazione tra i grandi settori politici e ad un rapporto equilibrato tra impegni e pagamenti. Il Consiglio europeo ha appoggiato la proposta della Commissione di mantenere il massimale per le risorse proprie all'attuale livello dell'1,24% dell'RNL dell'UE. Il Consiglio europeo ha preso nota della presentazione da parte della Commissione della relazione sul funzionamento del sistema di risorse proprie, così come della proposta volta ad introdurre un meccanismo di correzione generalizzato, alla luce delle posizioni finora espresse. Esso ha invitato la Commissione e il Consiglio a proseguire l'esame di tutte le questioni che emergono al riguardo, compresa una possibile semplificazione del sistema. La Presidenza entrante, in cooperazione con la Commissione, è invitata a proseguire attivamente i lavori di definizione del prossimo quadro finanziario. L'obiettivo è di conseguire un accordo politico entro il giugno 2005.

 

In tema di SPAZIO DI LIBERTA', SICUREZZA E GIUSTIZIA, i Capi di Stato e di Governo hanno adottato la  strategia dell'Ue in materia di droga per il periodo 2005-2012 che verrà inclusa nel Programma dell'Aia. Tale strategia costituirà uno strumento fondamentale per affrontare i consumi e il traffico di droga al fine di assicurare un livello elevato di protezione della salute, di benessere e di coesione sociale nonché di un livello elevato di sicurezza per la popolazione in generale. La Commissione europea è stata invitata a presentare al Consiglio una proposta di piano di azione per l'attuazione della strategia nel 2005-2008, ai fini della sua adozione da parte del Consiglio nel primo trimestre del 2005. Il Consiglio europeo ha inoltre colto con favore la definizione di principi fondamentali comuni della politica degli Stati membri in materia di integrazione degli immigrati. Tali principi sono destinati a costituire la base di un quadro globale sull'integrazione degli immigrati che tenga conto delle diversità giuridiche, politiche, economiche, sociali e culturali degli Stati membri. Il Consiglio europeo si è inoltre compiaciuto dell'esito della Conferenza ministeriale sulla politica urbana e ha riconosciuto l'importanza delle aree urbane per la promozione dell'inclusione sociale.

 

In tema di AFFARI ESTERNI, il Consiglio europeo ha ribadito il suo impegno per la strategia europea in materia di sicurezza, adottata un anno fa. Ispirandosi agli orientamenti in essa contenuti, l'Unione è riuscita a migliorare la sua capacità d'impatto sulla scena mondiale. Il Consiglio europeo ha invitato la Presidenza entrante a proseguire nell'attuazione della strategia in cooperazione con l'Alto Rappresentante e la Commissione e ad integrarne gli orientamenti in tutte le pertinenti politiche europee. Sul lato dell'Agenda di Salonicco, il Consiglio europeo ha riaffermato il suo impegno per la sua attuazione completa e in cui si sottolinea che il futuro dei paesi dei Balcani è nell'Unione europea. Il Consiglio europeo ha preso atto con soddisfazione dei progressi realizzati nel quadro della politica europea di vicinato. Una prima serie di piani di azione, predisposti congiuntamente con Giordania, Marocco, Tunisia, Moldova, Ucraina, Israele e Autorità palestinese, è stata finalizzata con successo. Il processo di Barcellona, stimolato dalla politica europea di vicinato, è il principale strumento di partenariato, cooperazione e dialogo con la regione mediterranea. Il Consiglio europeo si è rallegrato per la decisione di dichiarare il 2005 anno del Mediterraneo, presa all'Aia dalla Conferenza euromediterranea dei ministri degli affari esteri. Il decennale della dichiarazione di Barcellona servirà a rafforzare e rilanciare il processo euromediterraneo. Il Consiglio europeo ha inoltre accolto favorevolmente l'avvio dell'attuazione del partenariato strategico dell'UE con il Mediterraneo e il Medio Oriente. Ha ribadito l'importanza dell'impegno dei partner in questione per intraprendere la riforma e ha riconosciuto che le relazioni dell'UE con questi paesi hanno caratteristiche particolari che meritano un approccio differenziato. Il Consiglio si è rallegrato per la relazione del Gruppo ad alto livello "Minacce, sfide e cambiamenti" creato dal Segretariato Generale delle Nazioni Unite, e in particolare dell'approccio globale alla sicurezza collettiva. Il follow-up della strategia europea in materia di sicurezza per quanto riguarda un multilateralismo efficace e un ordine internazionale basato sul diritto, chiesto dal Consiglio europeo nel mese di giugno, dovrebbe mirare a sostenere le iniziative del Segretario Generale dell'ONU. L'Unione europea è fermamente determinata a svolgere un ruolo di rilievo nell'ambito delle Nazioni Unite. Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la decisione di nominare un rappresentante personale dell'SG/AR per i diritti umani nel settore della PESC come contributo alla coerenza e alla continuità della politica dell'UE in materia, tenendo debitamente conto delle competenze della Commissione. Il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza di un rafforzamento della dimensione sociale della globalizzazione alla luce della relazione della Commissione Mondiale sulla Dimensione Sociale della Globalizzazione e delle proposte iniziali fatte dalla Commissione nella sua comunicazione su tale argomento.

