SANGALLI: "I FONDI INTEGRATIVI SONO UNO STRUMENTO PREZIOSO, SERVONO RISORSE MIRATE"

SANGALLI: "I FONDI INTEGRATIVI SONO UNO STRUMENTO PREZIOSO, SERVONO RISORSE MIRATE"

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27 ottobre 2008
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Sangalli: “i fondi integrativi sono uno strumento prezioso, servono risorse mirate”

 

Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli

 

Cari Amici, Signore e Signori,

è con grande piacere che intervengo oggi a questo importante appuntamento di Federsalute che, mi piace ricordare, rappresenta nella sua interezza il settore salute di Confcommercio raggruppando ben nove organizzazioni di categoria al suo interno.

In questo senso, il mio breve contributo non può prescindere da un ringraziamento particolare al presidente Scrofina per la dimostrazione di unione e di compatezza di questa organizzazione, un esempio virtuoso di federazione di settore in Confcommercio, che tutela e rappresenta in modo imparziale e attento le diverse anime del comparto e le istanze di tutte le associazioni aderenti. Il tema che discutiamo oggi è di grande importanza e si intreccia, in senso lato, con aspetti socio-demo-economici della società italiana, come la struttura per età e la dimensione della popolazione. Cresce, infatti, nel nostro Paese sia il numero di residenti che il numero di anziani e cresce, di conseguenza, anche la domanda di cure e di assistenza sanitarie.

In questi anni, a fronte di una spesa sanitaria nazionale in aumento -  fenomeno, peraltro, comune più o meno a tutti i Paesi più avanzati - le risorse pubbliche a disposizione si sono dimostrate inadeguate e insufficienti rispetto alle necessità dei cittadini che, spesso e volentieri, si trovano a far fronte con le proprie tasche alle carenze del sistema sanitario nazionale e a destinare una crescente parte di reddito alle cure sanitarie.

E in un Paese che in Europa cresce poco e meno degli altri, e che si avvia anche verso un 2009 con il segno meno, pure questo aspetto si amplifica a dismisura. Le previsioni del nostro Ufficio Studi stimano, infatti, per il 2008 il Pil pari a -0,3% e i consumi a -0,7%, mentre nel 2009 il Pil si attesterebbe a -0,3% e i consumi a -0,5%.

In un situazione economico-finanziaria a dir poco critica e con la necessità di ridurre il debito pubblico, a quali risorse, quindi, ricorrere per sostenere la spesa sanitaria e di quali strumenti avvalersi per garantire ai cittadini un’adeguata assistenza sanitaria?

Un interrogativo questo, certamente di non facile soluzione, che, anche alla luce del dibattito sul federalismo fiscale, oggi più che mai ha bisogno di risposte concrete e di interventi urgenti.

In quest’ottica, i fondi integrativi sono uno strumento prezioso perché offrono ai lavoratori un adeguato grado di tutela tramite l’offerta e la copertura di un ampio ventaglio di prestazioni in ambito sanitario, ma, come del resto indica lo stesso aggettivo che li definisce, non possono e non devono sostituirsi al sistema sanitario nazionale.

A questo proposito, vorrei ricordare che Fondo Est, il fondo costituito nell’ambito del contratto collettivo di lavoro garantisce ad oltre un milione di dipendenti del terziario e del turismo l’assistenza sanitaria integrativa. 

Anche il Fondo per la non autosufficienza  potrebbe certamente essere utilissimo per rispondere alla crescente richiesta in questo specifico ambito, anche se al momento risente inevitabilmente di una dotazione finanziaria non adeguata, così come sarebbe appropriato prevedere incisivi sgravi fiscali per i contribuenti che su base volontaria si cautelassero dal rischio della non autosufficienza.

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro un buon proseguimento di lavori.

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