Produzione industriale in recupero
Produzione industriale in recupero
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L'indice destagionalizzato della produzione industriale calcolato dall'Istat aumenta a luglio dello 0,4% rispetto al mese precedente, dopo la contrazione dello 0,3% segnata a giugno e quella dello 0,6% registrata a maggio. Il dato resta comunque negativo su base tendenziale. L'indice corretto per gli effetti di calendario scende dello 0,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 23 di luglio 2015). E negativo è anche l'andamento trimestrale: nella media del periodo maggio-luglio 2016 la produzione diminuisce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi sette mesi dell'anno la produzione aumenta invece dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive in tutti i principali raggruppamenti: aumentano i beni di consumo (+2,0%), i beni strumentali (+1,1%), i beni intermedi (+0,9%) e l'energia (+0,5%). La flessione tendenziale appare condizionata dal marcato calo del comparto dell'energia (-10,1%). Aumenti si rilevano invece in tutti gli altri principali comparti: beni intermedi, 1,7%; beni strumentali, +1,1%; beni di consumo, +0,2%. Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita su base annua sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,3%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,1%) e della metallurgia e fabbricazione prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+2,5%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell'attività estrattiva (-18,5%), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-8,6%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,9%).