 

In tema di partenariato con i paesi terzi, il Consiglio europeo ha sottolineato il suo impegno per l'intensificazione del dialogo strategico con i partner transatlantici al fine di formulare impostazioni comuni. Per oltre 60 anni il partenariato transatlantico è stato, assieme all'integrazione europea, una forza trainante per la pace e la prosperità. Attualmente sia l'Europa che l'America affrontano nuove minacce e sfide. Esso ha accolto favorevolmente l'iniziativa di una troika ministeriale annuale in materia di giustizia e affari interni con gli Stati Uniti e l'ampia partecipazione delle parti interessate delle due sponde dell'oceano alle consultazioni sull'ulteriore approfondimento delle relazioni transatlantiche. Nel partenariato strategico Ue-Russia, basato su valori comuni e interessi condivisi, notevoli progressi sono stati compiuti circa l'istituzione di quattro spazi comuni e, in vista del prossimo vertice UE-Russia che si svolgerà a Mosca nel maggio 2005. Il Consiglio europeo attende pertanto l'adozione, entro il più breve termine possibile, di un pacchetto globale ed equilibrato di tabelle di marcia. Parallelamente dovrebbero essere avviati al più presto lavori in vista dell'attuazione di elementi in merito ai quali è stato raggiunto provvisoriamente un accordo. Nei rapporti con i partner asiatici, il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente i risultati dei vertici con l'ASEM, la Repubblica di Corea e l'India, che hanno ampliato e approfondito le relazioni. Esso ha invitato il Consiglio e la Commissione ad avviare lo sviluppo di un piano d'azione con l'India che sarà approvato durante il 6° vertice UE-India a Nuova Delhi nel 2005. Il Consiglio europeo ha inoltre invitato il Consiglio e la Commissione a intensificare la cooperazione con l'Indonesia anche nei settori della lotta al terrorismo, del dialogo interconfessionale, delle riforme e dello sviluppo sostenibile. Per quanto attiene al settimo vertice UE-Cina svoltosi all'Aia l'8 dicembre, il Consiglio europeo ha accolto con soddisfazione i risultati e ha invitato il Consiglio e la Commissione a esplorare ulteriormente la fattibilità di un nuovo accordo quadro UE-Cina e una eventuale cooperazione con la Cina su questioni quali la riammissione e lo status di economia di mercato. Il Consiglio europeo ha confermato che negli ultimi anni le relazioni UE-Cina hanno registrato uno sviluppo significativo in tutti i loro aspetti. Esso attende con interesse ulteriori progressi in tutti i settori di tali relazioni, come indicato nella dichiarazione congiunta UE-Cina, in particolare la ratifica del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. In tale contesto il Consiglio europeo ha ribadito la volontà politica di continuare ad operare ai fini della revoca dell'embargo sulle armi. Ha sottolineato che eventuali decisioni non dovrebbero comportare un aumento delle esportazioni di armi dagli Stati membri dell'UE alla Cina, né in termini quantitativi né in termini qualitativi. Al riguardo il Consiglio europeo ha rammentato l'importanza dei criteri del codice di condotta per le esportazioni di armi, in particolare i criteri concernenti i diritti umani, la stabilità e la sicurezza nella regione e la sicurezza nazionale dei paesi amici e alleati. Il Consiglio europeo ha inoltre sottolineato l'importanza, in questo contesto, della tempestiva adozione del codice di condotta riveduto e del nuovo strumento relativo a misure attinenti alle esportazioni di armi verso paesi precedentemente sottoposti ad embargo ("toolbox"). Il Consiglio europeo ha inoltre ribadito l'impegno dell'UE per il consolidamento del partenariato strategico biregionale con l'America latina e i Caraibi. A tale riguardo il Consiglio europeo ha confermato la volontà dell'UE di compiere ulteriori progressi basati su sforzi compiuti da ambo le parti al fine di portare a termine i negoziati UE-Mercosur e ha accolto favorevolmente l'avvio previsto per il gennaio 2005 delle valutazioni congiunte dei rispettivi processi di integrazione dell'America centrale e della Comunità andina, facendo seguito all'invito contenuto nella dichiarazione del Vertice Unione europea – America latina e Carabi di Guadalajara. Sul fronte della Cooperazione internazionale, il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza di garantire un contributo coerente dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) della CE per eliminare la povertà in tutti i paesi in via di sviluppo. Il Consiglio europeo ha confermato il pieno impegno dell'Unione europea con riguardo agli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG) e alla necessità di garantire i progressi verso la realizzazione degli stessi, soprattutto nell'Africa subsahariana. In tale contesto, il Consiglio europeo ha accolto positivamente la consultazione, da parte della Commissione, dei singoli Stati membri al fine di presentare al Consiglio "Affari generali e relazioni esterne" dell'aprile 2005 proposte concrete relative alla fissazione di nuovi e adeguati livelli di APS per il 2009/2010. Il Consiglio europeo ha ribadito che elementi importanti per conseguire gli obiettivi di sviluppo del Millennio sono l'attuazione dell'agenda della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo del Cairo e la lotta all'HIV/AIDS. Si compiace dei progressi compiuti al riguardo e esorta la Commissione e gli Stati membri a impegnarsi maggiormente in preparazione della riunione ad alto livello delle Nazioni Unite.

