Sangalli: "Ok Dl crescita ma fare presto e semplificare"

Sangalli: "Ok Dl crescita ma fare presto e semplificare"

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18 aprile 2019

Le imprese sono in attesa del decreto Crescita e del decreto Sblocca cantieri, che vanno nella direzione giusta. Lo ha affermato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, all'assemblea annuale, tenuta alla presenza del ministro al Lavoro e Sviluppo economico Luigi Di Maio. "Il nostro - ha detto Sangalli - e' un Paese che cresce meno degli altri. Negli ultimi 20 anni l'Italia e' infatti cresciuta
mediamente di mezzo punto all'anno, a fronte dell'1,4% della zona euro". Il lavoro "arranca" e a farne le spese sono soprattutto i
giovani che "sempre piu' spesso sono costretti a cercare una speranza di futuro fuori dalla loro terra, con un saldo negativo di 340 mila giovani emigrati in 10 anni dal Meridione al Nord". "Ma il lavoro - ha aggiunto il presidente di Confcommercio - e' creato dall'impresa e per questo vanno sostenuti gli investimenti, vanno rimossi i tanti ostacoli che ne frenano lo sviluppo, va reso piu' fluido il mercato del lavoro". Nel decreto crescita è positivo il ripristino del superammortamento, il nuovo processo di riduzione dell'Ires sugli utili reinvestiti e la prosecuzione del percorso d'innalzamento della deducibilità Imu che grava sugli immobili d'impresa. Bene pure le più ampie missioni affidate alla "nuova Sabatini" e al Fondo centrale di garanzia. "Resta però - ha fatto notare Sangalli - il tema dell'efficienza del sistema Paese: "Penso quindi agli eccessi, di carico fiscale e burocrazia, e ai deficit, d'infrastrutture e di legalità. E' un tema, certo, d'investimenti pubblici: penso ai collegamenti veloci nel Mezzogiorno, alla Tav, alla connessione digitale a banda ultra larga: il decreto Sblocca Cantieri sembra andare in questa direzione". Ma vi e' anche - ha aggiunto - un tema di semplificazione, della pubblica amministrazione e delle istituzioni: "E qui entra in gioco il ruolo delle Camere di commercio. Bisogna dare rapida attuazione alla riforma, provando a "correggere i punti che non vanno" e che "destano forte preoccupazione". "Su alcune criticita' - ha detto Sangalli rivolgendosi al ministro Di Maio - occorre anzi che s'intervenga rapidamente. Perchè è vero che 'siamo a meta' del guado', anzi siamo ormai ben oltre la meta', e non ha senso tornare indietro".

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