Produzione industriale in forte calo

Produzione industriale in forte calo

A settembre si è registrata una diminuzione dell'1 per cento rispetto ad agosto e dell'1,4 per cento su settembre 2005. Nei primi nove mesi dell'anno indice in aumento dell'1,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005.

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10 novembre 2006
Produzione industriale in altalena

Produzione industriale in altalena 

 

L’Istat indica che a gennaio l’indice della produzione industriale ha segnato un aumento consistente del 4,1% su anno (a dicembre tuttavia c’era stato un calo del 2,4%). Il dato congiunturale (mensile) destagionalizzato ha riportato invece un -0,3% (contro la crescita dell’1,2% di dicembre). L’indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in gennaio un aumento dell’1,0% su anno - i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2005 - (a dicembre la variazione era stata però del +3,6%). Per quanto riguarda l'analisi per raggruppamenti principali di industrie - prosegue l'Istat - l'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha presentato, nel confronto con gennaio 2005, variazioni positive per i raggruppamenti dell'energia (+9,3%) e dei beni strumentali (+0,2%). Si sono registrate variazioni negative dello 0,7% per i beni di consumo (+1,7% i beni durevoli, -1,3% i beni non durevoli) e dell'1,5% per i beni intermedi.Gli indici destagionalizzati hanno presentato diminuzioni congiunturali dell'1,2% per i beni intermedi, dell'1,0% per i beni di consumo (-2,0% i beni durevoli e -0,5% i beni non durevoli), dello 0,9% per i beni strumentali e dello 0,8% per l'energia. Sempre nel mese di gennaio 2006 l'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha registrato gli incrementi tendenziali più ampi nei settori dell'energia elettrica, gas e acqua (+12,1%), del legno e prodotti in legno (+5,5%), degli apparecchi elettrici e di precisione (+3,5%) e della gomma e materie plastiche (+2,8%). Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i settori del tessile e abbigliamento (-9,6%, settore che prosegue un andamento "fortemente negativo", specificano i tecnici dell'Istat), del metallo e prodotti in metallo (-4,5%), dei minerali non metalliferi (-4,3%) e della chimica e fibre sintetiche (-0,7%).

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