Primo sì per la direttiva sul rilancio delle pmi

Primo sì per la direttiva sul rilancio delle pmi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il testo che recepisce i principi dello Small Business Act europeo. Scajola: "le Pmi debbono essere messe in grado di crescere e rafforzarsi".

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27 novembre 2009
Istituzione di una legge annuale sulle Pmi; semplificazioni amministrative, per ridurre significativamente gli oneri amministr

Istituzione di una legge annuale sulle Pmi; semplificazioni amministrative, per ridurre significativamente gli oneri amministrativi che gravano sulle Pmi; sportello unico e telematizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione; rafforzamento del Fondo di Garanzia e creazione di nuovi strumenti finanziari per il credito e la capitalizzazione delle piccole imprese; programmi di sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione; norme che favoriscano la partecipazione delle Pmi agli incentivi statali e regionali attraverso l’utilizzo del 'Contratto di rete' istituito dalla Legge Sviluppo; valutazione dell’impatto economico di leggi e regolamenti sulle Pmi, anche attraverso specifiche consultazioni con le associazioni di categoria; misure per favorire l’accesso delle Pmi agli appalti pubblici. E’ quanto prevede la direttiva sulle Pmi approvata in prima lettura dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. La direttiva passa ora all’esame della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali per arrivare poi alla definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri.

“L’approvazione della direttiva - ha commentato Scajola - è il frutto del Tavolo di iniziativa per le Pmi istituito presso il mio Ministero in applicazione dello Small Business Act europeo. Siamo il primo Paese della Ue ad approvare norme e direttive alla Pubblica amministrazione per favorire l’attività delle Pmi in questa fase di difficoltà dell’economia”. La direttiva, inoltre, secondo il ministro, “avrà un effetto positivo sulla ripresa: interesserà circa 6 milioni di imprese, società, cooperative e ditte individuali, con oltre 9 milioni di occupati, con un impatto aggiuntivo sul Pil valutabile nello 0,3% annuo e un potenziale di aumento di occupazione di 10mila unità all’anno. E’ la conferma - ha concluso Scajola - che il Governo Berlusconi è fortemente impegnato a favore delle Pmi, che debbono essere messe in grado di crescere e rafforzarsi”.

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