SANGALLI: "LA TV DIGITALE VALORIZZI L'ASPETTO LOCALE"

SANGALLI: "LA TV DIGITALE VALORIZZI L'ASPETTO LOCALE"

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20 gennaio 2009
Sangalli: “la tv digitale valorizzi l’aspetto locale”

Sangalli: “la tv digitale valorizzi l’aspetto locale”

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nell’ambito della quarta Conferenza nazionale sulla tv digitale terrestre

 

Ringrazio, innanzitutto, il presidente Andrea Ambrogetti per avermi invitato a partecipare a questo incontro, importante perché investe anche una parte del nostro sistema associativo, quella delle imprese e televisive locali rappresentate da Aeranti Corallo, e che mi dà l’opportunità di fornire alcune brevi riflessioni.

Il cambiamento delle modalità tecniche per la fruizione dei prodotti mediatici – in particolare le trasmissioni televisive in digitale - come del resto tutte le innovazioni che hanno un impatto sulla nostra vita, e che il progresso tecnologico sta determinando in modo massiccio, induce innanzitutto a una analisi delle nuove opportunità.

Nuove opportunità che si presentano – in un modello “a cascata” - agli operatori della comunicazione e, per loro tramite, alle istituzioni, alle amministrazioni, centrali e locali, a tutta la rete delle organizzazioni pubbliche e private, scuole, università e, non ultimi, agli imprenditori e al sistema delle loro rappresentanze.

Nuove opportunità che andranno comunque a interessare il cittadino-consumatore con l’offerta di nuove proposte.

Se da una parte, cioè, il fruitore potrà godere di nuove possibilità e nuove modalità di informazione, di intrattenimento o di approfondimento, dall’altra avrà non solo maggiore possibilità di scelta, ma una nuova, maggiore possibilità di interazione.

Qui ci avviciniamo a una parte fondamentale e interessante dell’offerta del Digitale. Le opportunità del fruitore non sono solo di tipo passivo, ma, con il digitale terrestre, è possibile per lo spettatore divenire un soggetto attivo, in grado di influire realmente sia sull’offerta, esprimendo o meno il proprio gradimento, sia di intervenire direttamente comunicando pareri, opzioni, votando o meno per soluzioni proposte, e così via.

Insomma, mentre una volta era solo un ricettore inerte delle trasmissioni, adesso il telespettatore diventa sempre più un vero e proprio “cliente”, una tipologia con la quale noi, imprenditori del terziario di mercato, siamo abituati a interagire e che conosciamo profondamente.

Possiamo dire che mentre prima del Digitale gli operatori della comunicazione erano molto spesso produttori dell’”industria culturale”, adesso potranno - e forse dovranno, in alcuni casi, per avere reale seguito e successo - assomigliare di più ad imprenditori di servizi, lavorando per soddisfare nicchie di un pubblico che ben presto, a sentire gli esperti del settore, si diversificherà.

Un’innovazione, quindi, quella del Digitale terrestre, utile anche per lo sviluppo qualitativo della programmazione, e che sempre più consentirà l’offerta di un prodotto segmentato per area geografica, per preferenze culturali, per età, per necessità e bisogni, per inclinazioni e gusti, per propensioni alla spesa.

Permetterà, ad esempio, un più soddisfacente rapporto con la Pubblica Amministrazione, permetterà, mi auspico, ad organismi come Confcommercio di rendere più efficiente la rete di comunicazione con la propria base associativa. E non sappiamo ancora quali altri cambiamenti ci potrà riservare questa tecnologia, così come non potevamo immaginare, anni fa, le opportunità che ci avrebbero offerto i telefoni cellulari.

E’ per tutte queste ragioni che, nell’ambito del digitale terrestre, lo spazio locale assume un’importanza fondamentale, offrendo un’opportunità unica di crescita di uno strumento che come nessun altro entra nella vita familiare. E’, allora, essenziale il ruolo degli operatori locali, qui rappresentati dall’organizzazione che li raccoglie in maggior numero, Aeranti Corallo, aderente a Confcommercio.

E bene fa questa nostra Associazione a valorizzare il compito degli operatori del settore, operatori che potranno attrezzarsi per fornire un servizio sempre più importante e creare nuove sinergie e opportunità per tutti noi, sia come produttori di contenuti sia come operatori di rete.

Si impone a questo proposito, come più approfonditamente di me dirà il coordinatore di Aeranti Corallo, il mio amico Marco Rossignoli, una riflessione su ciò che si intende raggiungere.

Se davvero, cioè, si ambisce a una diffusione della TV Digitale di qualità, che possa offrire un servizio valido al cittadino-utente, si dovrà senza dubbio valorizzare l’aspetto locale, senza il quale la TV Digitale perderebbe il suo valore più significativo, ponendo gli operatori sul territorio nelle condizioni di effettuare gli investimenti necessari per adeguarsi, in tempi brevi, alla nuova tecnologia. E’ necessario, dunque, interrogarsi su quali provvedimenti possano accompagnare il processo di digitalizzazione da parte delle TV locali, consentendo loro di offrire agli utenti quel servizio che essi si attendono.Si tratterebbe di un investimento concreto nello sviluppo del sistema dell’informazione della società italiana, in un’epoca in cui l’informazione è l’essenza della modernità, della crescita. E in cui i ritorni sono di tipo non solo culturale ed economico ma anche di benessere sociale e materiale.

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