 

Infine, in tema di CITTADINANZA EUROPEA, il Consiglio europeo ha preso nota, approvandoli, della serie di dibattiti pubblici organizzati dalla Presidenza, cui hanno partecipato persone con un ampio bagaglio culturale e ricche di esperienza, sull'identità europea e sul concetto di valori condivisi quale fondamento dell'integrazione e della cooperazione europea. Il Consiglio europeo ha preso atto dei risultati di questa serie di dibattiti, della relazione del Consiglio "Istruzione" su "Istruzione e cittadinanza" e delle iniziative che hanno fatto seguito, e ha accolto con favore le ulteriori iniziative per la promozione di valori che contribuiscano alla cittadinanza attiva nell'Unione. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione europea a prendere in considerazione i risultati dei dibattiti e le principali conclusioni della relazione nell'elaborare il futuro programma per i cittadini e la strategia della comunicazione per il 2005.

 

 

2. Priorità della Presidenza lussemburghese, 1°/01/2005 – 30/06/2005.

 

Il Granducato di Lussemburgo ha assunto il 1° gennaio le redini del Governo europeo per un semestre che durerà fino al 30 giugno 2005. Il programma di lavoro predisposto ruota attorno a sei priorità:

 

·            L'esame a metà percorso della Strategia di Lisbona;

·            L'accordo politico su un chiarimento del Patto di stabilità e di crescita;

·            L'accordo politico sulle prospettive finanziarie;

·            La finalizzazione del trattato di adesione con Bulgaria e Romania;

·            La strategia europea di sicurezza nell'ambito delle relazioni esterne;

·            L'attuazione del "Programma dell'Aia".

