Rete Imprese Italia: "non aggravare i costi per le aziende"

Rete Imprese Italia: "non aggravare i costi per le aziende"

DateFormat

24 gennaio 2012

"Non è sostenibile né sul piano del metodo né sul piano economico l'introduzione di qualsiasi
misura che penalizzi le Pmi e il sistema d'impresa diffusa". E' quanto sostiene Rete imprese Italia, al termine del confronto sul mercato del lavoro tra il Governo e le parti sociali avviatosi a Palazzo Chigi. Rete Imprese ritiene "inaccettabile la fissazione di un sovra costo per il contratto a tempo determinato, così come menzionato dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. In alcuni settori c'è infatti un'esigenza fisiologica legata a fattori temporanei che viene soddisfatta prevalentemente con contratto a tempo determinato: strumento irrinunciabile che non può essere limitato a
'sostituzioni' o 'stagionalità". Le aziende del terziario, dell'artigianato e dell'impresa diffusa, che coprono il 54% del totale dell'occupazione nel settore privato, osserva ancora Rete Imprese, "non possono sopportare ulteriori incrementi del costo del lavoro, che nel nostro Paese continua a essere eccessivo. Anche le recenti modifiche contributive sulla gestione commercianti e artigiani hanno caricato ulteriormente i costi, determinando squilibri che potrebbero portare alla chiusura di tante Pmi con aumento della disoccupazione. Né l'ulteriore aumento dei costi né l'irrigidimento normativo, quindi, aiuterebbero le aziende del terziario, dell'artigianato e dell'impresa diffusa a favorire l'ingresso nel mercato del lavoro".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca