Sangalli: "Imprese non solo sentinelle ma promotrici di un turismo sostenibile"

Sangalli: "Imprese non solo sentinelle ma promotrici di un turismo sostenibile"

Il presidente di Confcommercio: "Promuovere la tutela del territorio e il turismo sostenibile facendo leva sulla responsabilità sociale delle nostre imprese". "L'idea di sviluppo sostenibile non può prescindere dal ruolo del terziario di mercato".

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16 maggio 2018

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto alla presentazione del progetto "Sentinelle del mare" presentato a Roma presso la sede confederale. "La ragione per cui la Confcommercio partecipa a questa iniziativa - ha detto Sangalli - è chiara e si può sintetizzare in poche parole: promuovere la tutela del territorio e il turismo sostenibile facendo leva sulla responsabilità sociale delle nostre imprese. Le rappresentanze, soprattutto quelle che hanno accettato la sfida del cambiamento e della modernizzazione, non solo perseguono l'obiettivo di tutelare gli interessi dei propri associati, ma li coniugano sempre nell'interesse generale del Paese. Fanno analisi e progettano un'economia più sana e un Paese più ambizioso". "Quindi, la nostra presenza in quest'iniziativa - ha sottolineato il presidente di Confcommercio - rende più esplicito e conferma l'impegno di tutti gli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti per la sostenibilità economica e ambientale. Un impegno che non è solo formale e dettato dal nostro statuto e dal nostro codice etico, ma nasce da una nuova cultura, da una nuova sensibilità dei nostri imprenditori che oggi più che mai sono convinti che la crescita si può e si deve coniugare preservando i territori dall'inquinamento, dall'eccessivo sfruttamento, dalla speculazione selvaggia, dalla cattiva gestione delle risorse. L'idea di sviluppo sostenibile non può, infatti, prescindere dal ruolo del terziario di mercato che noi rappresentiamo, che è in crescita e che - ricordo - vale oggi oltre il 40% del Pil e dell'occupazione". "E questo progetto, che coinvolge gli imprenditori degli stabilimenti balneari, delle strutture alberghiere, della ristorazione, dei villaggi turistici, dei campeggi e dei porti turistici in una campagna di sensibilizzazione sui turisti e sugli abitanti che popolano le nostre coste per la tutela del mare e dell'ecosistema marino, conferma la nostra attenzione su questi temi. Per un turismo sempre più responsabile, al passo con i tempi e di qualità, per comunità e per turisti sempre più attenti all'ambiente e al territorio". Sangalli ha osservato che Il "mar Mediterraneo è un habitat unico di risorse e di biodiversità, ma anche fragile. Dobbiamo, dunque, rispettarlo e tutelarlo maggiormente. Anche perché tutto ciò si riflette nella valorizzazione delle nostre località costiere - l'Italia ha circa 8000 chilometri di coste - e del comparto balneare che rappresenta intorno al 30% del turismo complessivo. Ecco, pertanto, l'importanza di promuovere e rafforzare un'integrazione sempre stretta tra ambiente e settori del ricettivo, del trasporto, dell'intermediazione, dell'enogastronomia, della cultura e dell'intrattenimento in genere. E di puntare sulla qualità: qualità dell'accoglienza, dei luoghi e dei servizi". "Il turismo è, infatti, uno degli asset strategici per il rilancio del sistema-Paese. Ed è una potentissima leva in grado di generare, più di altri settori, nuova occupazione e maggiore ricchezza, contribuendo così, allo sviluppo e alla crescita non solo del Sud ma dell'intero Paese. Basti pensare che complessivamente negli ultimi dieci anni questo comparto è voce fondamentale dell'export con un valore di oltre 360 miliardi di euro, ha creato oltre il 20% di nuovi occupati, ha accresciuto del 40% i visitatori dall'estero. Una risorsa straordinaria, dunque, da utilizzare al meglio e che per questo deve essere "governata" con grande cura e attenzione. In questo senso, le nostre imprese possono e vogliono giocare un ruolo importante per dare risposte concrete alle esigenze e ai bisogni delle comunità locali, per un turismo sano, per la vivibilità dei territori". "Non dobbiamo esssere solo sentinelle - ha concluso Sangalli - ma intelligenti promotori".

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