 

La revisione a metà percorso della Strategia di Lisbona

Il Consiglio europeo di marzo dovrà procedere alla revisione a metà percorso del processo di Lisbona sulla base di un rapporto di orientamento che la Commissione europea presenterà all'inizio di febbraio. La Presidenza intende in particolare: fare un bilancio della strategia – procedere ad un nuovo orientamento delle priorità – migliorare la governance e l'attuazione della strategia – attuare una strategia di comunicazione specifica per gruppi specifici. Le azioni che la Presidenza prevede sono:

 

·           Sviluppare delle sinergie tra i tre pilastri - economia, sociale e ambiente. Come sottolineato dal rapporto Kok, riforme di ammodernamento del modello socio-economico europeo sono indispensabili per raggiungere la finalità della strategia di Lisbona: il benessere sostenibile dei cittadini. Da qui l'importanza dello sviluppo di tali sinergie;

·           Confermare l'obiettivo 2010 come data alla quale l'insieme degli Stati membri avrà in ogni settore della strategia attuato le riforme con una velocità di crociera sufficiente per un cambiamento notevole di trend;

·           Dare uno spazio particolare alla creazione di uno spazio europeo della conoscenza attraverso la società dell'informazione, l'innovazione, la ricerca, l'istruzione, la formazione e l'apprendimento tutto lungo l'arco della vita. Le imprese potranno munirsi di nuovi fattori competitivi e in tal modo i cittadini potranno usufruire pienamente delle opportunità offerte dalla società moderna in quanto consumatori dei servizi proposti su Internet da parte dei servizi pubblico e privato e di adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro;

·           Approfondire e sviluppare, nell'ambito della governance della strategia ed al fine di razionalizzare i processi esistenti, l'idea del rapporto Kok di creare dei programmi di azione nazionali che comporterebbero un valore aggiunto attraverso: - un'immagine completa dell'azione governativa in materia di attuazione degli obiettivi di Lisbona – una maggior coerenza per la necessità di ogni governo di rafforzare la cooperazione interministeriale tra i settori coperti dalla strategia – una più ampia responsalizzazione dei Governi nella misura in cui essi si impegneranno non solo davanti i loro partner europei, ma anche davanti al loro parlamento nazionale, ai partner sociali, alla società civile e all'opinione pubblica – una differenziazione tra Stati membri dando ad ogni Governo flessibilità in materia di priorità degli obiettivi. Occorre per ciò razionalizzare i processi esistenti e ridurre la quantità di rapporti che gli Stati membri devono produrre regolarmente. La Presidenza proporrà altresì di avviare una riflessione sulle vie ed i mezzi per alleggerire il metodo aperto di coordinamento e migliorare il suo follow up.

·           Iniziare una ampia riflessione su una miglior presa in conto della gioventù nelle priorità di Lisbona mantenendo nel contempo un equilibrio dello sforzo di solidarietà tra generazioni.

 

L'esame del Patto di stabilità e di crescita

La comunicazione della Commissione europea sul Patto di Stabilità e di Crescita (PSC) ha messo in luce la necessità di un esame delle sue regole dopo cinque anni di funzionamento ed ha proposto possibili piste per un rafforzamento della governance economica dell'UEM e per un chiarimento dell'attuazione del PSC. La Presidenza auspica, per il prossimo marzo, raggiungere un accordo politico su capitoli specifici, ossia:

 

·            Un'attuazione simmetrica del Patto sull'insieme del ciclo economico;

·            Una miglior definizione degli obiettivi di bilanci nazionali di medio termine;

·            Un'applicazione più effettiva del criterio del debito;

·            Una miglior attuazione della procedura del deficit eccessivo;

·            La presa in considerazione delle riforme strutturali;

·            Una miglior governance per il Patto.

