Prove d'intesa sugli studi di settore

Prove d'intesa sugli studi di settore

Via libera del Senato alla mozione di maggioranza che esorta il Governo ad utilizzare gli indicatori in modo sperimentale senza alcun "automatismo accertativo" e ad identificare le situazioni di marginalità economica cui applicare l'esenzione.

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27 giugno 2007
Prove d’intesa sugli Studi di settore

Prove d’intesa sugli Studi di settore

 

Si riapre la partita sugli studi di settore. Dopo il via libera del Senato con 152 sì, 140 no e 1 astenuto alla mozione di maggioranza che incalza il Governo ad utilizzare gli indicatori di redditività economica in modo sperimentale senza alcun “automatismo accertativi� e ad identificare le situazioni di marginalità economica cui applicare l’esenzione, si attende la convocazione delle categorie per riavviare la trattativa.  L’approvazione della mozione firmata da tutti i capigruppo del centrosinistra costituisce un segnale importante. Consente alle cinque confederazioni, che rappresentano piccole e medie imprese, artigiani e commercianti, di presentarsi al tavolo in posizione di forza nei confronti del vice-ministro dell’Economia, Vincenzo Visco. “Gli studi di settore non sono il Vangelo, sono strumenti statistici e la ratio è quella di un ausilio ai contribuenti�, ha ribadito il sottosegretario Mario Lettieri intervenendo in Aula in sede di replica. Poi ha aggiunto: “intendiamo ripristinare nel giro di 48 ore il tavolo di concertazione perché vengano superate le rigidità e le incomprensioni che ci sono state�. Il capogruppo dell'Ulivo in commissione Industria, Paolo Giaretta, ha invitato il governo “a ripartire dal protocollo firmato il 14 dicembre con Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti�. Secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dal segretario Ds, Piero Fassino, una soluzione potrebbe confluire nel Dpef. Ma il confronto sarà condizionato dalle necessità di gettito (l’ultima Finanziaria contabilizza circa 3 miliardi di euro di incassi dagli studi di settore). Spunta così l’ipotesi di un adeguamento al minimo da coniugare ad una franchigia per gli accertamenti induttivi.

 

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