Redditi on line, l'inchiesta entra nel vivo

Redditi on line, l'inchiesta entra nel vivo

Con l'inizio dell'esame della documentazione del Fisco prende il via l'inchiesta della Procura di Roma sul caso dei redditi degli italiani per l'anno 2005 finiti su Internet. Il Codacons annuncia una richiesta di risarcimento di 20 miliardi.

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5 maggio 2008
Redditi on line, l’inchiesta entra nel vivo

Redditi on line, l’inchiesta entra nel vivo

 

Con l’inizio dell’esame della documentazione del Fisco entra oggi nel vivo l’inchiesta della Procura di Roma sul caso dei redditi degli italiani per l’anno 2005 finiti su Internet. Mentre il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ritiene che la vicenda non costituisca “una violazione così paurosa� ed il Codacons annuncia la richiesta di risarcimento di 20 miliardi di euro da distribuirsi tra i 38 milioni di contribuenti italiani, il procuratore aggiunto Franco Ionta, titolare del fascicolo aperto per l’ipotesi di reato di violazione della privacy, si appresta a studiare il carteggio dell’Agenzia delle Entrate che ha chiesto di acquisire tramite la Polizia postale. Si tratta di documenti nei quali dovrebbero essere indicati disposizioni e modalità della messa in rete dei dati, ritenuti indispensabili per definire ruoli e responsabilità dell’iniziativa. Esaurita questa fase il magistrato provvederà a convocare dirigenti e funzionari del fisco per sentire la loro versione e, quasi certamente, anche il vice ministro dell’Economia Vincenzo Visco. La posizione di quest’ultimo, che all’indomani della divulgazione dei dati parlò di decisione adottata in base alle norme in vigore, sarà subordinata all’eventuale configurazione di responsabilità nella vicenda. Stesso discorso vale per Massimo Romano, direttore dell’Agenzia delle Entrate.

 

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