 

Prospettive finanziarie 2007-2013

L'obiettivo della Presidenza è di raggiungere un accordo politico sul pacchetto di proposte relativo alle Prospettive finanziarie 2007-2013 nell'ambito del Consiglio europeo di giugno 2005. Tale scadenza dovrebbe permettere, da una parte, l'adozione di vari strumenti legislativi dipendenti del prossimo quadro finanziario per la fine del 2005 e, dall'altra parte, di realizzare nel 2006 i lavori preparatori indispensabili all'attuazione della nuova generazione di programmi comunitari dal 2007.

 

Ampliamento

In tema di ampliamento, la Presidenza lussemburghese si concentrerà in modo particolare su:

 

·           La finalizzazione della stesura del trattato di adesione con Bulgaria e Romania le cui adesioni effettive sono fissate al 1° gennaio 2007;

·           L'inizio dei negoziati con la Croazia il 17 marzo prossimo;

·           L'avvio dei lavori preparatori per il negoziato con la Turchia.

 

Relazioni esterne

Per promuovere la pace, la democrazia e la stabilità lottando contro le cause profonde di insicurezza nel mondo, l'Unione dovrà utilizzare in modo coerente ed integrato l'insieme degli strumenti di cui dispone, in particolare la PESC e la PESD che saranno rafforzati. Nel  proseguire i suoi obiettivi in cooperazione con i sui partner e nell'ambito del sistema multilaterale, l'Unione confermerà la sua leadership nella preparazione di "Major event" che marcherà un rafforzamento, se non una rifondazione, del sistema multilaterale. In tale contesto, sarà proseguita l'attuazione della sua strategia di lotta contro le armi di distruzione di massa; la Presidenza attribuisce in effetti una grande importanza al successo della conferenza di revisione del trattato sulla non proliferazione nel maggio 2005. Sul lato dei Balcani occidentali, la Presidenza proseguirà i negoziati con l'Albania per la conclusione di un accordo di stabilizzazione e di associazione e con la Bosnia-Erzegovina e la Serbia-Montenegro per l'avvio di negoziati. Il 17 marzo, saranno avviati i negoziati di adesione con la Croazia. L'ARYM continuerà i suoi preparativi per consegnare nel primo semestre del 2005 le sue risposte al questionario della Commissione che preparerà il parere sulla richiesta di adesione di Skopje. Nei rapporti Ue-Russia, la Presidenza si prefigge di preprare, nell'ambito del vertice di maggio, un pacchetto di quattro road-map basate sui valori comuni e gli interessi condivisi. In tema di politica europea di vicinato, la Presidenza auspica adottare dei piani d'azione con tutti paesi vicini interessati. Nell'ambito del Processo di Barcellona, si terrà a Lussemburgo (maggio 2005) la Settima Conferenza ministeriale "Euromed" il cui fine è di esaminare in modo esaustivo la cooperazione politica, economica e culturale tra l'Ue e i suoi partner del processo Euromed e di definire i grandi orientamenti per il suo futuro. Sul fronte del Medio Oriente, la Presidenza mira ad approfondire i rapporti tra l'Ue e l'Irak. Essa vuole poi proseguire i suoi sforzi nella conclusione di un accordo di libero scambio con i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo ed infine continuare a sostenere il processo di pace tra Israele e la Palestina. La Presidenza porterà avanti il sostegno dato all'Africa per la gestione delle crisi e la prevenzione dei conflitti nella regione dei grandi Laghi e nel Sudan. Il dialogo sarà altresì continuativo per la lotta contro l'AIDS e la sorte dei bambini soldati. La Presidenza si impegnerà, nell'ambito dei rapporti con l'America latina, a preparare la dodicesima riunione ministeriale con i paesi del Gruppo di Rio, nonché le diverse riunioni ministeriali con i paesi del Patto Andino, dell'America centrale, del Mercosur, del Cile e del Messico, che si terranno a fine maggio a Lussemburgo. Il lavoro della Presidenza sarà altresì orientato sul rafforzamento dei rapporti tra l'Ue e l'Asia attraverso un dialogo e una cooperazione maggiori sia sulle questioni politiche (stato di diritto, terrorismo o la non proliferazione), sia sulle questioni economiche e commerciali, ambientali, l'aiuto allo sviluppo o l'assistenza umanitaria. Il dialogo sarà operato sia su un piano multilaterale (cooperazione ASEM, ASEAN, ARF, Consiglio di Cooperazione di Shangai e SAARC) che bilaterale (Ue-Cina/Ue-Giappone/Ue-India). In ambito dei rapporti tra Ue e Usa, l'intenzione è di rafforzare il partenariato che sarà concretizzato attraverso il Vertice Ue-Usa a Lussemburgo e la visita del Presidente Bush in febbraio a Bruxelles.

