“Le piccole e medie imprese rappresentano l’ossatura portante della nostra economia e, per questo, il Governo ha adottato numerose iniziative per sostenerle nell’attuale, difficile congiuntura”. Lo ha detto alla Camera il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, rispondendo al Question time.

“Con il potenziamento del Fondo di Garanzia per le Pmi - ha spiegato il ministro - nel 2009 abbiamo dato risposta a 24mila aziende, quasi il doppio del 2008, allentando la stretta creditizia e consentendo l’erogazione di finanziamenti per complessivi 4,5 miliardi. Attraverso lo strumento dei contratti di rete di imprese, introdotti con la legge 'Sviluppo', abbiamo assicurato significative agevolazioni amministrative, finanziarie e di accesso alla ricerca, per consentire alle aziende, soprattutto a quelle di minori dimensioni, di affrontare con successo le impegnative sfide dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, conservando intatta la propria identità”.

Con l’attivazione del Fondo nazionale per l’innovazione, ha quindi evidenziato il ministro, “abbiamo destinato 60 milioni al finanziamento di progetti innovativi basati sull’utilizzo economico dei brevetti, agevolando l’accesso al capitale di rischio e debito. Ulteriori 80 milioni sono stati stanziati per un pacchetto di servizi alle imprese ed agli enti pubblici di ricerca per l’innovazione. I nuovi contratti di innovazione tecnologica, destinati a programmi da oltre 10 milioni di euro, consentiranno, inoltre, di offrire alle imprese risorse preziose, aprendo ai giovani ricercatori italiani nuove prospettive professionali”.

Scajola ha concluso il suo intervento annunciando che “svilupperemo anche 'Industria 2015', estendendo il programma alle nuove tecnologie della vita e delle attività culturali e turistiche, per le quali sono in corso gli iter di approvazione, alle nuove tecnologie dell’informazione, dell’aerospazio e dell’ambiente. Il Governo ha dunque messo a punto una vasta gamma di strumenti di rilevante impatto finanziario, che si muovono nella direzione da Lei auspicata e consentono alle imprese, soprattutto a quelle piccole e medie, di affrontare al meglio le attuali difficoltà e di effettuare gli investimenti necessari per riposizionarsi nei nuovi scenari post-crisi”.