Green economy: "Più sintonia con le piccole imprese"

Green economy: "Più sintonia con le piccole imprese"

Rete Imprese Italia in audizione davanti la commissione Ambiente del Senato sul pacchetto Ue per l'economia circolare. "La circolarità dell'economia deve essere in sintonia con una struttura economica di piccole dimensioni".

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30 maggio 2017

"La circolarità dell'economia deve essere in sintonia con una struttura economica di piccole dimensioni, è una questione pragmatica e di esperienza". Lo ha sostenuto Rete Imprese Italia nel corso di una audizione davanti la commissione Ambiente del Senato sul pacchetto Ue per l'economia circolare. Quanto al pacchetto legislativo sui rifiuti, in particolare quello 'urbano', per  il soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell'impresa diffusa "aleggia sempre il rischio che vada a ricomprendere anche rifiuti che urbani non sono perché prodotti dalle imprese. Non si deve estendere a dismisura il concetto di assimilazione fino al punto che l'azienda va a ricoprire costi che non gli sono dovuti". Inoltre, "il concetto di responsabilità estesa del produttore è importante ma se il bene è nella disponibilità esclusivamente del produttore si finisce per creare una situazione per cui l'intera filiera non entra in gioco e non ha voce in capitolo sulla gestione. Questo è un rischio perché così può essere sovvertito il principio gerarchico che vede al primo posto la prevenzione, poi l'attenuazione degli impatti ambientali, il trattamento, la termovalorizzazione e infine la discarica". Infine, secondo Rete Imprese Italia, "la normativa sugli appalti verdi non è stata applicata in modo soddisfacente. I Criteri ambientali minimi (Cam) devono essere in connessione con l'apparato produttivo in cui ci troviamo. Bisogna fare in modo che questi siano pertinenti con le migliori tecnologie disponibili al momento (Bat, Best available technology, ndr)".

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