 

Libertà, Sicurezza e Giustizia

L'adozione del "Programma dell'Aia" dal Consiglio europeo del 5 novembre 2004 permetterà all'Unione di approfondire il suo approccio comune per trattare in modo più efficace le problematiche trasfrontalieri in campo di politica di Libertà, di Sicurezza e di Giustizia. La Presidenza lavorerà pertanto alla preparazione di un progetto di pianificazione. La Commissione europea dovrà pertanto presentare un piano d'azione accompagnato da una roadmad per strutturare in modo ottimale l'organizzazione dei lavori entro il 2010. La Presidenza vuole altresì valutare l'attuazione delle misure adottate nel settore della giustizia e degli affari interni ed iniziare la prima serie di valutazione al 1° luglio 2005.  Il semestre di Presidenza sarà contrassegnato dall'applicazione della procedura prevista all'articolo 251 del TCE (voto alla maggioranza qualificata al Consiglio e codecisione con il Parlamento europeo) a tutte le misure relative al titolo IV destinate a rafforzare la libertà, nel rispetto del trattato di Nizza, fatto eccezione del settore dell'immigrazione legale. Il Programma prevede altresì dibattiti relativi a: il libro verde sull'immigrazione della manodopera; la dimensione esterna della politica di asilo; la lotta contro la tratta degli esseri umani e la lotta contro l'immigrazione clandestina; l'avvio dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne; la lotta contro la droga (attuazione della nuova strategia 2005-2012); le condanne e le esecuzioni delle sentenze in uno spazio giudiziario comune, la "fedina penale europea".

 

Priorità concrete: temi economici, sociali/Mercato interno

 

Competitività e Crescita

La Presidenza lussemburghese intende proseguire e rafforzare l'approccio integrato di competitività e di crescita attraverso l'integrazione delle politiche, l'utilizzo delle sinergie, la valutazione degli effetti delle legislazioni sulla competitività.

 

Legiferare meglio

La Presidenza intende proseguire i lavori iniziati da un anno nel settore della "Better regulation". In un primo tempo, essa concentrerà la sua azione sulla semplificazione dell'acquis esistente e sulle analisi d'impatto delle legislazioni in fase di elaborazione e/o negoziazione.  Una consultazione degli Stati membri su una nuova lista di proposte di semplificazione dovrebbe farsi nel corso del primo semestre del 2005.  Secondo la Presidenza, il ricorso sistematico a delle analisi d'impatto da parte della Commissione, del Consiglio o del Parlamento potrebbe nuocere alla presa di decisione a livello europeo, essa valuterà pertanto i risultati di un progetto pilota su tale questioni tenendo conto altresì dei lavori in corso nell'ambito della Commissione europea sullo sviluppo di una metodologia d'analisi d'impatto integrata. I lavori saranno anche incentrati sull'attuazione dell'accordo istituzionale "Legiferare meglio" nell'ambito del gruppo tecnico di alto livello per dare una coerenza allo sforzo in corso.

 

Proprietà intellettuale e industriale

La Presidenza dovrebbe riavviare il dossier relativo al brevetto comunitario se le condizioni per un rilancio sono riunite. Si tratterà altresì di portare a buon fine la proposta di direttiva relativa la brevettabilità delle invenzioni attuate da computer. Infine la recente proposta sui pezzi di ricambio auto dovrebbe essere anch'essa oggetto di dibattito.

