Sangalli a Belluno: "una politica forte per rilanciare il turismo"

Sangalli a Belluno: "una politica forte per rilanciare il turismo"

Il presidente di Confcommercio è intervenuto al convegno organizzato dall'Ascom a Pieve di Cadore su "Destagionalizzazione e nuovi turismi".

DateFormat

30 giugno 2008
Sangalli, una politica forte per rilanciare il turismo --IL VELINO VIAGGIARE--

Sangalli a Belluno: “una politica forte per rilanciare il turismo�

 

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto al convegno organizzato dall’Ascom Belluno a Pieve di Cadore su “Destagionalizzazione e nuovi turismi�. Sangalli ha sottolineato l’importanza del turismo come volano dell’economia nazionale. “Nel nostro manifesto programmatico presentato in occasione delle ultime elezioni politiche e negli incontri che si sono succeduti con il nuovo esecutivo, fino alla Assemblea pubblica di Confcommercio - ha detto Sangalli - abbiamo, infatti, indicato chiaramente quali debbano essere gli obiettivi da raggiungere: far tornare l’Italia a essere, rapidamente, la prima meta turistica mondiale e far sì che raddoppi il contributo del settore alla formazione del Pil. L’Italia ha in sé un patrimonio inestimabile, che racchiude un’offerta paesaggistica meravigliosa e una concentrazione di arte e cultura senza pari al mondo, qualità e varietà dell'enogastronomia, ospitalità innata e altissima professionalità degli operatori. È un 'tesoro' che sembra essere stato sepolto, e che aspetta di essere riscoperto�.

Per il presidente di Confcommercio, la ricetta principale per rilanciare il settore è l’investimento in infrastrutture e il miglioramento del rapporto qualità-prezzo dei trasporti. “In più - ha sottolineato - bisogna rivedere il sistema di tassazione del settore, che ci penalizza, con un’aliquota Iva attualmente al 10% (in Spagna è al 7 e in Francia al 5,5), e rigettare con forza qualsiasi ipotesi di introduzione di una tassa di soggiorno�.

Sangalli ha quindi affrontato il tema principale del convegno, la destagionalizzazione: “qui però - ha detto - è necessario allargare il discorso, perché se la prossima estate 21 milioni di italiani non andranno in vacanza è chiaro che il problema non è solo la destinazione, ma a monte ci sono i problemi legati ai consumi e ai redditi. Perché i consumi costituiscono il primo indicatore di sofferenza dell’economia di un Paese e noi purtroppo abbiamo dovuto registrare, come dimostrano i dati sui consumi di aprile, non solo che non c’è ripresa nei consumi, già diminuiti nei primi quattro mesi dell’anno dell’1% rispetto a una crescita della stessa percentuale nello stesso periodo dell’anno precedente, ma addirittura che si è ridotta, per la prima volta da due anni a questa parte, la domanda di servizi�.

Infine, Sangalli ha precisato che “per il turismo italiano, nel quale lavorano due milioni di persone, la disciplina dei rapporti di lavoro è un nodo cruciale e cruciale è il tema della flessibilità senza la quale non ha senso parlare di rilancio, di promozione, di destagionalizzazione. Abbiamo sperimentato positivamente che la flessibilità governata è la risposta migliore alle esigenze dei diversi settori, come è dimostrato dalla gestione dei flussi degli ingressi degli immigrati stagionali, che sono ormai una componente strutturalmente organizzata e determinante per il nostro turismo. Per questo motivo pensiamo che ci sia bisogno di una politica del turismo forte, integrata e coordinata tra tutti i soggetti istituzionali, a livello centrale e locale, con la piena partecipazione dei protagonisti pubblici e privati del settore�.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca