Sangalli: "sostenere i redditi delle famiglie e l'innovazione"

Sangalli: "sostenere i redditi delle famiglie e l'innovazione"

Per il presidente di Confcommercio servono "misure urgenti per sostenere domanda e consumi, come la parziale detassazione delle tredicesime per i redditi medio-bassi" ed "incentivi mirati per una pluralità di settori produttivi e distributivi".

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11 novembre 2009
Servono “misure urgenti a sostegno della domanda e dei consumi, come la parziale detassazione delle tredicesime per i livelli

 

“Sosteniamo i redditi delle famiglie e sosteniamo l’innovazione anche nei servizi, anche nella distribuzione commerciale. Si tratta di due grandi volani di crescita. Ne trarrebbero vantaggio le famiglie e le imprese dei servizi. Ma, soprattutto, ne trarrebbe vantaggio l’economia del Paese nel suo complesso”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione della conferenza stampa svoltasi presso la sede nazionale della Confederazione per fare il punto sul settore commerciale e sulle prospettive di uscita dalla crisi economica.

Per quanto riguarda i redditi delle famiglie, Sangalli ha sottolineato che servono “misure urgenti a sostegno della domanda e dei consumi, come la parziale detassazione delle tredicesime per i livelli di reddito medio-bassi”. Sarebbe una “misura straordinaria con una possibile copertura straordinaria, utile a chiudere in maniera più tonica l’anno ancora in corso ed a preparare, per il 2010, uno zoccolo di ripartenza dell’economia più robusto”. Per l’operazione Confcommercio ha ipotizzato un meccanismo di detassazione decrescente al crescere della retribuzione complessiva, con un costo variabile da un minimo di 2,14 miliardi ad un massimo di circa 5,5 miliardi (vedi in allegato la proposta nel dettaglio, ndr). Sangalli ha anche suggerito “incentivi mirati e che tengano conto di una pluralità di settori produttivi e distributivi in affanno proprio per la debolezza della domanda”. In ogni caso, secondo il presidente di Confcommercio, è indispensabile “impostare fin d’ora un’azione progressiva di intervento, chiarendo tempi e coperture. Sarebbe già questo un buon contributo alla fiducia delle imprese e delle famiglie”.

Il sostegno dei redditi delle famiglie è particolarmente vitale per le imprese del commercio per le quali la crisi continua a mordere e dietro la quale c’è “tanto l’aumento dei costi a carico delle imprese, quanto la debolezza di lungo periodo dei consumi. Tra il 2000 ed il 2008 – ha ricordato Sangalli - i consumi pro-capite sono cresciuti in media di appena lo 0,5% all’anno, mentre ormai le spese obbligate – affitti, luce, gas, acqua e quant’altro – assorbono quasi il 40% della spesa complessiva. Il tutto con una pressione fiscale complessiva inchiodata intorno al 43%”.

Per quanto riguarda poi la questione della riduzione della pressione fiscale, Sangalli ha sottolineato che “non sono possibili scorciatoie rispetto alla costruzione di condizioni di contestualità fra tre grandi processi: controllo e riqualificazione della spesa pubblica, e riduzione della sua parte più improduttiva; contrasto e recupero di evasione ed elusione; progressiva riduzione delle aliquote fiscali. Integrando, in questo modo, il principio del 'pagare tutti per pagare meno' con il principio del 'far pagare meno per far pagare tutti'”. E “ben venga, allora, un primo intervento sull’Irap”.

Su un piano più generale, il presidente di Confcommercio ha sottolineato che “siamo prossimi alla ripartenza dell’economia”. Ma questo non vuol dire che nel 2010 “si registrerà uno scenario di crescita stabile e vigorosa. Al contrario, la crescita sarà complessivamente debole”. E allora “occorre fare tesoro della lezione della crisi rivalutando le ragioni dell’economia reale e del lavoro” e rafforzando l’attenzione ai buoni “fondamentali” del nostro Paese. Sangalli ha proposto a questo proposito di “accelerare i pagamenti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni”, di “ampliare la gamma di beni cui si applicano le misure di detassazione degli investimenti”, di “sviluppare il piano-casa  costruendo meccanismi di sostegno dedicati alle ristrutturazioni edilizie operate dalle imprese” e di “proseguire nell’affinamento degli studi di settore e nel confronto internazionale per la moratoria dei parametri di Basilea 2”. Infine, di “confermare e rafforzare le misure di detassazione dei premi di risultato, degli straordinari e degli incrementi salariali derivanti dalla contrattazione di secondo livello” perché “si tratta di un buon modo per tenere insieme spinta al rafforzamento della produttività e maggior reddito da lavoro”.

“Il tutto – ha concluso il presidente di Confcommercio senza scassare i conti pubblici e mettendo a profitto, a vantaggio dell’economia reale, anche le risorse da operazioni straordinarie, come lo scudo fiscale”.

 

 

 

 

 

 

 

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