 

Protezione dei consumatori

La Presidenza auspica un accordo in secondo lettura sulle pratiche commerciali sleali. Essa valuterà altresì l'opportunità di proseguire l'esame del regolamento sulla promozione delle vendite e provvederà all'analisi della nuova versione di progetto di direttiva sul credito ai consumatori.

 

Servizi e qualifiche professionali

Per la proposta di direttiva sul mercato interno dei servizi, la Presidenza provvederà a calmare le acque in particolare delimitandone il campo di applicazione e precisandone la portata del principio del paese d'origine. Per quanto attiene alla proposta di direttiva sulle qualifiche professionali, oggetto attualmente di un esame in seconda lettura al Parlamento europeo, essa potrebbe essere adottata entro giugno e si applicherebbe parallelamente alla direttiva sui servizi.

 

Occupazione e politica sociale

Maggior importanza sarà dedicata alla nuova Agenda sociale (2006-2010) che la Commissione europea dovrebbe presentare all'inizio del 2005 e che sarà strettamente connessa alla revisione a metà percorso della Strategia di Lisbona. In tal modo, essa adotterà il Rapporto congiunto sull'occupazione del Consiglio e della Commissione nonché le linee direttrici per l'occupazione e le raccomandazioni che ne derivano parallelamente ai grandi orientamenti politici in materia di occupazione. In tema di riassetto del tempo di lavoro, la Presidenza provvederà a raggiungere un accordo politico al fine di trovare un compromesso che permetta di regolare nel tempo la questione del mantenimento dell' "opt out" nella direttiva. E' previsto un accordo politico sulla direttiva "rifusione", che mira a raggruppare in uno unico strumento le direttive relative alla parità di trattamento in materia di occupazione, nonché alla proposta di testo recante creazione di un Istituto per il Genere. La Presidenza seguirà da vicino il follow up del programma di azione di Beijing (Beijing + 10), in particolare attraverso una riunione ministeriale che dovrebbe approvare un messaggio politico forte in previsione della 49esima sessione della Commissione della condizione della donne dell'ONU (New York, dal 28 febbraio all'11 marzo). In tema di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, la Presidenza dovrebbe negoziare in seconda lettura la proposta di regolamento relative alla "Modifiche 2003" con il Parlamento.

 

Ricerca

Il programma di Presidenza si prefigge di incoraggiare l'attuazione di azioni concrete iniziate su base del rapporto di avanzamento della Commissione sul "Piano d'azione 3%" e contribuendo a favorire investimenti maggiori nella R&S e l'innovazione, nonché lo sviluppo delle risorse umane nel settore delle scienze e delle tecnologie. Saranno iniziati i lavori preparatori per l'adozione del 7° Programma quadro di Ricerca e Sviluppo e una seconda riunione del Consiglio Spazio si terrà nell'aprile 2005 per riempire di contenuto l'accordo tra la Comunità europea e l'Agenzia spaziale europea.

 

Istruzione, Gioventù e Cultura

La priorità sarà data alla proposta di programma di azione integrato nel settore dell'istruzione e della formazione tutto lungo l'arco della vita. Le discussioni sul "programma Gioventù in azione"saranno proseguiti, nonché i programmi "Cultura 2007" e "Media 2007". La Presidenza inizierà d'altronde la stesura di un piano di lavoro a favore della cultura trattando i temi del dialogo interculturale e del turismo culturale.

Telecomunicazioni e società dell'informazione

La Presidenza avvierà le discussioni sul futuro piano d'azione eEurope 2010 e intende mettere in risalto parallelamente l'interesse per la televisione ad alta definizione (TVHD) al fine di stimolare lo sviluppo della tecnologia numerica. Sarà altresì proseguita la preparazione della seconda fase del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (SMSI) che si svolgerà a Tunisi nel novembre 2005 (Governance d'Internet e finanziamento dei TIC per lo sviluppo).

