SANGALLI: "NEL PAESE C'E' UN DINAMISMO FRENATO"

SANGALLI: "NEL PAESE C'E' UN DINAMISMO FRENATO"

All'Assemblea dell'Unione del Friuli Venezia Giulia il presidente di Confcommercio ha detto che abbiamo "risorse e volontà di fare", ma siamo frenati da "una spesa pubblica non selettiva, che si traduce in mancati investimenti in settori strategici".

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15 maggio 2007
Sangalli: “nel Paese c’è un dinamismo frenato�

Sangalli: “nel Paese c’è un dinamismo frenato�

 

“Dinamismo frenato è forse la definizione che calza meglio per descrivere oggi non solo il Nordest ma l’Italia: una realtà nella quale ci sono risorse, professionalità e volontà di fare, ma che è frenata�. Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento all’Assemblea annuale dell’Unione del commercio, del turismo e dei servizi del Friuli Venezia Giulia svoltasi a Trieste. Un incontro - a cui hanno partecipato il presidente della Regione, Riccardo Illy, ed il presidente regionale di Confcommercio, Alberto Marchiori - nel quale Sangalli ha sottolineato come il freno principale sia “una spesa pubblica non selettiva, che si traduce in mancati investimenti in settori strategici�.

Sangalli ha in particolare citato il 'Corridoio V'. “L’Italia - ha detto - ha pagato e continua a pagare il prezzo del gap che la separa dal resto d’Europa per le dotazioni infrastrutturali e questo è un prezzo che non possiamo più permetterci. Dobbiamo cominciare a ragionare, senza contrapposizioni sterili e improduttive fra paladini ambientalisti e fautori del cemento e delle grandi opere�.

Per Sangalli, poi, è necessario lavorare “verso l’integrazione� del manifatturiero con un terziario “in continua espansione�, come “sta avvenendo nel Nordest e in Friuli Venezia Giulia�. Alla politica si chiede dunque “di mettere al centro dei lavori la questione del terziario come una grande opportunità e di competitività e di crescita per la nostra economia. Deve essere sfatato il pregiudizio che talvolta ancora ci perseguita, quello della marginalità e dell’evasione fiscale�. Sangalli si è infine chiesto “come è possibile che si faccia chiudere un negozio per non aver rilasciato tre scontrini da pochi euro. Sono così dure le sanzioni per le altre aziende? A me sembra di no�

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha da parte sua sottolineato che

le risorse destinate dalla Regione al comparto del commercio sono passate dai 16,7 milioni di euro del 2003 ai 20 del 2004 ed ai 34 milioni dell’anno corrente. Mentre

per il turismo l’Amministrazione regionale ha previsto investimenti per oltre 250 milioni di euro nel quinquennio. Illy ha poi confermato la posizione dell’Amministrazione sulla riduzione dell’Irap e sulle aperture domenicali. “Le piccole imprese commerciali - ha sottolineato - non sono escluse dalla riduzione selettiva dell’Irap adottata dalla Regione. Possono infatti usufruire del provvedimento tutte le imprese, non ha importanza la loro dimensione e il settore nel quale operano, purché presentino i parametri del valore aggiunto e del costo del lavoro in crescita. Questa norma sta già dando risultati positivi, e la possibilità di ottenere la riduzione non è estranea alla recente decisione del gruppo assicurativo Allianz di stabilire, dopo la fusione delle sue società operanti in Italia, la propria sede a Trieste�.

Aprendo la tavola rotonda, il presidente della Confcommercio del Friuli Venezia Giulia, Alberto Marchiori, ha rivendicato “un ruolo e un peso che spesso non ci viene riconosciuto dalle istituzioni, ancor oggi fossilizzate sul concetto che il manifatturiero sia l’unico settore trainante dell’economia�. Marchiori ha poi ricordato che Confcommercio ha apprezzato lo sforzo della Regione sull’Irap, “ma un po’ meno il meccanismo d'incentivazione calibrato quasi ed esclusivamente sulle aziende manifatturiere. Ci attendiamo per il futuro alcune modifiche volte a coinvolgere anche il mondo della piccola e media impresa�.

 

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