RIVOLTA: PRESIDENTE COMMISSIONE LAVORO CONFCOMMERCIO: "TERZIARIO PENALIZZATO DA UNA VISIONE IDEOLOGICA"

RIVOLTA: PRESIDENTE COMMISSIONE LAVORO CONFCOMMERCIO: "TERZIARIO PENALIZZATO DA UNA VISIONE IDEOLOGICA"

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16 ottobre 2007
COMUNICATO STAMPA

Rivolta: “Terziario penalizzato da una visione ideologica�

 

“Il mercato del lavoro del terziario continua ad essere ostaggio di un approccio e di una visione ideologica che allontanano la possibilità di rilanciare la competitività delle imprese e inasprire la lotta al lavoro sommerso, che dovrebbero essere obiettivi da tutti condivisibili. Si prova a peggiorare ulteriormente il testo del Protocollo di Luglio, che Confcommercio non ha firmato, già concepito in una logica di stampo industrialista, ignorando che Commercio, Turismo e Servizi non possono rientrare per costrizione in quel modello�. A dichiararlo è Francesco Rivolta, presidente della Commissione Lavoro di Confcommercio nel corso del convegno “Contrattare, tutelare, innovare sullo scenario evolutivo dei servizi del Terziario� organizzato ad Alberobello dalla Fisascat Cisl.

“L’abolizione del lavoro a chiamata e dello staff-leasing, le penalizzazioni del part time ed ora delle assunzioni stagionali, oltre ad ulteriori rigidità sulle trasformazioni dopo 36 mesi in assunzioni a tempo indeterminato, interventi ritenuti minimi per altri settori, incidono pesantemente sul mondo del terziario.

“I costi di queste ulteriori rigidità â€" prosegue Rivolta â€" sommati a quelli della specifica piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto del terziario, che comporta tra aumenti salariali, ulteriori oneri e richiesta di irrigidimenti quasi il 9% di incremento del costo del lavoro, lasciano irrisolta la possibilità di un rinnovo del contratto ma anche la questione terziario trattata in Italia in controtendenza con il resto d’Europaâ€�.

“Fino a quando â€" conclude Rivolta â€" Governo e Sindacati non si renderanno conto che è necessario un approccio specifico e caratterizzato sulle peculiarità di un settore, in cui la flessibilità è connaturata all’esigenza di offrire il servizio e il prezzo che soddisfi il cliente, non si potranno fare passi in avanti perché il costo del lavoro, con i nuovi e i consueti oneri, non può essere considerato una variabile indipendente e non influente sul rinnovo di un contratto che riguarda quasi 2 milioni di lavoratori e 820 mila imprese associateâ€�.

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