 

Trasporti

Miglioramento della qualità e garanzia di condizioni ottimali di sicurezza saranno al centro degli interessi della Presidenza per la politica comune dei trasporti. Nel settore dei trasporti terrestri, i lavori sul terzo pacchetto ferroviario saranno proseguiti. La questione della tassazione dei mezzi pesanti per l'utilizzo delle infrastrutture stradali (Eurovignette) dovrà essere risolta, nonché l'armonizzazione sociale nel settore dei trasporti stradali. In materia di trasporti aerei, saranno esaminati in modo prioritario i dossier relativi all'informazione dei passeggeri sull'identità del trasportatore aereo e sui diritti dei passeggeri a mobilità ridotta. Attenzione verrà data al dossier relativo alla relazioni esterni e all'attuazione della politica "cielo aperto" con i paesi terzi, in particolare gli USA. La lotta contro l'inquinamento marittimo e la sicurezza dei porti saranno altresì oggetto di attenzione.

 

Energia

Sarà trattato il dossier relativo allo stato di avanzamento della proposta di direttiva sulle energie rinnovabili e dovrebbe essere adottata, nel giugno 2005, la proposta sull'efficienza energetica negli utilizzi finali e i servizi energetici. La Presidenza vuole portare a buon fine le proposte relative all'eco-concezione e alle condizioni di accesso alle reti di trasporto di gas. Sono altresì previste discussioni sullo sviluppo delle reti transeuropee nel settore dell'energia e la sicurezza dell'approvvigionamento in elettricità e gli investimenti nelle infrastrutture.

 

Ambiente/Prodotti chimici

Attenzione sarà data al rafforzamento della dimensione ambientale del processo di Lisbona attraverso una visione chiara in materia di strategie di lotta contro i cambiamenti climatici e obiettivi di riduzione delle emissioni connesse. Il protocollo di Kyoto entra in vigore all'inizio del 2005, occorre ora preparare l'attuazione di un futuro regime (post-2012) globale, ambizioso e equo. Un accordo dovrebbe essere raggiunto in materia di acque di balneazione e di tenore di zolfo di combustibili ad uso marino. Sono prioritari i dossier relativi alla protezione delle acque sotterranee contro l'inquinamento, il regolamento Life+ e INSPIRE. La Presidenza proseguirà i lavori nell'esame della proposta di regolamento REACH e saranno pubblicati i risultati dello studio d'impatto realizzato dalla Commissione e dall'industria.

 

Sanità

Le priorità saranno incentrate sui "modi di vita sani" e la "salute dei giovani", ivi compresa la salute mentale dei giovani. Attenzione sarà altresì data alla lotta contro l'obesità e alla lotta contro il tabagismo per definire delle azioni a livello europeo basando sull'esperienza acquisita a livello nazionale ed internazionale. Nell'ambito di una conferenza, la Presidenza tenterà di creare una dinamica europea a favore del trattamento delle malattie rare. Continueranno i lavori sulle due proposte che mirano ad introdurre un quadro regolamentare europeo per le allegazioni nutrizionali e di salute e l'aggiunta di vitamine e di minerali. Nuovi dossier saranno sviluppati come i medicinali pediatrici e i dispositivi medici.

 

Agricoltura e Pesca / Sicurezza alimentare

Saranno continuati i lavori sulla salute e il benessere degli animali, la sanità pubblica, la difesa del modello europeo dell'agricoltura, il regolamento sullo sviluppo rurale, la riforma del settore dello zucchero, gli adattamenti necessari degli OCM vino e frutta e verdura, il proseguimento dei negoziati al livello di OMC e l'attuazione della riforma della PCP.

 

Sviluppo sostenibile

La Presidenza inizierà il follow up del rapporto della Commissione sulla strategia di sviluppo sostenibile che sarà presentato a febbraio. In tale ambito, la Presidenza vorrebbe porre fine alla possibile confusione tra strategia di sviluppo sostenibile e strategia di Lisbona, lo sviluppo sostenibile non essendo in effetti il terzo pilastro della Strategia. Lo sviluppo sostenibile è un principio direttivo che si applica all'insieme delle politiche dell'Unione: economia, sociale, ambiente, pesca, agricoltura, finanze pubbliche, ecc..

 

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