Sangalli: "un Paese in convalescenza, che rischia di rimanerci anche nel 2015"

Sangalli: "un Paese in convalescenza, che rischia di rimanerci anche nel 2015"

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16 ottobre 2014

"Archiviata, forse, la fase più acuta della recessione, l'economia continua ad essere ferma e non mostra concreti segnali di ripartenza. E infatti, gli elementi che ci consegna il rapporto Censis-Confcommercio sono estremamente contraddittori: da una parte si è quasi del tutto bruciata la fiducia accumulata in questi ultimi mesi, dall'altra si registrano fragili e timidissimi segnali di ripresa su consumi e occupazione che confermano il prolungarsi di questa incertezza diffusa nelle imprese e nelle famiglie. Fino ad oggi, dunque, non registriamo né quello shock sui consumi necessario a far ripartire la domanda interna, né un diverso atteggiamento delle imprese e dei consumatori. Un Paese, dunque, in convalescenza che rischia di rimanerci anche nel 2015. Tornare a crescere resta, dunque, la migliore medicina per curare la disoccupazione, ridurre la povertà assoluta, restituire futuro alle giovani generazioni". Questo il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, alla ricerca.

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