Retribuzioni contrattuali ferme ad agosto

Retribuzioni contrattuali ferme ad agosto

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28 settembre 2010
Secondo i dati Istat, ad agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedent

Secondo i dati Istat, ad agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato dello 2,2% rispetto ad agosto 2009; la crescita registrata nel periodo gennaio-agosto 2010, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3%. “L’indice – si legge nella nota dell’Istat - non è cambiato a causa del numero molto basso di adeguamenti contrattuali. Si registra, infatti, solo l'applicazione degli aumenti relativi al rinnovo del secondo biennio per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. “Nel mese di agosto a fronte di una variazione tendenziale media delle retribuzioni orarie contrattuali di +2,2%, i settori che presentano gli incrementi più elevati sono alimentari, bevande e tabacco (5,2%), telecomunicazioni (4,5%) e commercio (3,9%). Gli incrementi minori si osservano, invece, per trasporti, servizi postali e attività connesse (0,3%), forze dell’ordine (0,5%), pubblici esercizi e alberghi, ministeri, scuola, militari-difesa, attività dei vigili del fuoco (in tutti i casi l'aumento e' stato dello 0,6%). Ad agosto, nella pubblica amministrazione, è stato recepito l’accordo per i dipendenti dei conservatori relativo al biennio 2008-2009 e pertanto già scaduto. Alla fine di agosto è anche terminata la validità economica dell'accordo riguardante i lavoratori del vetro. Alla fine di agosto risultano in vigore 36 contratti, che regolano il trattamento economico di circa 8,3 milioni di dipendenti; a essi corrisponde un'incidenza in termini di monte retributivo pari al 60,4%. Sono, invece, in attesa di rinnovo 42 accordi, relativi a circa 4,8 milioni di dipendenti e al 39,6% del monte retributivo totale”.

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